MONDOMONDIALE – Cuore-Argentina, Krul-Olanda

Redazione

L’Argentina: il Paese della passione, della lana merinos, dei Maradona e dei Messi ma soprattutto del tango, il famosissimo ballo conosciuto in tutto il mondo.

Da fonti certe ho saputo che ieri, prima della partita, il vice allenatore Sabella ha caricato i suoi ragazzi con il film ‘Il ritmo del successo’ ed ha voluto focalizzare l’attenzione di Andujar e Co. su una parte del film, ovvero sulle parole che l’insegnante dice all’allieva – “Bei salti, bella elevazione, ma si vola di più se si mette il cuore!”. Finora l’Argentina c’era sembrata timorosa, troppo dipendente da Messi ma con questo film, con questo dialogo, il nostro Sabella dimostra come non è solo un semplice vice allenatore ma è un gran motivatore.

Estàdio Nacional di Brasilia (per l’occasione c’è sembrato di essere in Argentilia), a sfidarsi ci sono l’Argentina di Sabella contro il Belgio di Wilmots. Da questo match ci si aspetta una caterva di gol visto l’arsenale offensivo di cui dispongono entrambe le nazionali, ma com’era ovvio è stata una partita da under. Si parte subito forte ed all’ottavo minuto il Pipita Higuain si sblocca: azione insistita sulla destra, arriva un passaggio sporco che si trasforma in oro colato per la punta del Napoli che con un destro da fuori area insacca. Il film ha fatto effetto, l’albiceleste continua a premere e schiaccia il Belgio nella propria metà campo, gli argentini giocano col cuore ed è forse per questo che Di Maria (altro sosia-Mondiale, il giocatore del Real Madrid è uguale ai Moai, le statue dell’isola di Pasqua, andate a vedere) inseguendo con troppa passione un pallone difficile si stira e probabilmente dice addio al mondiale.

Finisce il primo tempo e del Belgio nemmeno l’ombra ed a inizio ripresa il copione non cambia, anzi è ancora  Higuain a sfiorare la rete ma purtroppo per lui stavolta c’è la “sbarra” a dirgli di no. Wilmots inserisce Mertens, Lukaku e Chadli ma la storia non cambia. Nel finale prima Courtois blocca Messi, poi è Lukaku a divorarsi un enorme occasione davanti a Romero, prima non tirando in porta, poi per un passaggio a Chadli che a confronto quelli di mio cugino di 2 anni sono lanci alla Pirlo. Se questo è un centravanti…

Finisce qui, l’albiceleste festeggia il suo approdo in semifinale, il Belgio torna a casa con le tasche piene di sassi. Mi è sembrata una squadra un po’ troppo sopravvalutata (ha incontrato squadrette) e poi Wilmots si è vantato fino alla paranoia di aver strappato Januzay a cinque nazionali, ma farlo entrare stò fenomeno no vero?

All’Arena Fonte Nava di Salvador l’ultimo quarto di finale, a contendersi la semifinale con l’Argentina ci sono l’Olanda del magovisionarionostradamusgenio Van Gaal contro la Costa Rica del simpaticissimo Pinto. Partita che sarà a senso unico dal primo minuto fino al centoventisimo, ovvero l’Olanda che attacca ed il Costa Rica che si difende con ordine. Pinto dice ai suoi di ripetere lo schema antiItalia e così l’Olanda si trova spesso e volentieri in fuorigioco e quando riesce a giungere nei pressi dell’area avversaria o i pali o le traverse o un immenso Navas gli impediscono di passare meritatamente in vantaggio. La partita arriva così alla fine dei supplementari e qui accade la magia: Van Gaal come ultimo cambio decide di richiamare in panchina il portiere Cillessen ed inserisce il secondo Krul.

In molti hanno pensato che magari il numero 23 Orange fosse uno specialista dei calci di rigore ma io sono andato a controllare ed in tutta la sua carriera ne ha parati soltanto due. Capite che ha fatto? Ha fatto credere ai suoi avversari che lui avesse un asso nella manica quando non era assolutamente vero, davvero date una medaglia a quest’uomo. Poi cosa ancora più incredibile l’Olanda segna quattro rigori su quattro, e Krul riesce ad intuire tutti e cinque i rigori parandone addirittura due. Olanda in semifinale, la Costa Rica torna a casa per mando di quel diavolo di Van Gaal ma penso di parlare a nome di molti quando dico che i Ticos hanno vinto il mondiale dei nostri cuori.

Loro hanno lottato e ci hanno sempre creduto, la loro sarà una bella storia da raccontare (capito Prandelli?), ci hanno messo davvero il cuore… Secondo me Pinto gli ha fatto vedere ‘Il ritmo del successo”!

Be the first to comment on "MONDOMONDIALE – Cuore-Argentina, Krul-Olanda"

Leave a comment