MONDOMONDIALE – Il 5-5-5 di Keshi, senza Aristoteles

Redazione

Appuntiamoci questa data sul calendario: venerdì 4 Luglio ore 18.00. Molti italiani saranno attaccati davanti al teleschermo ad assistere al quarto di finale Francia vs Germania. Le due europee sportivamente (e non solo) più odiate da noi italiani si giocheranno l’accesso alla semifinale…Una partita da simpatia portami via!

Estàdio Nacional di Brasilia, la Francia del prossimo crack del calciomercato Paul Pogba sfida la Nigeria dell’astro nascente Musa. Gara che sebbene sulla carta dovrebbe essere senza storia nasconde più di qualche insidia per gli uomini di Deschamps, difatti l’ex giocatore ed allenatore della Juventus nel primo tempo non riesce ad opporre alcuna resistenza al modulo che il CT delle Super Aquile, Keshi, ruba ad Oronzo Canà. Il 5-5-5 (modulo a farfalla) o più comunemente chiamato Bi-zona consiste nel: “quando gli attaccanti hanno i propri marcatori e scendono a centrocampo e i centrocampisti salgono in attacco con la palla da soli e i difensori salgono a centrocampo e fanno scalare gli attaccanti in difesa”. In parole povere i difensori attaccano e gli attaccanti difendono facendo in modo che gli avversari non capiscano niente. Ma il buon vecchio Keshi di San Severo non ha tenuto conto di un’elemento imprescindibile del 5-5-5, ovvero che senza Aristoteles questo modulo è nullo ed il buon vecchio Emenike non si avvicina neanche un poco al talento di Rio de Janeiro.

Nella ripresa, complice il gran caldo e lo sforzo che il 5-5-5 comporta, gli africani calano d’intensità e sono gli africani d’Europa a prendere il sopravvento. Ci pensa Pogba a sbloccarla approfittando di un’errata uscita di Enyeama ed insaccando a porta sguarnita. Gli juventini cominciano a spiegare come questo ragazzo sia un talento, bla bla bla ma onestamente quel gol lo faceva anche la mia cara nonnina con la scoliosi che ha appena compiuti 78 anni, auguroni nonna! La Nigeria fa in tempo a farsi anche un autogol con Yobo. Passano i galletti, oh che felicità!

Andiamo all’Estàdio Beira-Rio di Porto Alegre, Germania ed Algeria giocano l’ultima partita di giornata. Partita che passerà alla storia per lo schema su punizione dei crucchi, si pensa che Paperissima ci farà la sigla per i prossimi quindici anni (vi consiglio di andarlo a vedere). È in queste partite che dovremmo riscoprire il senso di appartenenza all’Europa e sentirci un solo pop… Forza Algeriaaaaa! Le volpi del deserto partono a mille e mettono in difficoltà la corazzata tedesca, i mangiacrauti avevano una faccia da turisti scippati in attesa di fare denuncia al commissariato tanto erano frastornati e davvero ragazzi, mi sono goduto alla grande tutto il primo tempo.
Nel secondo tempo ecco la mossa di Low che cambia drasticamente la partita, Neuer viene schierato praticamente da falso nueve e questa sagace mossa tattica non fa capire più niente agli algerini che erano convinti che si stesse giocando una semplice partita a calcio e non una partita con portieri volanti. Nonostante il forcing tedesco la partita va ai supplementari per la mia goduria anche se Schurrle dopo 2 minuti segna con una gran botta di cu**. Ora a chi mi dice che il centravanti tedesco ha segnato un gol di tacco, io invito ad andarsi a rivedere i gol di Mancini, Del Piero o Zola.
L’Algeria si butta in avanti ed incredibilmente sfiora anche il gol ma al 120′ quel bell’uomo di Ozil chiude i conti con una botta sotto la traversa ed a nulla serve il gol di Djabou a tempo praticamente scaduto.

Dalle partite di oggi ho potuto constatare che:
– Nonostante ogni giorno in Africa una gazzella ed un leone al loro risveglio cominciano a correre ci sono sempre degli algerini e dei nigeriani che corrono più di loro.
– I fratelli di Balotelli sputano letteralmente l’anima in campo; che lui ed altri azzurri li prendano d’esempio.
– Se un Matuidi che rompe tibia e perone ad Onazi non è da secondo giallo allora ci volevano veramente male a questi Mondiali…
– Lotito che ha già incaricato il suo pool di avvocati per far causa a Fifa, Nigeria, Matuidi ed alla Luna.

Per oggi chiudo con un velo di tristezza, proprio vero ragazzi, alla fine i cattivi vincono sempre.

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