STAMPA- Accade in serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Modena, Ternana e Vicenza: rebus in panchina (La Gazzetta dello Sport)

“I n attesa di capire che ne sarà del Parma e delle scelte che farà il Como (Sabatini dovrebbe essere confermato), in Serie B ci sono ancora sei squadre senza allenatore. Cinque, se diamo per fatto il ritorno di Marino al Catania: prima bisognerà liberarlo dal Vicenza. Che è una delle 5 squadre in cerca e, al di là dei tanti nomi usciti (ultimo quello di Mimmo Di Carlo), non si è ancora posto il problema. A Modena – dove c’è sempre Novellino sotto contratto per altre due stagioni – si cerca un tecnico esperto e la candidatura di Foscarini è quella più autorevole. La Ternana, dopo l’arresto del presidente Zadotti (ora ai domiciliari), deve fare un nuovo cda e poi si metterà al lavoro, ma il d.s. Cozzella ha due idee: il ritorno di Toscano, o l’arrivo di Gautieri. Poi ci sono le due neopromosse: a Novara non c’è stata la conferma di Toscano (pur avendo un anno di contratto) e in settimana la società si muoverà (intanto è vicino Bernardini del Livorno), mentre alla Salernitana (dopo la virtuale conferma di Menichini) è tutto bloccato in attesa che il patron Lotito dia qualche segnale. Dopo la retrocessione (e in attesa del ripescaggio) invece il Brescia ha deciso: c’è l’accordo biennale con Roberto Boscaglia (ex Trapani).

Como in B, la rincorsa è finita (La Gazzetta dello Sport)

“Dopo undici anni di sofferenze e mediocrità, il Como è tornato in Serie B. Una promozione forse a sorpresa, ma meritata. Niente gol, ieri, ma un’altra grande prova della squadra di Sabatini, che è arrivato a gennaio al posto di Colella e ha contribuito a formare quel mix di unità ed entusiasmo che ha fatto la differenza. «Dopo la vittoria di Mantova, che ci ha permesso di andare ai playoff, a qualche giocatore ho detto: andiamo in B – ha raccontato il tecnico – la mia promozione in B con il Padova era stata bellissima, ma questa ha un sapore diverso. Sembrava lontana anni luce». Il Bassano si arrende, ma a testa alta e tra gli applausi della sua gente. Tonino Asta rischia una doppia beffa: non avendo il patentino (deve fare ancora il master) potrebbe non riuscire a prendere i treni di Novara o Vicenza. «Domani (oggi, ndr) parlerò col presidente. Al di là dei progetti, l’ambizione personale deve essere sempre messa al primo posto». Come dire: grazie di tutto, ma adesso provo a volare. CHE DUELLI Partita molto tattica, ma anche troppo ruvida, fin da subito. Un rodeo indiavolato che l’arbitro Martinelli ha faticato a controllare, più per indisciplina dei giocatori che per incapacità proprie. Il Como ha difeso a 5, con Marconi e Fautario bravi a fare le due fasi. Così la squadra di Sabatini ha mantenuto la giusta compattezza e si è sempre distesa in blocco, con intelligenza e trame di gioco a terra di buona qualità. Nel primo tempo ha avuto più occasioni del Bassano, in difficoltà negli attacchi (Pietribiasi male). Semenzato ha salvato in area su Ganz (minuto 15) e Le Noci si è divorato due gol (al 22’ dopo una grande azione Marconi-Castiglia-Marconi e al 48’ dopo un pallone perso dal Bassano).