GAZZETTA- «Pulvirenti ha spento i sogni di Catania»

Redazione

Il commento di Massimo Arcidiacono sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport

PULVIRENTI HA SPENTO I SOGNI DI CATANIA (La Gazzetta dello Sport)

“C’ è da chiedersi se sia stata imbecillità, incoscienza o solo uno spudorato senso di impunità. La lucida follia di un uomo avviato verso il tracollo finanziario o il colpo maldestro di una banda di nuovi mostri. Le facili ammissioni di Nino Pulvirenti davanti ai magistrati, nel dubbio, segnano un punto di non ritorno per il calcio italiano: la quasi certezza che la “sofisticazione” e l’intrallazzo, ne hanno preso possesso a livelli impensabili. «Lo ha fatto per salvare il Catania, ha negato di avere fatto scommesse», ha comunicato al termine dell’interrogatorio, il procuratore capo Giovanni Salvi: uno avvezzo a strizzare ben altri gaglioffi dal pelo lunghissimo. Eppure, nelle intercettazioni che lo inchiodano, Pulvirenti tra il tanto blaterare si era lasciato sfuggire anche un «adesso ho inquadrato la serie B, l’anno prossimo arrivo primo». La pecora che si fa lupo, lo stolido che si fa furbo, l’ammissione disinvolta di chi ha capito le regole del gioco. Confessa Pulvirenti: «Ho comprato cinque partite a 100 mila euro l’una», che così detto sembra una gran cifra, tanto da giustificare investimenti occulti in scommesse che rendano il doppio. […]  Un colpo di spugna su otto campionati vissuti tra le grandi, con quella colonia di argentini sempre più numerosa, quei giocatori venduti bene o benissimo uno all’anno («Perché qui non si smobilita, si costruisce»), quelle gare a tu per tu con Juve, Milan e Inter, quella penultima stagione terminata all’ottavo posto, quella collezione di allenatori poi divenuti importanti (Zenga, Simeone, Mihajlovic, Montella), quel centro sportivo di Torre del Grifo «che averne al Nord…». E quel presidente uomo-disuccesso che apriva supermercati, sfidava i colossi dell’aria col sogno di una compagnia tutta siciliana (anch’essa miseramente fallita) e nei suoi alberghi a Taormina ospitava da pari Galliani e Lotito. Ieri al Tribunale di Catania si attendevano tifosi inferociti, il dispiegamento di forze era imponente, lo stesso Pulvirenti era arrivato “scortato” dai vigilantes di Torre del Grifo. Ma ad aspettarlo non c’era nessuno o quasi. Più della rabbia potè la rassegnazione. Verghiana