Citazione:Giù la maschera
Ci siamo stancati. Da tre anni o meglio quattro, al termine di stagioni fallimentari, iniziamo a risentire le solite sinfonie da requiemdalle cui note si alza in cielo il suono mesto dei guai finanziari che affliggono il calciocatania. Mentre si inseguono voci trasportate dal vento sui nomi del papabile allenatore e su coloro che potrebbero indossare da agosto la casacca rossazzurra, la carota, abilmente lievitate da testate e social che sperano così di avere più popolarità e lettori, si lanciano dei segnali sulle problematiche economiche e sui debiti ancora insoluti, il bastone. Elementi, il bastone e la carota, utili per far avanzare gli asini, dosandoli nel tempo e nelle proporzioni che ogni carrettiere ritiene giusto ed opportuno utilizzare.
No, non più. L’asino si e’ scocciato. Ha tirato avanti, non lo nego, rispondendo sempre presente attratto da quell’ortaggio che l’abile brigliere gli poneva davanti alle narici e spinto da quella fede incrollabile e quell’amore che lo facevano avanzare tirando quel carretto ogni giorno sempre più pesante.
Adesso basta! L’asino si e’ stancato di essere preso in giro dal suo portatore che più non lo sostiene e lo rappresenta, anzi lo accusa di non correre più come una volta e di non mostrare entusiasmo durante il suo procedere, malgrado il carico trainato aumenta di peso di domenica in domenica per colpa di sconfitte vergognose e per il fango di azioni poco lecite compiute e di impegni non onorati che si attanaglia sui raggi delle ruote che, non girando, rimangono avvinghiate al suolo non sciogliendo così quella poltiglia, come sarebbe necessario, ai cocenti raggi del sole.
Basta ascoltare discorsi su debiti pregressi, su rate da pagare, su stipendi da onorare! A noi interessa vedere una squadra che giochi a pallone e si impegni per quella risalita di categoria che attendiamo da tre stagioni. Se non si e’ in grado di riuscirci o, peggio, se ogni fine stagione siamo costretti ad ascoltare le solite litanie finanziarie, ebbene, che questa proprietà si faccia da parte perché di questa agonia ne possiamo far meno.
Sono quasi contento e sollevato del diktat imposto dallo Sporting al fine di valutare l’amore di questa società per questa maglia che ci fa palpitare il cuore da sempre. Che escano i soldi ed onorino quei debiti da loro contratti oppure che si ricominci da zero come altre realtà hanno fatto e poi scompaiano portando altrove le loro facce, le loro chiacchiere, il loro modo di confrontarsi con i tifosi e la piazza.
Noi ricominceremo dalle macerie, ponendo nuovamente mattone su mattone perché Catania, ne sono certo, non rimarrà senza squadra, essendo una città che vive di calcio a colazione pranzo e cena.
Bagnati di sudore, sapremo però chi indicare ai nostri nipoti come l’artefice della scomparsa della nostra matricola. Di questo, ne stiano certi.
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