SIMEONE- «A Catania affrontai i momenti peggiori»

Redazione

Una sanzione della Fifa impedisce all’Atletico Madrid di acquistare nuovi calciatori fino al 2018. Punizione dovuta a delle irregolarità riscontrate dalla Federazione per quel che riguarda le operazioni di calciomercato che hanno riguardato, in passato, calciatori minorenni transitati dal club spagnolo allenato da Diego Pablo Simeone.

L’ex tecnico del Catania non pare però minimamente scoraggiato. Commentando la notizia dell’esito negativo del ricorso presentato al Tas dal club, e quindi l’inappellabilità della sentenza, ha detto: «Mi sono fatto strada nel calcio argentino e ho vissuto situazioni ben più complicate quando ho allenato il Catania. La soluzione è sempre nella predisposizione al sacrificio da parte dei calciatori».

Prima di vincere la Liga spagnola e la Coppa Uefa, Simeone aveva allenato il Catania in A nel 2011. Scelto dall’addì Pietro Lo Monaco, era subentrato a Marco Giampaolo il 19 gennaio. Un avvio difficile, fatto di due sconfitte all’esordio e un solo punto raccolto nelle successive due partite. Risultati dopo i quali la classifica si era complicata parecchio. La gara della svolta fu il 3-2 interno contro il Lecce, con protagonista Lodi (doppietta su calcio di punizione). Indimenticabile poi il 4-0 nel derby del Massimino al Palermo come il pareggio 2-2 acciuffato al 95esimo contro la Juventus (punizione di Lodi). Il Catania si era salvato con due giornate di anticipo, battendo il Brescia in trasferta per 2-1 (primo successo esterno della stagione). La gara seguente aveva sconfitto  la Roma di Montella 2-1, in rimonta, tagliandola fuori dalla Champions League. A fine stagione l’allenatore aveva scelto di andare via. Sulla panchina del Catania gli era succeduto Montella.