Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Il Messina tra mercato e nuove cordate (La Gazzetta dello Sport)
“Telefoni bollenti, ma il mercato rimane ancora congelato. Sono ore decisive per il futuro del Messina. In chiave societaria si registra l’inserimento in corsa di una cordata composta da quattro imprenditori calabresi, che gestirebbero una catena di supermercati. Ieri l’incontro con due degli attuali proprietari: nulla ancora è emerso sull’esito del confronto, ma l’ipotesi di cessione del club potrebbe nuovamente tornare in primo piano dopo il rifiuto dell’offerta di Proto prima e di Massone poi. Tornando al mercato, tutto o quasi ruota attorno alla cessione di Pozzebon. Col Matera c’è un’intesa di massima, ma ieri sul calciatore è tornato fortemente il Catania, che alla fine potrebbe spuntarla per ragioni di opportunità: al Messina serve immediatamente un centravanti, e a differenza del Matera, che offre una contropartita economica, gli etnei avrebbero messo sul piatto Anastasi e uno tra Silva e De Rossi.
No acquirenti? Allora Alessi riduce budget (La Gazzetta dello Sport)
“ Benedetto calcio giocato che, con la certezza del risultato, domani arriva a spazzare la solita settimana di preoccupazioni. L’Akragas scende in campo sapendo di non avere compratori. Ha una dirigenza da tempo dimissionaria e una cordata romana che rimane un convitato di pietra. La data limite di lunedì è stata superata senza che alcuno mettesse sul tavolo idee e soldi per rilevare la quote sociali. Tutto si è risolto con uno zero assoluto che ha alimentato la polemica. L’assessore allo sport Amico dice che gli imprenditori romani non hanno potuto fare valutazioni perché hanno ricevuto un carteggio incompleto. Il presidente Alessi smentisce e fronteggia la difficile situazione annunciando che il budget verrà drasticamente ridimensionato.