STAMPA – Accade di tutto (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Lega Calcio niente presidente (Il tempo)

“Ancora una fumata nera. Dopo il fallimento dello scorso 20 dicembre, le venti società di serieAnonhannotrovato l’atteso accordo sul nome del nuovo presidente di Lega. AMilanoAndreaAbodi–sostenuto dall’asse Juventus-Inter- Roma – si è fermato a quota 8 voti, un passo indietro rispetto all’ultima Assemblea quando l’ex presidente della serieBavevaraccolto11preferenze. Lo sfidante Ezio Maria Simonelli, appoggiato invece da Milan e Lazio, ha visto confermati i 6 voti ottenuti a dicembre, comunque molto distante dal quorum necessario per l’elezione, fissato a quota 14. Un esito sconfortante, un clima arroventato e ben sei club ancora indecisi. «Ma io non sono deluso – ha spiegato Abodi – rimango felice anche perché non mi sono candidato, ma sono stato candidato. Questa non è una sconfitta, il consensoèrimastosignificativo, madevoaccettareil risultato. Io vorrei una Lega diversa, intraprendente e vicina alla gente, ma da parte dei club non c’è la volontà di fare un passo avanti. E allora io faccio un passo a lato». L’appuntamento è per la prossima settimana, sperando che il weekend porti consiglio.

Conte e la giustizia sportiva Una partita ancora tutta da giocare (Il Corriere dello Sport)

“Decisiva sarà l’interpretazione delle parole di Kutuzov e Gillet

“Che Antonio Conte inciampi di nuovo nella giustizia sportiva che l’ha già giudicato colpevole di omessa denuncia, al momento, è solo una possibilità. Mail rischio c’è. Solo dopo la solita procedura della Procura di Palazzi, che in primavera darà il via al valzer di audizioni per approfondire la questione in prospettiva di un processo da istruire intorno a giugno, le cose saranno più chiare per tutti sulle due combine del Bari (con Treviso, maggio 2008, e Salernitana, maggio 2009). Ma la possibilità non è da escludere se si fa un parallelo tra le due inchieste, Cremona e Bari, dalle quali è transitato Conte. Il terreno preparato dai verbali baresi potrebbe essere, se vogliamo, ancora più scivoloso rispetto all’estate scorsa per due motivi: il primo è che Conte ha già una condanna passata in giudicato (i 4 mesi) che costituiscono un precedente; il secondo è che i 4 mesi di squalifica per Albino- Leffe-Siena sono arrivati per la confessione dell’illecito resa da Stellini, all’epoca suo collaboratore, e quindi perché Conte «non poteva non sapere». Il fatto è che ora, a Bari, qualcuno si è sbilanciato di più dichiarando che il tecnico «sicuramente » sapeva di quel Salernitana-Bari. Certamente non dei soldi sottobanco, infatti non è mai stato indagato dalla Procura pugliese (mentre risulta ancora indagato a Cremona), ma che la partita avrebbe potuto prendere la piega che poi ha preso. Decisivo sarà capire se Conte aveva solo capito che la squadra non si sarebbe impegnata, o se aveva capito che avrebbe perso.

Niente presidente, Lega di A nel caos (Il Corriere della Sera)

Bocciati Abodi e Simonelli, l’idea è confermare Beretta fino a giugno

“La Lega di A si considera la locomotiva del calcio italiano, ma è finita su un binario morto. Nelle ultime tre assemblee elettive della Figc, non ha mai esercitato un ruolo politico, perché mai ha designato un candidato presidente. Nell’Uefa l’immagine è ormai quella di un organismo ingovernabile. E ancora: nei mesi scorsi, di fronte a varie ipotesi tra seconde squadre/ campionato riserve e proprietà multiple (Lotito con Lazio e Salernitana), la Figc ha costituito un gruppo di lavoro con i rappresentanti di tutte le componenti: la mancata nomina del rappresentante della A ha bloccato tutto. Nonostante le dichiarazioni di intenti, il problema di un eventuale cambio di format da 20 a 18 squadre non è mai stato all’ordine del giorno dell’assemblea, sebbene per modificarlo esista un vincolo statutario che prevede la condivisione della componente interessata. Ora c’è il rischio che i rappresentanti della Lega restino fuori dal prossimo Consiglio Figc, che non sarà convocato lunedì, come da prassi, ma che dovrà riunirsi entro il 31 gennaio, termine fissato dal Coni per i budget di tutte le federazioni.

