MONDOMONDIALE – Svizzero? No, Palo!

Benedetto Napoli

Niente partite dei Mondiali per ben due giorni. Forse è il caso che vada a vedere come sta la mia ragazza in panchina, che dite??  Ma prima volevo fare con voi la disamina degli ultimi due ottavi di finale, giocati entrambi nella giornata di ieri.

All’Arena Corinthians di San Paolo la superfavorita argentina di Leo Messi affronta la Svizzera di Shaqiri. In pratica una specie di derby del Vaticano, il Papa contro le guardie svizzere, chi avrà la meglio? La partita è bella, la Svizzera macina gioco grazie ad un collettivo ben collaudato (la partitaccia con la Francia è servita), si chude bene in difesa e riparte sempre con vigore e pericolosità. Di contro l’Argentina ha un solo schema, palla a Messi e vediamo che succede. Ora va bene che il dieci dell’albiceleste è un fenomeno ma vedere i vari Higuain, Lavezzi, Palacio e compagnia cantante diventare similbrocchi ti fa rabbrividire. Dicevamo, partita bella davvero con un Rojo che conferma lo stato di grazia e quando può si mette a fare l’ala e tra imprecisione da ambedue le parti, paratone di Benaglio ed incertezze di Romero (che fa impazzire durante la telecronaca il collega di Sky Sport Riccardo Trevisani accompagnato da un ottimo Alessandro Del Piero come spalla tecnica, e noi abituati ai Dossena ed ai Bagni), arriva ai tempi supplementari… Oh che novità!

Anche i supplementari sono tiratissimi ma quando ormai i rigori sembrano nell’aria ecco che Rojo ruba palla a Lichsteiner e la dà subito a Messi, il quale s’invola verso l’area avversaria ed arrivato al limite scarica per Di Maria che con un perfetto diagonale insacca. Sembra tutto fatto ma le emozioni non sono ancora finite visto che al 122° Shaqiri la mette in mezzo e Dzemaili riesce a prendere il palo da mezzo metro a Romero praticamente battuto. Finisce qui e Papa Francesco può esultare, il gol di Angel Di Maria e quel palo praticamente impossibile da prendere fanno capire come qualcuno lassù gli abbia dato una mano, la forza delle raccomandazioni.

Buon mondiale per la Svizzera che da oggi ricorderemo così – “Svizzero? No palo!”.

All’Arena Fonte Nova di Salvador si affrontano il Belgio di “a’belli capelli” Fellaini contro gli Stati Uniti d’America dell’altrettanto “a’belli capelli” Bradley.

A differenza della fase a gironi dove il Belgio aveva mostrato un gioco non all’altezza dei campioncini di cui dispone, contro gli Stati Uniti partono subito forte ma un super Howard (questo da quando ha fatto la pubblicità per la Nike è diventato un fenomeno) ha impedito in tutti i modi che la partita finisse nell’arco dei novanta minuti. Ennesimi supplementari in questi Mondiali (per la gioia dei palinsesti televisivi e radiofonici) e beffa delle beffe al secondo minuto del primo tempo supplementare Lukaku decide di giocare questi Mondiali ed assiste un De Bruyne che di destro scaraventa la palla in fondo al sacco. Il gol era nell’aria da qualcosa come novanta minuti, e lo stesso Lukaku poco dopo raddoppia facendo piangere Marotta che dopo questa prestazione non potrà più competere con club quali il Wolfsburg o il Valencia per poterlo ingaggiare, abbiamo parlato di come il calcio nostrano stia continuando a raschiare il fondo?

Ma le emozioni non finiscono qui visto che gli Stati Uniti ricorrono costantemente al fallo tattico per bloccare il cronomentro e provare la bomba da 3 punti, ma appena gli hanno spiegato che non si stava giocando a basket ecco il giovane Green che appena entrato grazie ad un sontuoso assist di Bradley mette la palla alle spalle di Courtois. La partita continua a regalarci emozioni ed uno schema su calcio di punizione (Germania guarda ed impara) mette Dempsey davanti alla porta ma il portierone dell’Atletico Madrid lo ipnotizza e porta il Belgio ai quarti di finale. Gli Stati Uniti escono con l’onore delle armi, certo non sentire più il loro inno o lo stadio che intona “USA USA USA” fa veramente male ma i belga si sono meritati il passaggio del turno.

Scendo in cantina ora, se non mi arrestano prima ci sentiamo venerdì…

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