CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
PROGETTI CHIARI SERIETÀ E LAVORO PABLO COSENTINO MERITA FIDUCIA (Nunzio Casabianca – La Sicilia 27 Maggio 2014)
“Parole chiare, progetti già ben determinati. Il Catania non ha perso tempo. Digerito il boccone amaro, amarissimo, della retrocessione in Serie B, la società rossazzurra ha immediatamente cominciato a programmare la prossima stagione con la massima serietà e con il suo amministratore delegato Pablo Cosentino in prima linea. Così come aveva annunciato il presidente Pulvirenti. Pieni poteri non solo nella gestione del mercato, ma anche nella conduzione della società. Cosentino adesso ci vuole mettere la faccia. L’ha detto a chiare lettere domenica scorsa durante la chiacchierata che abbiamo fatto in redazione e l’ha ribadito qualche ora più tardi ai microfoni di Salastampa. «Abbiamo pagato caro gli errori commessi nella stagione appena conclusa, ne prendiamo atto e ripartiamo con uno spirito nuovo. Stiamo già lavorando per la prossima stagione con il massimo impegno per allestire una squadra che possa conquistare immediatamente la promozione e tornare subito in Serie A. Non solo. Il progetto che abbiamo avviato è a lungo termine: in tre-quattro anni voglio il Catania in Europa». Pablo Cosentino è uomo di calcio serio ed esperto. Non è uno che ama esporsi con proclami a vanvera. Nella sua lunga carriera di procuratore ha trattato, gestito e piazzato giocatori di primissima fascia dimostrando sempre di avere vista lunga e cervello fino. Se ha voluto, quindi, spingersi così… oltre, proponendo progetti tanto ambiziosi vuol dire che sa il fatto suo. A cominciare dagli uomini che dovranno condurre il Catania verso una risalita decisa e veloce […]Se i presupposti sono questi (e sono questi) non c’è alcun motivo di negargli la fiducia. Perché il lavoro serio, alla fine, paga sempre. Anche ripartendo dalla B.
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