STAMPA- Accade in serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Al Pescara manca un rigore Bari, è un pari che serve poco (La Gazzetta dello Sport)

“Quando uno 0-0 può risultare un piatto sostanzioso oppure un insipido brodino. Eppur si muove il Pescara, che per una notte aggancia il Livorno al sesto posto e stacca lo Spezia. Il Bari inseguiva un successo per sgommare nella rincorsa alla zona playoff; così, il pari potrebbe servire a poco. La squadra di Baroni, che reclama, forse a ragione, un rigore nella ripresa, comincia e chiude bene ma la pattuglia di Nicola (chiede un penalty nel primo tempo) è più incisiva, con Caputo, Bellomo e Galano All’Adriatico la sfida è sentitissima tra le due tifoserie, l’intera curva Sud è riservata ai 2.041 supporters baresi. Per ricostruire la catena di destra (squalificati Zampano, Politano e Gessa), Baroni sceglie Pucino per la linea arretrata e Pasquato offensive, a supporto di Melchiorri-Sansovini. Nicola decide di premiare la formazione che aveva sconfitto il Varese: conferma tutti, tranne Donati, che va in panchina (inizialmente resta out anche Ebagua, disponibile dopo la squalifica) sostituito da Romizi, più votato all’interdizione.

Di Vaio sa come si conquista la A «Bologna, devi rischiare di più» (La Gazzetta dello Sport)

“Protetto dal secondo posto, il Bologna rimane sospeso tra risultati strabilianti in trasferta e deludenti in casa. La squadra rossoblù gioca oggi a Trapani senza gli infortunati Coppola e Maietta (rispettivamente fuori 40 e 10 giorni), forte del suo ruolino di 5 vittorie di fila lontano dal Dall’Ara dove invece non segna da 5 partite. Marco Di Vaio, oggi dirigente del Bfc col ruolo di club manager, ha il profilo giusto per dibattere il momento del Bologna guardando al suo passato di grande bomber con all’attivo quattro promozioni in A con Verona, Bari, Salernitana e Genoa: «Ho vissuto quattro esperienze completamente differenti tra loro. A Verona ero il giovane uscito per la prima volta di casa, arrivato dalla Lazio mi infortunai subito. Giocai poco ma in tempo per segnare a Lucca un gol pesantissimo, andammo su vincendo molti scontri diretti. A Bari salimmo con un prodigioso rush nelle ultime 12 giornate. A Salerno invece dominammo il campionato dall’inizio e io divenni capocannoniere. A Genova fu una corsa folle per rimanere agganciati a Juve e Napoli, così staccammo la quarta di 10 punti evitando i playoff. Non c’è una regola precisa. In B bisogna giocare una partita alla volta e dare sempre il cento per cento»