MONTELLA- «LoMonaco mi ha insegnato tantissimo»

fonte foto: ilpallonaro.com
Redazione

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E Montella torna nell’hotel vista mare dove tutto cominciò (La Gazzetta dello Sport)

D avanti al mare, come fece a Genova, oppure in mezzo alla storia della città, come gli era successo a Firenze. A Catania, ovviamente, la prima: Montella alloggiava in hotel con vista panoramica sull’Etna e lo Ionio. Gli era possibile anche allungare lo sguardo sulla carriera di allenatore: Vincenzo era alla prima esperienza da titolare di una panchina, dopo qualche mese da subentrato alla Roma. Lo Sheraton che allora lo ospitava oggi sarà l’alloggio rossonero prima della partita. Rappresenta la chiusura del cerchio: da allenatore alle prime armi a tecnico della rinascita rossonera. Montella amava i cannoli e la Sicilia, passione ancora viva: dopo la partita si fermerà in zona per un paio di giorni di relax. All’inizio era più schivo e si vedeva raramente, se non per qualche uscita al ristorante Cantiniere: aveva legato con Orazio Russo, vecchio team manager e con Pippo Franchina, responsabile della logistica. Oggi torna con un carattere sempre molto discreto ma anche più aperto. Apertamente oggi parla di obiettivo Champions, obbligo sportivo del nuovo corso. Un tempo invece parlava di rinnovamento del paese e dirovesciamento Nord-Sud: «A Catania abbiamo un centro sportivo tra i migliori a livello europeo e la disciplina e l’organizzazione da noi possono far invidia ai grandi club. E tutto questo nella squadra più a Sud del campionato: nel nostro Paese c’è aria di rinnovamento». Era il campionato 2011-12 e dopo essersi spinto molto in su, il Catania di Montella chiuse undicesimo e con l’allora record di punti, 48. Montella fu scelto da Pietro Lo Monaco, a.d. di ieri e di oggi. Ottenne la panchina nonostante il cappello di paglia bianco con il quale si presentò al primo appuntamento a Taormina. Per Lo Monaco fu comunque una folgorazione: «Da grande farà di certo l’allenatore» raccontò dopo l’incontro. Montella ha spesso ricambiato con parole d’affetto e di perenne riconoscenza: «A Catania è stato un mio grande maestro insegnandomi tantissimo. Spesso mi diede suggerimenti che si rivelarono corretti». E, una volta, sollecitato sulle «indicazioni» che riceveva dall’ex presidente rossonero Berlusconi,rispose così: «Se mi ha fornito consigli? Io ascolto con educazione e talvolta ho cambiato idea, per esempio grazie a Lo Monaco».