Confesso di essere prevenuto con chi detiene armi, perché prima o poi succede che ne fa un cattivo uso; e sono pure prevenuto con i custodi del Cibali, perché mi ricorda quell'altro che nel 2007 teneva l'arsenale in casa.
mistermuscolo
TREDICI ANNI ALL' OMICIDA DELLO STADIO
CATANIA (g.t.) - E' stato condannato a 13 anni per omicidio dalla Corte d' assise di Catania il custode dello stadio comunale "Cibali", Angelo Grasso, che il 12 giugno 1983, poco prima dell' inizio della partita di serie B tra Catania e Perugia sparò con il fucile da caccia contro i tifosi assiepati nella curva Sud, uccidendone uno (il metronotte Lorenzo Marino) e ferendone più o meno gravemente altri trentadue. La corte, presidente il dottor Inserra, ha riconosciuto all' omicida le attenuanti generiche e quelle della provocazione, riducendo la richiesta del Pm che era stata di ventidue anni. Alla base della tragedia l' esasperazione di Angelo Grasso, da trent' anni custode dello stadio, ormai vittima domenicale dell' inciviltà dei tifosi che gliene facevano di tutti i colori, fino ad arrivare a orinare sulla sua abitazione dalle gradinate. Anche quella domenica gli insulti e il lancio di oggetti si erano ripetuti come una consuetudine. Il Grasso, esasperatissimo, prese il suo fucile e sparò. Il morto risultò estraneo alle provocazioni.
A sto punto vado a vedermi le notizie....se ancora ce ne sono.
Purtroppo in faccia fu colpito.
Ma ne ferì una ventina se non ricordo male, e uno forse perse un occhio
MAI PIÙ ULTRAS ALLO STADIO
Ah visto. Non mi ricordavo più che morì una persona. Colpito alla pancia forse...
Assolutamente non giustifico il gesto che fece perché comunque ha perso la vita un padre di famiglia e tra l'altro estraneo alla vicenda,ma con certi mau mau a Catania ci puoi ragionare solo co lignu vagnatu
MAI PIÙ ULTRAS ALLO STADIO
Che storie ....a distanza di tanti anni
Al contrario SOM, io ho 32 anni, lo conoscevo perché me la facevo con la nipote e lui scherzando una volta mi ha detto di fare il bravo perché lui era una testa calda e mi ha raccontato la storia
MAI PIÙ ULTRAS ALLO STADIO
Diciamo che non è un muro popolato da ventenni
Si chiamava Grasso il custode, Angelo Grasso. Gli pisciavano il da sopra e gli insultavano le figlie. Ha perso la testa, io lo conoscevo di persona e me lo ha raccontato. Si è fatto il carcere per quello.
In ogni caso lo stadio è veramente un posto pieno di gente merdosa
MAI PIÙ ULTRAS ALLO STADIO
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