BERGONZI – Con lui il CT non vince da 15 gare

Redazione

CATANIA – Il Sig. Mauro Bergonzi della sez. di Genova detiene il record di maggior numero di partite dirette consecutivamente senza vittoria di una squadra, una ben precisa: il Catania.

Il Catania non vince in campionato sotto la direzione dell’arbitro genovese da 15 turni, dal recupero Catania-Empoli del Gennaio 2007, roboante vittoria che proiettò il Catania di Marino al terzo posto in classifica. Era il primo anno di serie A del Catania. In casa 4 pareggi e due sconfitte all’interno di questi ultimi precedenti, in totale 7 sconfitte e 6 pareggi. L’ultima vittoria l’1-2 a San Siro contro il Milan in Coppa Italia, Dicembre 2007.

Nella stagione 2013/14 ha già diretto il Catania nello 0-3 interno contro l’Inter, alla seconda giornata. Ultima apparizione col Catania, il 3-3 contro il Livorno in cui assegnò un contestatissimo rigore al Livorno – determinante per il risultato finale – in virtù d’un tocco mai avvenuto tra l’attaccante Emeghara ed il portiere Frison

Sono 25i precedenti con l’arbitro genovese, che ha arbitrato il Catania più d’ogni altra squadra nella sua carriera. A prevalere è il segno X, ben 13 pareggi, 7 sconfitte, 5 vittorie casalinghe. In casa il Catania ha perso due sole volte sotto la sua direzione. Anno 2011/2012, al Massimino il Cagliari passa 0-1 grazie alla rete di Ibarbo. Gara stregata per gli etnei. Altro precedente al Massimino il pareggio 0-0 contro il Torino, col Catania ridotto in 10 per l’espulsione di Lodi, costata al giocatore ben 3 giornate di squalifica. Bergessio sbagliò un rigore per atterramento di Izco. Altro precedente, altro 0-0, contro il Napoli, stagione 2012/2013. Al primo minuto espulso Alvarez per fallo da ultimo uomo su ingenuità di Legrottaglie. Il Catania resiste al Napoli per 90′ finendo per cogliere il palo a tempo scaduto con Gomez. Immediatamente precedente il pareggio 1-1 contro il Milan datato 2011/2012: alla rete di Robinho, nel primo tempo, rispose Spolli nel corso della ripresa. Sfida che il Catania rischiò seriamente di vincere.

Nella stagione 2010/2011 diresse il pareggio 2-2 all’ultimo minuto con la Juventus, all’Olimpico (2010/2011). Avanti con la doppietta di Del Piero, il Catania di Simeone accorciò le distanze nel secondo tempo con Gomez, per pareggiare poi al 95′ su punizione, calciata mirabilmente da Francesco Lodi. Goal che sarebbe stato eletto il più bello della stagione 2010/2011.

Nella medesima stagione un altro pareggio, interno contro il Napoli. Al goal di Cavani, propiziato da un errore di Capuano, replicò Gomez, alla sua prima rete in rossazzurro. Sempre in questo campionato ha diretto la sconfitta maturata alla prima giornata di questo Campionato in casa del Chievo, dove alla rete di Moscardelli, pareggiata da Ricchiuti, rispose Pellissier calciando alle spalle di Andujar il rigore assegnato per fallo di Alvarez.

Il primo precedente con l’arbitro Bergonzi risale al 3 Dicembre 2000, al Cibali si gioca Catania-Benevento, termina 0-0 con Umberto Brutto disastroso sottoporta, tante le occasioni rete sprecate dai rossazzurri; segue un altro pareggio, stavolta in trasferta, contro l’Andria, gli etnei chiudono in 10 per l’espulsione di capitan Baronchelli (gara iniziata alle 15 per disposizioni della Lega Calcio).

