MONDOMONDIALE – Questo matrimonio s’ha da fare?

Benedetto Napoli

Un Alessandro Bonan (Sky Sport) in formissima chiede ad un gruppo di giovani tifosi italiani come faranno a riprendersi dallo scotto della prematura eliminazione degli Azzurri mentre sullo sfondo sfilano bellezze brasileire accompagnate dall’incantevole scenario delle spiaggie di Copocabana… Caro Alessandro sò ragazziii!

Estàdio Castelao di Fortaleza ad affrontarsi troviamo l’Olanda di Van Gaal ed il Messico del super-selfiearo Herrera. Partita che passerà alla storia, visto che è stato il primo incontro ufficiale dove a causa delle altissime temperature (l’intero match è stato giocato poco sotto i 40°) è stato adottato il Cooling Break, ovvero i tre minuti di pausa ogni mezz’ora di gioco. La partita nella sua prima frazione di gioco è stata così noiosa che la parte più interessante è stata il time-out stesso, questo a causa di un Herrera che innanzitutto ha badato a non prenderle e con un Van Gaal che seguendo la moda del momento ovvero schierare almeno mezze squadra fuori ruolo (Kuyt su tutta la fascia, Blind in mezzo) e facendo esordire al Mondiale un giovanotto di belle speranze con appena due presenze in Nazionale A. Qualcuno avvisi il neo tecnico del Manchester United che siamo alla fase ad eliminazione diretta e non alla partitella del giovedì.

Parte la ripresa e dopo pochi minuti Giovani Dos Santos porta meritatamente in vantaggio il Tricolor, gran botta da fuori area che fa esultare tutta la panchina, come suo solito Herrera non trasmette nessuna emozione nell’esultanza restando sobrio ed elegante. L’Olanda non ci crede, Van Gaal non trova l’opzione “ripeti partita” e finalmente decide di mettere ogni giocatore nel ruolo a lui più congeniale. Nonostante ciò l’Olanda sembra non avere le forze per recuperare il match ma ci pensa Wesley Sneijder (mi sono accorto che stesse giocando solo al momento del gol) lasciato colpevolmente libero dalla retroguardia messicana che stava già pregustando il gusto della vittoria.

Ma le emozioni non sono ancora finite visto che Robben s’invola verso l’area di rigore e riesci a farsi stendere da Marquez, rigore realizzato ed Olanda ai quarti. Come faremo senza i selfie e l’eleganza di Herrera?? Ma se il finale di partita v’è parso pazzesco vi voglio ricordare che l’altro ottavo è Costa Rica vs. Grecia.

All’Arena Pernambuco di Recife uno dei match più attesi dalla critica, la sorprendente Costa Rica affronta la Grecia. In questi ultimi anni abbiamo letto o sentito che “potevamo fare la fine della Grecia”, col senno di poi avremmo dovuto rispondere “magari”.

Una partita che nel primo tempo stenta davvero a decollare; tantissimi i commenti che sminuivano queste due squadre ma vi voglio ricordare come almeno loro ci sono arrivate fin qui, ed una di queste ci ha letteralmente preso a pallonate. Vantaggio Costa Rica ad inizio ripresa con il tiro-lampo del solito Ruiz, davvero una bomba!

La Grecia non ci sta e comincia ad attaccare con la forza degli Dei, presa per mano da Samaras e Lazaros le provano tutte ma la porta avversaria sembra davvero stregata, la partita volge al termine ma i greci sono più cazzuti dei 300 spartani alle Termopili ed a tempo praticamente scaduto ecco Sokratis che insacca grazie ad un tap-in.

Curiosa la storia dell’ex Genoa e Milan attualmente al Borussia Dortmund, visto che il 5 luglio (giorno designato per il quarto di finale) il difensore dovrebbe convolare a nozze nella sua Grecia. Ci sembra ovvio che il ragazzo sia parecchio indeciso, visto che tra una fidanzata infuriata ed una non qualificazione io preferisco di gran lunga la seconda. Si va ai supplementari e tutto il team ellenico fa di tutto per prolungare il soggiorno brasiliano a favore dello sposo indeciso ma ogni tentativo si infrange su Navas (portierone) e quindi i calci di rigore sono inevitibali.

I costaricani fanno come l’Italia mondiale ai rigori contro la Francia (li segnano tutti e cinque) purtroppo per il nostro Sokratis i greci ne sbagliano uno. Gekas se lo fa parare, ed i maligni dicono  che a lui l’invito non sia mai arrivato…

La favola del Costa Rica continua, per fermarli ci vorrebbe un comandante Schettino.

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