PARI – E polemiche in Milan-Juventus

Redazione

MILANO – La Juventus mantiene la propria imbattibilità in campionato e la possibilità, con i tre punti del recupero ancora in palio, di riappropriarsi della vetta solitaria temporaneamente ceduta e conservata dal Milan al termine del tanto atteso scontro diretto di ritorno. Ma lo fa al prezzo delle roventi polemiche che hanno accompagnato ed accompagneranno la macroscopica svista del primo assistente dell’arbitro Tagliavento che, nel primo tempo, non si accorge come il pallone respinto in porta da Muntari varchi per oltre mezzo metro la linea del goal prima che Buffon lo smanacci via. La rabbia milanista esplode negli spogliatoi con Adriano Galliani adirato contro arbitro, terna, dirigenti ed allenatore juventino che alle ire accusatorie del dirigente rossonero risponde per le rime. Gallinani abbandonerà lo stadio non assistendo al secondo tempo in cui gli errori arbitrali si compensano: il medesimo assistente segnale fuorigioco di Matri nell’azione che porta al goal l’attaccante bianconero, appena subentrato. Il Milan, senza Ibrahimovic, Maxi Lopez e Pato (abulico e sostituito alla ripresa con El Shaarawy) non riesce ad incidere; la rete messa a segno nel primo tempo da Nocerino, complice una deviazione di Bonucci, non riesce ad esser bissata nonostante il pallino del gioco resti saldo nelle mani rossonere. Così è a 6′ dalla fine che le sostituzioni di Conte si rivelano azzeccate, Pepe mette al centro un cross teso e basso per Matri che trafigge Abbiati e sigla il pareggio. Negli ultimi minuti la pressione rossonera non porta effetti se non l’espulsione di Vidal, che acciaccato chiedeva un cambio impossibile (tutti e tre già effettuati dalla panchina) già da 20′.

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