La stagione successiva, dopo aver perso la finale play-off per l’accesso in B, il Catania ritrova Bergonzi a Sassari, dove pareggia contro la Torres; partita d’esordio per Kanjengele ma a decidere l’incontro sono le reti di Udassi, al 20′pt, per i padroni di casa, e Michele Fini, al 30′pt. Alla 26^giornata c’è il Taranto, al Cibali, ed ancora una volta arbitra Bergonzi, fu quella una gara determinante per l’accesso degli etnei alla zona-play off (in finale si incontrerà proprio il Taranto), vittoria tonda per 3-0 con reti di Amoruso 41′pt, Fini 16′st e Bonomi al 27′st. Giornata memorabile con Iezzo che, al 28′st, parerà un rigore a Riganò. Animi accesi sugli spalti, i tarantini, all’andata, avevano esposto uno striscione irrispettoso nei confronti di Sant’Agata. Ancora una volta in trasferta, L’Aquila – Catania termina 1-1, è la gara che costerà la panchina all’allora tecnico Pietro Vierchowod che avrà a dire: «Cacciato perché non ho accettato i diktat della società». Catania i vantaggio con Baronchelli, poi ripreso da Russo. Il Catania andò in ritiro alla Borghesiana, diktat di Gaucci, Riccardo.

Primo precedente in B contro l’Ascoli, scontro tra le due promosse dalla C1, in campo neutro, a Caltanissetta, per l’indisponibilità del Massimino causa cenere vulcanica. Termina 1-1 con entrambe le reti su rigore, Oliveira al 28′st e Fontana, vero giustiziere del Catania in zona Cesarini, al 48′st. Catania il 10 dal 43′ per l’esplulsione di Fini.

Due anni di lontananza, Bergonzi incrocia il Catania a Crotone, ne vien fuori l’ennesimo pareggio, 1-1, è il primo anno di Pulvirenti a guida degli etnei, sulla panchina dei pitagorici siede Gasperini (adesso al Genoa). Vantaggio del Catania con autorete di Rossi, il pareggio arriva nella ripresa con Guzman, dal limite dell’area.

Si arriva quindi alla serie A, primo anno, Catania – Parma termina 2-0 con il Catania più sciolto ed offensivo dopo l’espulsio di Grella (centrocampista del Parma). Il vantaggio arriva su rigore, al 21′st con Spinesi, chiude le marcature Caserta, al 38′st. Nella stessa stagione, Bergonzi è protagonista del diluvio di Catania – Empoli, partita rimandata dal 18 Dicembre al 24 Gennaio; a decidere l’incontro è la rovesciata di Mascara, che sancisce il 2-1 che manda gli etnei in piena zona Champions. A precedere, rete di Caserta al 7′st e pareggio di Buscè al 9′st.

All’epoca del Catania di Bladini risale la sconfitta per 1-0 a Livorno, con rete di Diamanti dalla distanza (con Polito nel suo periodo no su palle da lontano) ed il 2-1 contro l’Udinese, che complicherà ancor più il cammino salvezza del Catania; ci pensa Vargas a rispondere alla rete di Di Natale in avvio partita, ma appena 4′ dopo, al 38′, Quagliarella beffa Polito con un tiro da oltre 30 metri. Sarà quella la penultima gara di Baldini come allenatore.

Unico precedente col Catania di Zenga il pareggio a Verona, contro il Chievo, quando alla rete su rigore di Ledesma rispose l’ex, Colucci, al 92’, con un beffardo colpo di testa. L’anno seguente il Catania uscì sconfitto da Udine dopo esser passato per due volte in vantaggio grazie alle reti di Morimoto e Mascara; ai temporanei pareggi di Di Natale e Floro Flores fece seguito un contestatissimo rigore causato da Potenza, apparso più come uno svenimento di Floro Flores in area. Di Natale trasforma degli undici metri ed al 79’ mette a segno la tripletta. Un precedente anche con Mihajlovic, a Roma, col Catania sconfitto per 1-0 a causa della rete siglata da Vucinic al 18’.

Da annoverare anche il Catania – Pescara 1-0, play-off di serie C1 vinto grazie alla rete di Cicconi ed il Milan – Catania 1-2 con reti di Mascara e Spinesi (risposta rossonera di Paloschi) che valse dopo la gara di ritorno il passaggio del turno in coppa italia e resta l’unica vittoria contro i rossoneri della gestione Pulvirenti.

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