STAMPA- Catania, la voce di chi crede nell’impresa

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Dai Catania, riuscirai a salvarti» (La Gazzetta dello Sport)

Da Ricchiuti a Mascara tanti ex danno la carica: «Siete abituati a combattere, non mollate»

“Alla rinascita del Catania crede anche chi, adesso, è lontano ma è transitato dall’ambiente etneo e mai più ha dimenticato gli anni di successi, sofferenze, salvezze risicate e record di punti. Così, nei giorni che precedono la sfida con il Bologna, essenziale per avviare la rimonta, alcuni ex calciatori rossazzurri incoraggiano gli ex compagni. Adrian Ricchiuti, per esempio, è l’argentino che più di molti altri è rimasto legato alla squadra e all’ambiente. Giorni fa ha fatto capolino a Catania, adesso è rientrato in sede perché gioca in Lega Pro con l’Entella Chiavari, club ligure in lotta per il salto in Serie B: «Credo che il ritorno in squadra di Barrientos, dopo l’infortunio, diventi importante, così come il recupero di Bergessio. Due dei giocatori importanti di un gruppo che ha qualità e cuore. Sono sicuro che, al di là dei prossimi impegni, ci sia spazio e possibilità per risalire la china e abbandonare l’ultimo posto in classifica». Incoraggiamento Legato al Catania e a Catania è rimasto Peppe Mascara che ha trascorso – grazie alla pausa lunga concessa alle squadre di Serie B – la fine d’anno a Dubai, ambiente in cui è rimasto un anno, prima del trasferimento al Pescara, sua attuale squadra con cui lotta per tornare in Serie A. In un tweet, Mascara ha rinnovato l’incoraggiamento al Catania: «Dubai che spettacolo, buon anno a tutti» aveva scritto. E prima ancora poche ma sentite parole: «Forza Liotru ne verrai fuori alla grande, sei abituato a soffrire e a combattere ». Ci sono anche avversari attuali dei rossazzurri nella lotta per la sopravvivenza. Uno di questi è Marco Biagianti, attuale punto di forza del Livorno, che a Catania continua la sua opera di volontariato e di beneficenza a favore del Policlinico che ospita i bambini malati terminali: «A Catania ho trascorso anni favolosi, sono legato all’ambiente, spero che la squadra si rimetta in sesto, manca pochissimo secondo me».

«Lunedì in tv tiferò per il Catania Ci sarà da soffrire ma ci salveremo» (La Sicilia 03.01.14)

«Lodi per me è secondo solo a Pirlo. Insieme al fantastico pubblico del Massimino è l’arma in più dei rossazzurri»

“Cresce l’attesa per il match di domenica che vedrà il Catania affrontare il Bologna. Una partita importantissima per i rossazzurri, una gara che seguirà con grande attenzione anche Ennio Mastalli, indimenticato ex rossazzurro. Mastalli prima di arrivare a Catania giocò anche nel Bologna per cinque stagioni. Oggi vive a Castelfranco Emiliano, un paesino in provincia di Modena. «Ho giocato per cinque anni a Bologna – afferma Ennio Mastalli – ma il mio cuore calcisticamente parlando l’ho lasciato a Catania, ricordi indelebili, bellissimi, che mai dimenticherò. Guarderò la partita in tv tifando Catania, bisogna battere il Bologna a tutti i costi per ridare fiducia all’ambiente e rimpinguare una classifica sicuramente deficitaria. L’undici di Gigi De Canio ha le carte in regola per risalire la china, c’è tutto il girone di ritorno per far bene. Ciccio Lodi sarà della partita, un’arma in più per cercare i tre punti. Dopo Andrea Pirlo in quel ruolo a mio parere c’è Ciccio Lodi, un calciatore straordinario merita la nazionale». Nel Bologna mancherà Diamanti, il leader dei rossoblù. «Un motivo in più per credere nel successo. L’arma in più del Catania sarà il pubblico del Massimino, tifoseria eccezionale, capace di trascinarti al successo come poche, un pubblico caldo ma corretto». Catania ultimo, ma classifica comunque corta. «Gli etnei non hanno nulla in meno delle altre squadre che navigano nella zona bassa della classifica: Bologna, Livorno, Sassuolo sono inferiori come organico, hanno soltanto avuto un pizzico di fortuna in più: magari è nel destino di questa squadra dover soffrire quest’anno, ma sono sicuro che si salverà». Un altro Mastalli, suo figlio Alessandro, classe ‘96 gioca a calcio e con ottimi risultati. «Alessandro è ancora giovane, gioca nella primavera del Milan, cresce, sta facendo bene, ha fatto la panchina anche con la prima squadra di Max Allegri nel match di Torino con la Juventus». Le somiglia calcisticamente parlando? «Alessandro ha più qualità e quantità, io avevo più estro, ero più veloce e… segnavo di più». Magari un giorno potrebbe vestire la maglia del Catania.


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