STAMPA- Accade in serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

La notte magica di Carpi Un punto per la Serie A (La Gazzetta dello Sport)

“La sconfitta di Frosinone ha fatto spostare avanti le lancette di altre 72 ore. Ma Carpi spera che la festa, quella con la A maiuscola, sia solo rinviata a stanotte. Serve un punto alla capolista stasera al Cabassi contro il Bari e poi sarà Serie A con quattro giornate di anticipo. La promozione, però, potrebbe arrivare anche in caso di sconfitta se il Vicenza perdesse a Brescia. CASTORI Dettagli di cui Fabrizio Castori non vuol nemmeno sentire parlare alla vigilia della notte più lunga. «La poesia e le emozioni da raccontare le lascio a voi – sorride il tecnico, che può conquistare la nona promozione in carriera, 11 anni dopo quella del 2004 dalla C1 alla B col Cesena – io a scuola ero bravo in matematica, mentre lettere non mi piaceva. Mi interessano i conti e so che abbiamo un appuntamento con la storia che non possiamo fallire. Vogliamo regalare alla nostra gente e a noi stessi una serata straordinaria, che può cambiare la carriera di tutti». Se Castori attende da 11 anni, Carpi intesa come città non festeggia in casa addirittura da 13. Era il 9 giugno del 2002 e un Carpi da poco ripartito dopo il fallimento del 2000 conquistava il ritorno in D tramite gli spareggi di Eccellenza, battendo anche al Cabassi la Sacilese per 1-0 dopo il 2-1 dell’andata. Da allora i suggelli alle tre promozioni dell’era Bonacini sono stati timbrati sempre lontano dall’Emilia: nel 2010 a Lamezia Terme in D, nel 2011 a Prato in C2, nel 2013 a Lecce in C1.

Bari, ricordi Carpi? Soltanto un anno dopo tutto si è capovolto (La Gazzetta dello Sport)

“A Carpi un anno dopo. Per scoprire come a volte la legge del tempo possa rivelarsi inclemente. Capace di ribaltare le situazioni, quasi di divertirsi con i destini sportivi e umani. Proprio nella cittadina emiliana, il 13 maggio scorso, i biancorossi di Zavettieri ed Alberti scrissero una pagina decisiva sul libro dei sogni. Infilarono la quarta vittoria consecutiva (21, il quinto colpaccio esterno di fila) e si avvicinarono a un passo dalla soglia playoff. Mentre il Carpi guidato dall’ex tecnico biancorosso Bepi Pillon, nonostante le spese folli di gennaio, si ritrovò sull’orlo del baratro. Passata la paura, il Carpi è ripartito con scelte mirate, idee chiare e una riduzione drastica del monte ingaggi. Forse non sarà la ricetta ideale per tutte le salse, ma è stata ideale per Mbakogu e soci che stasera potrebbero festeggiare la storica promozione in serie A. Mentre nel frattempo i biancorossi si sono smarriti sulla nuova strada intrapresa, prima da Devis Mangia e poi da Davide Nicola. Inseguendo un’identità mai raggiunta. MOSSA DECISIVA Proprio lo scorso anno a Carpi, dopo una vigilia tormentata, Nunzio Zavettieri con una decisione coraggiosa spostò Joao Silva sulla fascia sinistra e puntò sull’albanese Cani come terminale offensivo. Un tandem d’attacco nuovo di zecca (provato solo in uno spezzone a Trapani), forgiato dalla necessità contingente di far fronte al contemporaneo forfait di Nadarevic, Galano e Defendi. Fatto sta che i due giganti si integrarono a dovere, fino a diventare decisivi nella volata finale dei biancorossi, vittoriosi poi contro Cittadella (guarda caso, il prossimo rivale di Caputo e compagni) e Novara, con l’intermezzo della sconfitta di La Spezia che, tuttavia, non impedì al Bari di acciuffare un posto tra le migliori otto.