CRISCITIELLO- «Catania liberato dai suoi diavoli, non va radiato!»

Redazione

L’editoriale di Michele Crisctiello, direttore di tuttomercatoweb,  anche questa settimana tocca l’argomento Catania.

«Quando ci sono gli arresti ne parliamo a tutte le ore del giorno, poi vengono scarcerati e il caso passa in secondo piano. Nel frattempo la giustizia sportiva procede alla velocità della luce e le città, dalla sera alla mattina, si ritrovano per anni senza un patrimonio: la squadra di calcio. Figuriamoci al Sud, dove la maggior parte delle volte c’è solo quello, come valvola di sfogo sociale. Sapete, oggi, che fine abbia fatto Semeraro? Io no. Però so bene che il Lecce sono anni che è stato spedito, giustamente, in serie C e non riesce a risalire. Il rischio del Catania è lo stesso, per questo dobbiamo vigilare. La grande vittoria, se di vittoria giornalistica si può parlare, è che Catania si è liberata dei suoi “diavoli”. Abbiamo, negli ultimi due anni, gridato al cielo che qualcuno doveva intervenire per fermare questo scempio. Ci ha pensato la Procura della Repubblica quando, ormai, era troppo tardi. Inizialmente venivamo etichettati come i “nemici” del Catania per poi rivelarci i veri amici della città. Adesso attenzione a non distruggere la passione della città. I tifosi non hanno colpe. Erano le istituzioni che avrebbero dovuto vigilare e fermare Pulvirenti e Cosentino. I tifosi più di contestare cosa avrebbero dovuto fare? Pulvirenti e Cosentino sono liberi. Una settimana a casa e tutto passa. Un’influenza ti tiene più tempo in casa. Pulvirenti passerà e tornerà ad occuparsi dei suoi hotel a Taormina, Cosentino tornerà a Miami a fare la bella vita e a trattare sudamericani, forse questa volta non più per l’Italia, ma ai tifosi del Catania non restituiranno mai più la loro squadra di calcio se oggi la spedite in Eccellenza. La giusta punizione è una: radiare i 3 tesserati, mandare il Catania in Lega Pro, farlo partire con una penalizzazione di 5 punti ma non cancellarlo dal calcio professionistico. In attesa della relazione di Palazzi, ci auguriamo che vengano smascherati anche gli altri furbetti del quartierino perché, noi tutti sappiamo, che non c’era solo il Catania.