MONDOMONDIALE – “La Messi è finita”

Benedetto Napoli

Beppe Dossena: “Ecco la Coppa del Mondo, qualcuno la vincerà”. Pensieri e parole del commentatore tecnico RAI, ora capite per noi non abbonati Sky com’è stato difficile guardare i mondiali con la tv pubblica…
Finalmente la finale attesissima da quattro anni è arrivata, sarà il derby dei due papi ed era dai tempi di Celestino V con i campionati di pallacorda che non si verificava un evento del genere, ma partiamo dal principio…

Siamo al Maracàna di Rio de Janeiro, ad affrontarsi sono la Germania di un sempre più scaccolatore Loew contro l’Argentina del neo CT Sabella (finalmente è stato promosso), anche se più che una finale mondiale sembrava la finale di Amici: visto che a contendersi la vittoria c’erano la squadra bianca e la squadra blu, con Maria De Filippi a bordo campo e Rudy Zerbi e Mara Maionchi in panchina.

Al fischio di Rizzoli si capisce subito quale sarà il canovaccio del match: mentre i tedeschi continuano nel loro tiki-taken 2.0 (ovvero si cerca maggiormente la verticalizzazione) lo schema del caro Sabella è difesa e palla a Messi, peccato che quest’ultimo fosse costantemente marcato da tre tedeschi, due guardie svizzere, Robocop, Batman e tre F35.
Più che impostare si aspetta l’errore dell’avversario che puntualmente arriva con un Kroos che di testa serve alla perfezione Higuain che manco fosse un Doukara qualsiasi sparacchia a lato da ottima posizione. Ma il napoletano, non felice, poco dopo insacca alle spalle di Neuer e parte in una sobria ed elegante esultanza alla Herrera (CT del Messico) ma Rizzoli aveva annullato per evidente fuorigioco; la leggenda narra che il centravanti albiceleste sia già arrivato in Venezuela ed ancora non sappia del gol annullato. Davvero breve il passo con il quale è passato da “Pipita” a “Pippone”. Si accende pure Messi che dopo aver scartato due tedesche e Superman, è entrato in casa mia, ha dribblato il divano è rientrato in campo per poi far partire ‘na mezza ciofeca, e dopo tutto ciò via di sboccamento, immortalato come non mai dalla RAI… Servizio di qualità!

Nel secondo tempo sale in cattedra la Germania grazie ad uno Schweinsteiger in forma strepitosa, tanto che la Wolkswagen darà il suo nome ad una macchina elettrica a carica infinita ed indistruttibile.
La partita assume le caratteristiche di un match di lotta greco-romana: Neuer fa in tempo a travolgere Higuain, Mascherano decide di azzoppare Klose, Aguero dà un pugno a Schweinsteiger e per chiudere in bellezza due argentini entrano in scivolata sul povero Muller. La partita così arriva ai tempi supplementari con l’incubo dei rigori dietro l’angolo.

Durante il primo tempo supplementare non accade praticamente nulla ma nel secondo quel simpaticone di Mario Gotze decide che i rigori non sanno da fare e con uno stop e tiro al volo riesce a gonfiare la rete. Esultano i tedeschi, esattamente come esulto io quando trovo la portiera dell’auto rigata… questi sono davvero strani.
La partita volge al termine e nel disperato tentativo di trovare il gol l’Argentina si guadagna un’ottima punizione dalla propria trequarti: tutti in the box, Messi la metterà sicuramente in mezzo per trovare la “cabezata” vincente. Ma il buon Lionel (il prossimo che me lo paragona a Maradona giuro che gli faccio dare l’ergastolo) sempre attento alla beneficenza, sparando un missile in curva, decide di regalare il pallone della finale ad un tifoso albiceleste.

Finisce la partita, la Germania è quattro volte Campione del Mondo raggiungendo l’Italia (ma fidatevi questi ci hanno doppiato ormai!) ed alla premiazione hanno il sorriso di un Andrea Pirlo durante un giorno qualunque.
La Fifa nella figura di Blatter fa in tempo a rendersi ancora più ridicola di quanto già sia dando il Pallone d’Oro del mondiale a Messi, probabilmente erano una giuria di ciechi.

Siamo giunti alla fine di questa nostra avventura, ci tenevo a ringraziare tutti i lettori che hanno assiduamente letto ogni giorno le mie baggianate. Ora che i Mondiali sono finiti mi sento chiuso in un tunnel spazio temporale, visto che contavo i giorni del mese basandomi sulle partite ma poco male visto che tra meno di due mesi ricomincia il nostro campionato.

Vi lascio con le parole dell’emerito Papa Benedetto XVI al termine della finale: “La Messi è finita, andate in pace argentini!”.

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