ANTICIPO – Palermo agguantato al 90°

Redazione

UDINE – Sorride amaro Giampiero Gasperini quando a fine partita, abbandonata la panchina, si dirige verso gli spogliatoi. Il Palermo ha confermato la statistica che lo vuole sempre a punti nelle trasferte con Guidolin (tra i suoi tanti ex tecnici) in panchina, ma stavolta ha davvero rischiato davvero il colpo grosso. La prima vittoria in trasferta dei rosanero sfuma pochi istanti prima che scocchi il novantesimo, con l’Udinese già rassegnata, in dieci uomini, e che in almeno tre occasioni aveva rischiato il colpo del ko definitivo. Altra statistica confermata, goal sbagliato goal subito.

A giustiziare le legittime speranze rosanero è Di Natale, come sempre il più desto e destro dei suoi che, in un parapiglia in cui la palla la piglia il portiere rosanero Ujkani, per poi perderla, sbuca dalle retrovie e buca la porta siglando il pareggio. Esulta Guidolin, dal 62° sotto di un uomo, dal 33° sotto di un goal. Il punto, vedi quello agguantato con tempistiche simili contro il Catania, è insperato e proprio perciò ancora più prezioso. I bianconeri, appaiati al Catania, staccano i rossazzurri in classifica. Il Palermo, senza Miccoli dalla ripresa, può recriminare a ragione, con l’arbitraggio di Peruzzo, per un rigore non concesso ad Ilicic, autore del vantaggio, ma soprattutto ha da recriminare con sé stesso, con la propria incapacità di finalizzare le tante, tantissima occasioni create sia in parità che in superiorità numerica, indice di una superiorità, sul campo, che non trova colpevolmente rispondenza in quanto recita il tabellino.

Nel sorriso amaro di Gasperini c’è tutto questo. Ad una squadra che vuole e deve salvarsi va bene vincere anche quando soffre, anche quando non meriterebbe. Ma se domina un avversario sulla carta superiore e neanche così porta a casa bottino pieno, allora le cose si complicano tremendamente.

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