MASCALUCIA (CT) – Inizia con un minuto di silenzio la tradizionale amichevole tra dirigenti e collaboratori del Calcio Catania ed associazione nazionale magistrati sezione di Catania. Un minuto per ricordare la studentessa di 16 anni assassinata quest’oggi all’ingresso di scuola in un attentato dinamitardo. Tre ordigni, tre bombole di GPL collegate ad un timer, sono stati fatti esplodere all’arrivo di un pullman di studenti pendolari di fronte all’istituto professionale “Morvillo Falcone” di Brindisi. Nel giorno in cui Calcio Catania ed ANM decidono di aprire le porte di Torre del Grifo proprio per ricordare, nel ventennale, l’attentato mafiosi che costò il sommo sacrificio a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo ed a tre agenti della scorta ( Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro), inevitabile non percepire un brivido freddo nell’ipotizzare qualcosa di più di una semplice coincidenza o del gesto di un mitomane.

“Il Comitato direttivo centrale dell’Anm – così viene letto ai giornalisti prima del fischio d’inizio – appresa la notizia del vile e barbaro attentato di Brindisi, manifesta profonda indignazione e sdegno ed esprime ferma condanna per un gesto palesemente diretto a scardinare la civile convivenza e i valori fondanti di cui vive la nostra democrazia”.

L’Anm “sottolinea la particolare e inusitata gravita’ di un attentato diretto contro giovani studenti, contro la Scuola, contro un Istituto intitolato a nomi simbolo, per la collettivita’ nazionale, della lotta per la legalita’, in coincidenza di una delle tante manifestazioni che in questi giorni si stanno tenendo in tutta Italia per commemorare le stragi del 1992 e per ribadire il fermo rifiuto di ogni forma di violenza”.

L’Associazione nazionale magistrati si unisce “commossa e addolorata alle famiglie delle vittime condividendone il dolore e ribadisce l’impegno di sempre di tutti i magistrati nella strenua difesa della legalita’, della democrazia e dei valori costituzionali”.

La gara termina 8-4 per il Catania e non senza emozioni, espulsioni (Salvo Badalato, improvvisatosi timidamente portiere in sostituzione del più esperto Di Muro stende in area un avversario), simpatiche invettive a guardalinee volenterosi, applausi del pubblico. In maglia numero 10 e fascia da capitano, vita dura per il centravanti Pulvirenti, braccato da tre mastini; dopo 40′ la sostituzione. Risultato in bilico fino al 30′ del secondo tempo, quando al 5-4 segnato dai magistrati dal dischetto, il Catania reagisce portando in breve il punteggio sul definitivo 8-4.

A segno per il Catania vanno Orazio Russo (3), Fabrizio Ferrigno (4), Pino Irrera; per i magistrati Sorrentino (3), Pulvirenti G.