ABODI – “Calcio è passione, non conflitto”

Redazione

ROMA – Il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi, interviene su radio RTL 102.5

“Le società di calcio sono molto di più che imprese perché oltre a dover rispondere a requisiti imprenditoriali e industriali devono amministrare emozioni e passioni e la responsabilità con la quale si gestisce il calcio, che sia una società, una lega, una federazione, deve tener conto di questo fattore. Non si è mai padroni di qualcosa, ma siamo semplicemente degli staffettisti. Prendiamo il testimone e lo diamo a chi verrà, sapendo che il calcio è un’emozione che si trasferisce di padre in figlio. […] La scossa è una spinta necessaria, non tanto perché ci accontentiamo delle cose positive, ma perché lavoriamo sulle cose negative, sappiamo quali sono le nostre criticità e una di queste riguarda le infrastrutture. Un tema importante è lo sviluppo infrastrutturale, stadi e impianti di allenamento, nei prossimi anni ci siamo impegnati a costruirne di nuovi insieme alle nostre società, sei, tre stadi e tre impianti di allenamento. Si parte dalla casa del calcio, poi il rapporto con il territorio è fondamentale, ci sono tante positività […] dobbiamo rendere le cose più semplici, riavvicinarci alla gente perché il calcio è passione popolare, non è Palazzo. Molto spesso ci allontaniamo e pensiamo che il calcio sia un pifferaio magico invece non è più così, dobbiamo andare incontro alle esigenze. Il nostro è un momento di competizione indubbiamente, ma di spensieratezza. Dobbiamo capire che la gente non ha bisogno di altri confitti, ce ne sono già abbastanza nella società, noi dobbiamo essere un momento di tranquillità. Poi è ovvio ci sia la competizione nel campo, ma lasciamola solo sul campo”.

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