Catania-Siracusa, una sfida storica. Stampa: che ricordi…

Redazione

Gazzetta dello Sport

Fonte: AlbaniaNews

Patron, liti ed emozioni A voi Catania-Siracusa (Gazzetta dello Sport)
“Massimino perdeva il sonno e fu espulso per colpa d’un portiere Imbesi e la maglia azzurra amuleto. Curiale ha deciso l’ultimo derby”

“Il pallone racconta di due presidenti passati alla storia per generosità, carattere focoso, gesti eclatanti compiuti al culmine di partite attese con ansia e vissute con i nervi a fior di pelle. Angelo Massimino sostava dietro la porta con l’immaginetta della patrona Sant’Agata. Pippo Imbesi aveva la maglia del Siracusa sempre indosso e, come il collega-avversario etneo, ha vissuto anni ruggenti tra vittorie e sconfitte con una passione fuori dal comune. La copertina di Catania- Siracusa è loro: a Massimino è stato intitolato lo stadio palcoscenico del derby, a Imbesi un settore della gradinata del De Simone. OLTRE 70 ANNI DI STORIA I confronti ufficiali, dal 1946 a oggi, sono a vantaggio del Catania: 14 vittorie interne contro un solo successo azzurro nel Massimino. Capitò nel 1991, era il 17 marzo. Il 4-1 in rimonta porta la firma di Mazzuccato, autore di una doppietta, di Mino Bizzarri su rigore e di Milazzo. Il vantaggio illusorio lo siglò Del Vecchio, che poi ha indossato anche la maglia del Siracusa; era la prima partita di Turi Massimino, fratello di Angelo, entrato in società al fianco di Angelo Attaguile. Il primo successo rossazzurro è datato 1950 e fu un match di cartello nel campionato di B: vinse la squadra di casa che rimediò alla rete di Polo con tre marcature (Brondi due volte e Gavazzi). L’anno prima nel confronto d’esordio in terra etnea, ancora in B, non si andò più in là di un pareggio (1-1). L’ultimo confronto risale al campionato scorso e risolse in casa un gol dell’attuale cannoniere rossazzurro Davis Curiale con una sorta di cucchiaio che in parte mitigò la sconfitta di Monopoli (5-0) salvando la panchina del tecnico Lucarelli. PAUSE E RIPRESE Dal 1992 al 2016 il Catania che disputò anche otto anni in Serie A (dal 2006 al 2014) non incrociò il Siracusa che, intanto, fu costretto a ripartire dai dilettanti scalando posizioni fino alla C attuale. Ci sono episodi che restano nella mente dei tifosi. Il presidente rossazzurro Angelo Massimino, dicevamo, era solito sostare dietro la porta avversaria. E anche se ogni tanto veniva ripreso ed espulso, tornava al proprio posto di combattimento. Era più forte di lui: «Il Catania mi toglie il sonno» ci confessava volta per volta «E io lo seguo a bordo campo, non riesco a stare fermo». E quel giorno, l’8 settembre 1974 ne combinò una delle sue. Troppa passione: dialogò, diciamo così, a voce alta col portiere avversario, Bissoli, richiamando l’attenzione dell’arbitro che lo cacciò. Apriti cielo. Scontata la squalifica, sor Angelo tornò al proprio posto nonostante i tentativi di dissuaderlo, da parte dei suoi dirigenti.

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