LEGASERIEB- “Catania, la garanzia è Calaiò”

Redazione

CATANIA – Ecco quanto riportato dal sito ufficiale della Lega Serie B che, analizzando il girone di andata del Catania afferma:

“Senza dubbio, ad inizio stagione, tutti a Catania si aspettavano un campionato meno complicato ma la Serie B è sempre molto difficile e il rischio, se non si scende in campo a ogni partita concentrati al massimo, è quello di soffrire molto, anche quando in rosa hai calciatori dal valore assoluto. Gli etnei sono arrivati al giro di boa con 21 punti in classifica e si ritrovano in piena zona play out eppure c’è un calciatore che fino a qui non ha assolutamente tradito le aspettative: si tratta di Emanuele Calaiò, per tutti “l’arciere” per il suo modo originale di festeggiare le reti mimando l’atto di scagliare una freccia. Proprio oggi l’attaccante nato a Palermo compie 33 anni e alla sua esperienza e alla sua tecnica si aggrappano le speranze rossoblu di risalire la classifica. Per lui sono già 11 le reti siglate in questa stagione (con la stupenda rovesciata contro il Varese da citare assolutamente) ma l’intenzione è quella di non fermarsi per provare a raggiungere o magari a migliorare il suo record personale nel campionato cadetto (21 gol) realizzato con la maglia del Pescara nel 2004. Un dato può servire per alimentare queste speranze: allora la sua media era di 0.4 gol a partita mentre adesso è di 0,6 per cui l’impresa non sembra affatto irraggiungibile. Per capire poi la sua importanza nell’economia della squadra, basta considerare i 7 assist per i compagni e l’Indice di Valutazione del Giocatore (statistica stilata da Panini Digital che esprime il contributo quantitativo che il giocatore apporta alla propria squadra) di 20,8/trentesimi, il migliore tra tutti i calciatori rossoblu. Numeri da leader per un calciatore arrivato dal Genoa per rimettersi in gioco da protagonista in Serie B, campionato già vinto nel 2001 quando indossava la casacca del Torino.  La priorità però adesso per il Catania è quella di lottare e, anche in questo senso, il contributo di Calaiò è sotto l’occhio di tutti: 4 ammonizioni, 1 espulsione ma, soprattutto, una media di 4.6 palloni recuperati ad ogni partita segno che in campo l’arciere non si isola dal gioco ma torna spesso in difesa a dare una mano ai suoi. Se i siciliani vogliono uscire dalla zona calda della classifica è certamente questo l’esempio da seguire.