LaGrotteria – Chi è l’ex rosanero, vice-Petrone

Redazione

Insieme a Mario Petrone, in sostituzione dello staff di Pino Rigoli, arriva a Catania Cristian LaGrotteria. Un nome familiare alle orecchie dei tifosi rossazzurri di lungo corso. Fu l’attaccante di riferimento del Palermo nei primi anni 2000, protagonista anche di un derby contro il Catania.

(articolo tratto da La Repubblica – Palermo, del 22 novembre 2012)

Lo chiamavano Gaucho o El Caballo: capelli lunghi, stazza atletica, il gol nel suo dna. E fu il calciatore più pagato della serie C, tre milioni e mezzo, il biglietto da visita di Franco Sensi quando decise di prendere il Palermo. Sono passati dodici anni, e il Gaucho, al secolo Christian La Grotteria, proprio in questi giorni, ha ottenuto il diploma di direttore sportivo, dopo una lunga carriera e un dopo fisiologico, per qualità morali e per competenza, nel Bassano Virtus, squadra nella quale ha chiuso l’ attività l’ anno scorso fra applausi e lacrime. Un dopo da allenatore, dirigente, osservatore capo. Christian l’ uomo-derby. Ha giocato nell’ Ancona, nel Palermo, nel Padova, nella Spal e nel Bassano e ha vinto tutti i derby giocati. Resta memorabile la sua prestazione nel campionato 2000-2001, contro il Catania alla Favorita, nel posticipo del lunedì sera, uno dei primi posticipi del campionato. Finì 5 a 1, doppiette di Cappioli ed Elia, sigla finale dell’ argentino da vero opportunista: cross di Cappioli, testa di Belmonte, palla sulla traversa e gol da due passi. Ma prima di quel gol personale che avrebbe messo il sigillo alla serata Christian aveva aperto la strada della goleada con un funambolico dribbling stroncato in area dall’ intervento di un difensore. Dal dischetto il rigore siglato da Massimiliano Cappioli. Di La Grotteria è rimasto un grandissimo ricordo per le doti umane e tecniche, per i gol, per i virtuosismi, per le incomprensioni con Sonzogni, per l’ amore per la Sicilia e per il mare di Lampedua e per uno stupido infortunio (una semplice verruca al piede) così mal curato da portarlo alla fine dell’ avventura in rosanero nel Palermo nel frattempo passato a Zamparini e da togliergli la possibilità di una straordinaria escalation in carriera.