“Eravamo nel girone della morte, adesso i morti sono gli altri”. Pensieri e parole Bryan Ruiz alla fine del match contro gli azzurri, alzi la mano chi avrebbe mai creduto ad una Costa Rica già qualificata agli ottavi a punteggio pieno dopo due partite.

Partiamo dal match delle ore 18.00 che ci vede scendere in campo pieni di sogni e speranze all’Arena Pernambuco di Recife, ad affrontarci i “Los Ticos” caraibici, nazione alquanto singolare visto che dal 1949 ha abolito l’Esercito, col senno di poi possiamo confermare che sarebbe stato più facile invaderli che vincere a calcio contro di loro. Dalle formazioni non notiamo le assenze di Sirigu e Verratti (rimpiazzati da Buffon e Thiago Motta) ma ci accorgiamo dell’assenza di Paletta, partono i caroselli in tutta Italia ma la sentenza alla fine è unica ed inequivocabile: senza “belli capelli” al Mondiale zero vittorie! I nostri come sempre partono piano, finiamo 8877 volte in fuorigioco, Buffon con un’uscita a farfalle su calcio d’angolo avversario comincia a farci rimpiangere Sirigu, Thiago Motta quando ha palla o passa a Barzagli o la perde (e Verratti in panca, questa moda degli oriundi continuo a non capirla è paragonabile a quella dei nuovi mezzi costumi per uomini), poi due lampi di Pirlo non colti alla perfezione da Balotelli ed al 44′ arriva il gran gol di Ruiz: Abate ci fa capire cosa un terzino non deve fare lasciando a Diaz spazio e tempo per calibrare il cross direttamente sulla testa dell’ala del PSV, lasciato libero da un Chiellini abile a marcare l’erba nella circostanza.

Nel secondo tempo ci aspettiamo un assalto all’arma bianca da parte dei nostri eroi e con l’ingresso di Cassano, Insigne e Cerci non riusciamo a fare lo straccio di un tiro in porta, a suo modo anche questo può essere un record. La nostra prestazione la racchiudiamo tutta nelle parole di Beppe Bergomi durante la telecronaca – “Eccon l’ennesimo lancio alla ca… a casaccio”. Al triplice fischio i costaricani esultano come dannati (bravi a loro, di cuore) e vedere la sobria ed elegante esultanza del loro c.t. non mi ha demoralizzato, anzi ho colto almeno tre punti di vista positivi da questa sconfitta:

1) L’Italia è un Paese che ama le tradizioni ed una di queste è sperare in un miracolo alla terza partita.
2) McMenu gratis, le nostre diete possono continuare senza intoppi.
3)SuperMario non dovrà baciare la Regina, voci di corridoio dicono che a Buckingham Palace non l’abbiano presa per niente bene.

Nel match delle 21.00 ad affrontarsi sono Francia e Svizzera all’Arena Fonte Nova di Salvador, partita spettacolare che mette di diritto i galletti tra le favorite alla vittoria mundial. Se noi abbiamo giocato da mozzarelle i svizzeri ieri sono stati da Emmenthal (tradizioni gastronomiche rispettate alla grande) visto che la difesa guidata da Senderos (me lo ricordavo scarso ai tempi del Milan, ma ieri mi ha davvero sorpreso) aveva dei buchi che manco…. lasciamo perdere che è meglio! Cinque marcatori diversi per i Blues di Didier Deschamps che dimostra come la mancanza di Ribery non si stia facendo sentire più di tanto. I marcatori sono stati Giroud, Matuidi, Valbuena, Benzema e Sissoko, a salvare l’onore degli svizzeri (non più di tanto) le reti di Dzemaili e Xhaka. Una giornata da dimenticare per gli italo – svizzeri.

Infine chiudiamo con Honduras vs Ecuador giocata all’Arena da Baixada di Coritiba, senz’ombra di dubbio il match di cartello della giornata. La nazionale degli alberghi dopo aver stabilito un record che durerà per molti anni (primo fallo dopo 3 secondi) passa in vantaggio grazie a Costly, ma appena tre minuti dopo è ancora il Valencia sbagliato (quello con la E.) che gonfia la rete avversaria. Partita dalle mille emozioni e quando la partita sembra scorrere sui binari del pareggio è ancora il nostro eroe, il Valencia sbagliato a segnare con un pregevole colpo di testa. A questo punto la domanda è una: ma tra i due Valencia siamo sicuri che quello con la E. sia il più scarso?