GAZZETTA – Il 2 febbraio 10 anni dopo

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

La Gazzetta dello Sport

Lodi (Udinese) torna al Catania che ha chiesto Casasola (Roma, era
al Trapani) e Patti (Catanzaro).

Raciti 10 anni dopo (La Gazzetta dello Sport)

“«UNSILENZIO CHE SPAVENTA IO NON POSSO PERDONARE»

L’epitaffio di un eroe moderno scavato nel marmo da una vedova che non ha più lacrime, ma ha la forza spirituale, 10 anni dopo, di lanciare un allarme davanti al «muro di gomma» dell’indifferenza: «Onore, dignità, altruismo, fedeltà, alto senso del dovere, dolce marito e padre affettuoso: ecco chi era Filippo Raciti. È cambiato qualcosa dal 2 febbraio 2007, il giorno del suo omicidio? Poco, molto poco». La voce bassa, il tono fermo, lo sguardo fisso, Marisa Grasso, icona senza volerlo di un senso dello Stato da ritrovare, lascia scorrere parole intrise di orgoglio e speranza, affinché sulla morte violenta del poliziotto Raciti non calino il silenzio e la scure della rassegnazione: «È la dura realtà, che piaccia o meno: in questi anni c’è stata poca prevenzione e molta violenza negli stadi, tutte le parole spese all’indomani della morte di mio marito non sono state seguite dai fatti purtroppo […] «Il perdono spetta a chi sta sopra di me, io non posso. Da vedova sono stata pure perseguitata. Non c’è stato ravvedimento né cambiamento da parte del signor Speziale, il quale addirittura mi ha pure querelato. Il sentimento del perdono nei suoi confronti non posso provarlo: chi toglie la vita ad una persona deve solo rispondere alla propria coscienza […] Nella cosiddetta società civile chi ricorderà Filippo il 2 febbraio, giovedì? «Prevedo molto silenzio a Catania, per la verità».