SALVEZZA – Bologna ha paura, ultras incontrano squadra

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Ballardini per ora resiste e processa la squadra il Pioli bis non convince (Repubblica – BO)

Faccia a faccia coi giocatori a Verona e Casteldebole. Ritiro sì ma solo da stasera Guaraldi contrario a un nuovo ribaltone. Oggi gli ultras incontrano il gruppo

“L’INDOMANI, montano le preoccupazioni. Che fare di questo Bologna travolto dal Chievo? Le ultime speranze, ossia che la squadra potesse sorreggere una società da tempo in panne, rischiano di svanire. Se a Livorno, parole della dirigenza, «era mancato lo spirito», figuriamoci a Verona. Albano Guaraldi è il principale responsabile di questo disastro. E sta barcollando. Che il suo dg Zanzi abbia mal costruito la squadra (alla quale da ieri si è riunito Kone) è un dato di fatto sul quale non occorre neanche tornare. Più della ricerca dei colpevoli, a questo punto, bisognerebbe trovare dei correttivi. Ma la attesa svolta non c’è stata ed anzi l’effetto Ballardini è svanito. Dalla partita col Sassuolo a quella col Chievo le cose belle intraviste in precedenza sono evaporate. Non c’è più compattezza, la solidità difensiva è svanita con quei pochi punti di riferimento che erano stati trovati. E davanti è un disastro. Appellarsi alla determinazione e all’orgoglio può avere un senso, ed è quello che Ballardini ha fatto parlando mezz’ora alla squadra mercoledì notte e ieri per una ventina di minuti nel primo pomeriggio a Casteldebole, dopo che già il dg Zanzi, al Bentegodi, aveva provato a stimolare un gruppo apparso in totale confusione. Ballardini si prepara alla partita di domani alle 18 con l’Atalanta sapendo che si tratta dell’ennesimo snodo cruciale. Molto dipenderà dall’atteggiamento con cui scenderanno in campo i bergamaschi, reduci da cinque vittorie consecutive, in questo momento settimi e dunque in corsa per un (difficile) posto in Europa. Arriveranno motivati, come temono a Casteldebole conoscendo il carattere del tecnico Colantuono o appagati come si augurano molti tifosi rossoblù? Cosa succederà in caso di nuovo ko? Ballardini non se la passa benissimo, tanto più per le recenti scelte, un po’ cervellotiche. Guaraldi riflette e in mattinata ne ha parlato proprio col tecnico e con Zanzi. Oggi si confronterà coi soci in Cda. Si è deciso che ieri la squadra non sarebbe andata in ritiro (contrariamente a quanto annunciato mercoledì notte), dove sarà in vece da stasera, come sempre 24 ore prima di una partita. Una volta di più, la rotta è stata cambiata. Pare per volere dei giocatori, come già capitato a dicembre. Non è chiarissima, la vicenda. E l’improvvisazione regna sovrana. Gli stessi giocatori oggi incontreranno una delegazione di tifosi della curva. Per quanto gli umori siano volubili, l’ipotesi di un Pioli bis convince il giusto. Nessuno conosce le motivazioni del tecnico di Parma. E chi può andare a parlargli per capirle? Non Zanzi, visti i rapporti fra i due mai davvero fecondi. Non Polenta, ultimamente molto più ai margini. Non, ovviamente, Bagni, legatissimo a Pioli ma lontanissimo da Guaraldi. Senza contare che uno dei pochi giocatori in forma, Lazaros, rigenerato da Ballardini, con Pioli non giocava mai. Colucci (Primavera) o Magnani (Allievi), sono in gara in caso di soluzione interna. La medicina migliore sarebbe battere l’Atalanta e tirar dritto. Ma serve un Bologna diversissimo dall’ultimo.


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