GAZZETTA – Il romanzo di Lo Monaco

Redazione



CATANIA –
Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Genio, intuito, affari e liti Il romanzo di Lo Monaco (La Gazzetta dello Sport)

“Con Pulvirenti prima ad Acireale e poi al Catania portato in A: che anni

“Quattro anni lontani, tanto distanti – tra loro – da dichiararsi persino guerra in tribunale tra carte bollate e recriminazioni acuminate. In pochi avrebbero creduto che il rilancio del Catania potesse passare attraverso il ritorno a Catania di Pietro Lo Monaco. Un ritorno, per di più, alle dipendenze del proprietario, Antonino Pulvirenti, l’ex presidente amico, poi il nemico numero uno di «Plm», l’uomo che aveva costruito mattone dopo mattone non solo un Catania degno della Serie A, ma anche il centro sportivo di Torre del Grifo. Nelle prossime ore arriverà l’ufficialità della nomina di Lo Monaco ad amministratore delegato del club rossazzurro. E, poi, potrà partire una nuova rincorsa verso la Serie B di un club ancora flagellato dalla retrocessione d’ufficio, dallo scandalo i «Treni del gol», dagli insuccessi che durano da tre stagioni. SOGNO REALIZZATO Lo Monaco ad Acireale aveva lavorato per un paio di stagioni con Pulvirenti, i due sbarcarono a Catania nel 2005-’06 ereditando la società dalla famiglia Gaucci. In due stagioni, ecco il Catania promosso in Serie A dopo la drammatica ultima partita stagionale vinta sull’Albinoleffe. E, insieme con il gol decisivo di Del Core, nella storia tanto cara ai tifosi è entrata la spasmodica rincorsa di Lo Monaco verso il calciatore barese: «Non era una corsa festosa, volevo agguantarlo per dargliene due e dirgli che la partita non era finita», affermò molto tempo dopo il dirigente campano che abita a Villafranca Tirrena (Me). Un sogno, quello della A, realizzato e mantenuto fino a tre stagioni fa. Ma nel 2012, Lo Monaco se ne andò sbattendo la porta. Era il 23 aprile, giorno di una conferenza stampa fiume, durante la quale, Lo Monaco annunciava le dimissioni dal Catania per aperti contrasti con la presidenza. Lasciava, un patrimonio solido, tanto che una delle frasi storiche pronunciate prima dei saluti fu: «Solo uno che non è sano di mente riuscirebbe a distruggere il patrimonio Catania»