Moggi candidato alla Camera dalla Craxi (Il Corriere dello Sport)

“Luciano Moggi, ex direttore generale della Juve, sarà candidato alla Camera dei Deputati alle prossime elezioni politiche: lo ha inserito Stefania Craxi come capolista in Piemonte (ma forse anche in altre regioni) dei Riformisti italiani. La lista dovrebbe presentarsi collegata a quella del Pdl

Colantuono: «All’Atalanta fino al 2016» (La Gazzetta dello Sport)

“Per Colantuono è stato un grande attestato di stima. «Non ci ho pensato due volte e sono felicissimo: qui c’è una proprietà che sa apprezzare il lavoro e ti gratifica. Non capita da tutte le parti. L’obiettivo comune è riuscire a costruire qualcosa di buono nel tempo e credo che qui tutto questo possa avvenire. E io sono contento di poterlo fare nella società dove mi sento meglio e dove riesco ad esprimermi meglio». Colantuono diventerà così l’allenatore più longevo della storia dell’Atalanta: è già al secondo posto,maha nel mirino Emiliano Mondonico, primo sia per numero di stagioni (7) che di partite in campionato (246, a più 67 sull’attuale tecnico).

«Occasionepersa Speravo ci fosse un po’ di dignità» (La Gazzetta dello Sport)

“Abodi: «Ma il calcio è di chi lo ama o di chi lo usa?» Cairo: «Si è posto male»

“Non mi sono mai candidato, mi hanno candidato, proseguo la mia vita felice e sereno. Non è la serie A che mi dà o mi toglie qualcosa in più». Vero è che 11 voti a dicembre e 8 a gennaio li ha raccolti: «Bisogna decidere se il calcio è di chi lo ama o di chi lo usa. Però mi piace sognare un calcio diverso. L’assemblea è iniziata con due ore emezza di ritardo e questo è il termometro di come qui le regole non funzionino. Hoinvece molto rispetto per i 22 presidenti di serie B che sono straordinari. Quella è una Lega». Il presidente del Parma Tommaso Ghirardi: «Abodi non ha avuto appeal, come Simonelli. Le sue parole sono dovute all’amarezza ». Il numero uno del Torino Urbano Cairo: «Abodi ha posto male la candidatura». In chiusura Maurizio Beretta, presidente uscente: «Domani (oggi, ndr) avrò un incontro con Abete su mandato dell’assemblea di A, favorevole alla riconferma del presidente Abete».

Accuse anche a Ventura: “Ordinò di perdere” (Repubblica)

Nei verbali di Iacovelli spuntano altre tre gare: c’è Inter-Atalanta

“Tre nuove partite di serie A (Inter-Atalanta, Bari-Genoa e Genoa-Bari) e il coinvolgimento definitivo di allenatori e società. Quella che potrebbe essere la nuova fase dell’inchiesta penale e sportiva sul calcioscommesse di Bari comincia dal verbale di Angelo Iacovelli, il portantino-factotum dei calciatori biancorossi per conto dei quali raccoglieva denaro e organizzava contatti in vista delle combine. Nel suo ultimo interrogatorio, datato 21settembre, Iacovelli ha raccontato particolari “pesanti” su altre gare. Partendo da un aneddoto: come si sta in panchina ai tempi del calcioscommesse. «Durante Bari-Treviso (del 2009, ndr)— si legge nel verbale — in panchina c’ero anche io. I giocatori avevano tutti le radioline nell’orecchio. Ci furono sicuramente delle giocate fatte — e non nascondo che l’ho fatto anche io — da alcuni ragazzi del Bari. Insomma si erano scommesse alcune partite. Una era l’Ancona, forse Albinoleffe-Ancona. Poi c’era il Rimini. E poi c’era una partita di serie A…». Quale? «Inter Atalanta. Era sicuro l’over». La partita effettivamente finì 4-3. «All’inizio avevano le facce che arrivavano giù, poi i risultati cambiarono e cominciarono a tirarsi su, a ridere, scherzare, si stappava champagne. Poi sicuramente sapevano che avevano fatto una grossa vincita…. Io non so come lo facevano a sapere: però le loro amicizie ce le avevano dappertutto…».


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