Buon giorno amici del muro
A proposito di Massimino, di cui ieri c'è stata la ricorrenza della sua tragica scomparsa, direi che forse si sta esagerando, lo si sta mitizzando, magari ci sarà chi chiederà di farlo santo.
C'è addirittura chi scrive che sia stato l'unico grande presidente e ciò non è assolutamente vero.
Forse chi scrive ciò non ha vissuto, come me, il periodo del grande Catania degli anni Sessanta, quello che fece gridare al radiocronista Sandro Ciotti la famosa frase rimasta negli annali del calcio:"Clamoroso al Cibali!"
Quel miracolo fu realizzato con pochi spiccioli dalla coppia Marcoccio-Di Bella.
Forse è stata questa la coppia più grande della storia del Calcio Catania.
Questo lo scrivo per riconoscere i veri meriti di ciascuno e per non dimenticare.
Massimino in realtà è stato un personaggio controverso.
Il suo più grande merito è stato quello di amare il Catania in modo sincero e passionale, sostenendo il peso della gestione economica da solo e questo sicuramente è stato un grande merito.
Il suo più grande difetto è stato invece quello di non avere saputo dare un'organizzazione strutturale efficiente e ben definita alla società.
Tutto era affidato al suo intuito e al suo umore.
Per tale motivo a livello sportivo non ha ottenuto grossi risultati.
Solo due fugaci e negative esperienze in serie A, poi tanti campionati anonimi in serie B e tanti anche in serie C.
Quindi è stato un personaggio con luci e ombre.
Adesso c'è la tendenza a mitizzarlo in seguito al disastro combinato da Pulvirenti con "i treni del gol", che hanno umiliato e infangato il Catania.
Per concludere questo mio commento dico che ricordo con affetto e stima Angelo Massimino, questo lo ribadisco a scanso d'equivoci, per me è stato un grande personaggio con i suoi limiti e i suoi pregi, con le sue luci e le sue ombre.
Per questo i miti è meglio lasciarli ai poemi epici.