CATANIA – Due destini separati, indipendenti, che il caos WindJet turbi moralmente non solo la Finaria ma tutta Catania, tifosi rossazzurri compresi, è fuori di dubbio, ma che questo possa incidere concretamente sulla sopravvivenza non solo della Finaria, ma del Catania, è escluso. A testimoniarlo, per quanto stridente con le traversie della compagnia aerea presieduta dal Presidente Pulvirenti, e dei lavoratori che rischiano il posto di lavoro, è il rinnovo dell’attaccante argentino Pablo Barrientos, in discussione in questi giorni e che, entro la settimana dovrà arrivare ad una svolta, positiva o negativa. Le richieste di aumento dell’ingaggio avanzate dal giocatore (oltre i 500mila euro) non possono che accostarsi malamente ai rischi economici di chi, da domani, potrebbe restare senza lavoro e stipendio, ed il Presidente Pulvirenti lo sa bene, confidando che le parole proferite sulle due vicende non venissero accostate nella medesima intervista, come poi avvenuto, e nella quale è riportato (riassumendo il senso): “Le vicende WindJet e Calcio Catania sono indipendenti, hanno salute e destini diversi. Trattare adesso il rinnovo di Barrientos è normale proprio per questo motivo”. Insomma, la vita va avanti, deve andare avanti, senza dimenticare che i lavoratori, nel Calcio Catania, non solo i soli giocatori, ma in una società di calcio è spesso dai risultati del lavoro dei giocatori che dipende il lavoro dell’intero indotto. Cinismo? Forse sarebbe meglio dire istinto di sopravvivenza.