MONDOMONDIALE – Pronto il biscottone dello ‘Zio Sam’

Benedetto Napoli

“Se volete vedere uno spettacolo, andate al circo”. Era il 1995 e Don Fabio Capello sedeva sulla panchina di un Milan che dava veramente ma veramente poco spettacolo. A distanza di ben 19 anni le cose non sono migliorate affatto, anzi temo che siano peggiorate…

Estadio Maracanà di Rio de Janeiro, in uno dei tempi del calcio si affrontano il temutissimo Belgio (che aveva giocato male male all’esordio contro l’Algeria) di Wilmots contro la Russia del tecnico italiano. Ora ragazzi, nella vita abbiamo pochissime certezze ma una di queste è che quando gioca la Russia portatevi sempre l’under e vi assicuro che non sbaglierete mai, altro che Doni. La posta in gioco era altissima, l’eterna sfida tra la birra belga e la vodka russa come miglior bevanda alcolica finalmente dopo anni e anni avrà un vincitore!

Passando al campo da gioco, la partita è stata francamente inguardabile. Il Belgio dei piccoli campioni dimostra di avere tante stelle ma come squadra sono ancora poco amalgamati tra loro e non hanno un Massimino che gliela vada a comprare, di contro la Russia aveva in campo sei difensori tra difesa e centrocampo quindi di conseguenza la partita tranne qualche lampo di Mertens, un clamoroso errore di Kokorin (se questo è un campioncino!), un Lukaku che a mio avviso sembra “leggermente” sopravvalutato ed un Hazard che passeggiava per il campo si aspettava solo il triplice fischio dell’arbitro per dar fine a questo strazio. Ma all’improvviso verso l’80° si accende Hazard, che meraviglia ragazzi tra serpentine ed assist vincenti ti fa fare pace con il calcio, con la suocera, con la ex, con il mondo intero. Così all’88° Hazard scappa sulla sinistra, mette in mezzo dove trova Origi (altro che Lukaku!) che insacca alla grande. Al 90° Don Fabio decide di schierare il suo centravanti Kerzhakov ma la scelta a mio avviso avviene fuori tempo massimo, probabilmente sarò io che mi sbaglio, in fin dei conti è Capello che prende 12 milioni l’anno. Il Belgio si qualifica matematicamente agli ottavi, la Russia dovrà battere l’Algeria e sperare che la Corea non vinca con il Belgio (se vince entra in gioco la differenza reti, e via di pallottoliere).

Nel match delle ore 21.00 all’Estadio Beira-Rio di Porto Alegre si affrontano la Corea del Sud del genio Park Chu-Young (150 di quoziente intellettivo) contro i “Fennec” guidati dall’infuriato Halilhodzic. Dopo la partita ingiustamente persa contro il Belgio, il commissario tecnico algerino ha strigliato i suoi giocatori avvisandoli che in caso di sconfitta contro i coreani buoni li avrebbe costretti a fare un video di Gangnam-style. Gli algerini non ci stanno ed infatti finiscono il primo tempo in vantaggio di tre reti (Halliche, Slimani e Djabou). I coreani non ci capiscono niente, il solo Son è l’unico a predicare nel deserto ma il deserto contro ogni concezione geografica non si trova in Sud Korea ma in Algeria. Peccato perchè il ragazzo con un poderoso stop di schiena e tiro aveva accorciato le distanze ma Brahimi fa capire come nello spogliatoio algerino non c’è voglia manco d’ascoltare la canzone di PSY ed il gol di Koo arriva perchè evidentemente era destino. La prossima partita tra i Fennec e l’ex U.R.S.S. Si prospetta di fuoco, a mio avviso tra Algeria e Russia passerà chi avrà più ‘gas’.

L’ultima partita della giornata non sarà uno dei classici big match al quale ormai c’eravamo abituati (Iran vs. Nigeria, Honduras vs. Ecuador o Giappone vs. Grecia) perchè ad affrontarsi all’Arena Amazonia di Manaus ci sono gli Stati Uniti di Klinsmann contro il Portogallo del ‘superfigo’ CR7. Partita spettacolare, con le squadre che non si risparmiano niente, e per un medianaccio come me gli scontri di gioco tra il rasta Beckerman ed il barbone Raul Meireles sono qualcosa di spettacolare. Il Portogallo parte a speron battuto e dopo 5′ minuti Nani su assist di Cameron (vada a preparare il sequel di Avatar che è meglio) porta in vantaggio i lusitani. Van Persie su twitter è felice per il gol del compagno di club e la federazione soccer statunitense gli dà dello sfigato, e questi sarebbero quelli democratici. Tornando al match il Portogallo sfiora più volte il raddoppio ma un super Howard (a giusta ragione è stato messo nell’ultima pubblicità nike “The Last Game”) gli nega il raddoppio. Nel secondo tempo gli USA premono e la fucilata di Jones entra nella storia dei Mondiali visto che si tratta del gol numero 2300, gran bel gol davvero. CR7 fin qui ha giocato davvero malino ma via via peggiora sempre di più e gli USA con un gol di appendice di Dempsey si portano in vantaggio. Grazie a questo gol sarebbero matematicamente qualificati agli ottavi ma CR7 fa l’unica cosa buona di tutti i suoi Mondiali e calibra un perfetto traversone per la testa di Varela che non può sbagliare. Ora la situazione nel gruppo G vede Germania e USA a 4 punti, Ghana e Portogallo con un punto e visto che col caldo che c’è in Brasile mettersi a far i conti con la classifica avulsa non è il caso, preparatevi ad un bel biscottone tra Germania e Stati Uniti…

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