Caro Rossazzuro,
la disgrafia faceva parte del personaggio che interpretavo, un supponente e rozzo gestore di un sito internet, e non c'entrava con la proprietà del Calcio Catania. E poi non era una vera e propria disgrafia, ma lo stile vorticoso e sciatto di chi si sente così superiore da non curarsi delle regole grammaticali, in primis dell'ortografia, quando digita freneticamente sul suo tablet. Tanto - dice lui - è la sostanza che conta. Però hai ragione quando dici che mi sento tradito nella mia passione calcistica e forse è facile interpretare male la carica aggressiva di chi ha subito un torto pari a quello che ci è piombato addosso nel 2015. Ciao,
Iaffio