STAMPA – Accade (a 39.000mt, non solo) in A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Tifosi del Toro oggi ricordano Gigi Meroni (La Gazzetta dello Sport)

“Un quadro, una poesia, un concerto dei Beatles: Gigi Meroni avrebbe preferito essere ricordato così, come aveva vissuto per 23 anni, una vita strappata il 15 ottobre di 45 anni fa, investito da un’auto su corso Re Umberto, un chilometro dallo stadio Comunale dove poche ore prima il Toro aveva battuto 4 2 la Sampdoria. Oggi, 45 anni dopo, Gigi verrà ricordato senza fasti, mazzi di fiori sul cippo sul luogo della tragedia, una Messa del cappellano Don Aldo, la processione di tifosi sul luogo dell’incidente. Meroni resta vivo nella memoria più per quello che era fuori dal campo che per il campione che avrebbe potuto essere, mingherlino, dribbling ubriacante, più George Best che Maradona.

Sassuolo, la confindustria del gol che vola alla faccia della crisi (Repubblica)

“Domina la serie B nonostante Squinzi abbia tagliato il 70%

“L’ultima telefonata è recentissima. «Appena mi libero arrivo, intanto cerco di guardarvi in tv». Firmato Giorgio Squinzi, il signor Mapei, da maggio presidente di Confindustria nonché numero uno del Sassuolo dal 2004, seppur nell’ombra. Sassuolo è sinonimo, nel mondo, di ceramiche. Di pallone molto meno, anche se la squadra di Di Francesco, che ha vinto ieri l’ottava partita in nove gare rifilando un allegro 4-0 al Varese, sta asfaltando la serie B. Sarà l’anno della scalata? Squinzi, tifoso sfegatato del Milan, se lo augura. Dalla C2 è arrivato alla B. Disse anni fa: «Voglio battere Moratti». I mezzi li ha. Allo stadio non va mai. Una volta l’anno scorso, zero finora. «Ma l’impronta è la sua», dice Nereo Bonato, il ds, l’uomo che ha costruito la squadra. In economia, perché complice la crisi e il ruolo guida degli industriali che impone una buona dose d’equilibrio, Squinzi ha tirato la cinghia. «Il suo impegno economico è calato di circa il 70%», spiega Bonato. E probabilmente ha pesato la delusione dello scorso anno, il ko in semifinale con la Samp. Una sconfitta amarissima. Con la sensazione palpabile che questa sia già da anni una bella realtà ma non ancora un club di peso. Nonostante Squinzi.

Mauri in Svizzera per i conti cifrati (Tuttosport)

“Sei giorni di fuoco. Sono quelli che attendono il calciatore della Lazio, Stefano Mauri. Già oggi partirà per la Svizzera dove domani dovrà rispondere a Berna al pm Elena Catenazzi. La vicenda è legata alla rogatoria sul conto (non cifrato) intestato ai genitori del calciatore, allinterno del quale sono stati rinvenuti 350mila euro. E da sottolineare che questo luogo di depositi al momento non sembra essere sovrapponibile con le presunte combine (Lazio-Genoa e Lecce-Lazio) nelle quali il giocatore è indagato – e per il quale attende ancora di essere giudicato – visto che le date dei versamenti non combaciano con quelle delle gare sotto indagine. Ad accompagnare Mauri ci sarà anche la madre, che si è avvalsa della facoltà di non rispondere lo scorso 21 settembre davanti ai pm svizzeri.

ROMA: IL tecnico prova a ricucire Zeman tiene caldo Lamela (Tuttosport)

“Bastone e carota. Dopo le carezze di Luis Enrique lo scorso anno («È speciale, straordinario, diverso. Mi piace il suo atteggiamento, la sua personalità»), Erik Lamela ha imparato a conoscere le reprimende (pubbliche) di Zeman: «Non esiste nel calcio che un attaccante giochi con le spalle alla porta, quando imparerà un paio di cose ci sarà utile». Oppure: «Nico Lopez e Lamela sono più o meno allo stesso livello, nel senso che hanno capito poco quello che voglio». Senza dimenticare lultima frecciata: «Non vede quasi mai la porta». Considerazioni che avrebbero abbattuto chiunque. Ma complice un talento indiscusso e laiuto del ds Sabatini (lartefice del suo acquisto e il primo a spronarlo) largentino sembra stia iniziando a capire la lezione. Se è vero che 90 minuti sono pochi per esprimere un giudizio, la prestazione bellultimo turno di campionato contro lAtalanta è stata certamente rassicurante, impreziosita anche dal gol che ha sbloccato la gara.

Baumgartner col cuore in gola a 39.000 metri nel gelo nel respiro che si fa nebbia (Il Corriere dello Sport)

“Poi il tuffo, le giravolte scomposte, la paura, il paracadute che si apre e larrivo in piedi: epico

Due ore e trentaquattro per salire in cielo, pochi minuti per tornare con i piedi per terra. In questo lasso di tempo un balzo in avanti per l’umanità, una frontiera superata, un’altra pagina epica scritta da un moderno argonauta. Felix Baumgartner ce l’ha fatta. Ha raggiunto la stratosfera, ha superato quota 39.000 metri con una navicella portata su da un pallone aerostatico riempito di elio e si è lanciato nel vuoto. «Tutto il mondo mi sta guardando, dio com’è alto quassù», sono state le ultime parole scandite con voce tremante dal paracadutista austriaco di 43 anni, nato a Salisburgo, la città di Mozart. Poi il salto, in diretta televisiva e su internet (ritardata di circa 30 secondi per avere il tempo di fermare le immagini in caso di dramma). E il mondo intero ha trattenuto il respiro per un tempo che è sembrato interminabile mentre Felix prendeva velocità. Dopo 110 secondi sugli schermi è apparsa una proiezione: 1.173 km/h (il dato ufficiale sarà 1.137 km/h che in quella densità atmosferica equivalgono al superamento della barriera del suono).

Da Moratti a Berlusconi: una pioggia di denaro per tenere in vita il calcio (La Gazzetta dello Sport)

“In 17 anni l’interista ha sborsato oltre un miliardo, quasi il doppio del presidente milanista. Agnelli: dopo Calciopoli due ricapitalizzazioni

“Zamparini ha tirato il fiato

“Dopo aver incassato quasi mezzo miliardo di euro dalla vendita dei supermercati Emmezeta, nel luglio 2002 Maurizio Zamparini s’è preso il Palermo da Sensi (15 milioni il costo dell’acquisizione) mollando il Venezia. I versamenti in conto capitale nel club rosanero si sono concentrati tutti tra il 2002 e il 2007 ammontando a 59,3 milioni. Ma contestualmente Zamparini ha sempre mantenuto accesa una linea di credito a favore della squadra. Le plusvalenze hanno sistemato l’ultimo bilancio approvato, relativo al 2010 11.


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