CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Le primarie di Paparesta In panchina vuole Mangia (La Gazzetta dello Sport)
“Parte la settimana più importante per il Bari di Gianluca Paparesta. Quella delle decisioni più pesanti, scelte che possono indirizzare il destino di una stagione: dal direttore sportivo all’allenatore. Il tempo stringe, ormai tutte le squadre sono attive sul mercato e stanno organizzando il ritiro precampionato. Ma il ritardo del nuovo Bari è fisiologico, l’ultimo pegno pagato al fallimento della vecchia società. Responso Domani il Consiglio federale si è esprimerà sulla richiesta della F.C. Bari 1908 di attribuzione del titolo sportivo. Non sono previste spiacevoli sorprese, anche alla luce del riscontro (positivo) effettuato l’altro ieri presso la sede sociale del club biancorosso, da parte dell’ispettori inviati dalla Covisoc. Con l’indispensabile via libera, i legali di Paparesta presenteranno contestualmente l’iscrizione al prossimo campionato e, subito dopo, la fideiussione di 800 mila euro in Lega. Poi, Paparesta potrà finalmente ritenersi libero di agire nell’universo delle scelte strettamente tecniche. Il binomio Lele Oriali (d.s.)Devis Mangia (allenatore) sembrerebbe al top delle preferenze. L’ex campione del mondo e dirigente dell’Inter è sempre il candidato numero uno per Paparesta, ma gli intoppi (anche di natura economica) non mancano, l’accordo non è stato pianificato né raggiunto. E allora, non è da escludere che spunti un nome a sorpresa. Quanto a Mangia, ha appena ricevuto la benedizione di Arrigo Sacchi che lo ha ricoperto di elogi. Pur vero che l’ultima benedizione dell’ex c.t. azzurro, in chiave barese, non si è rivelata azzeccata (l’estate scorsa illuminò la scelta di Carmine Gautieri). Mangia però ha dalla sua la giovane età (40 anni), una bella gavetta e la voglia di emergere. È stato contattato, ma è sotto contratto con lo Spezia e dovrebbe quindi prima discutere la risoluzione col club ligure. «Sarebbe bello portarlo qui», dice Paparesta.
Si guarda all’Atalanta per Varano e Almici Crotone su Frascatore (La Gazzetta dello Sport)
“Altro nome nell’agenda dei dirigenti rossoblù è quello di Paolo Frascatore, 22 anni, scuola Roma, difensore della nazionale Under 21 di Evani ma reduce da una brutta stagione a Reggio Calabria nella quale ha collezionato solo 9 presenze. La Roma vedrebbe di buon grado un suo passaggio in rossoblù dove dà quasi per scontato l’utilizzo del difensore, cosa che è puntualmente successa con tutti i calciatori scuola Roma. Per Frascatore sarebbe il posto ideale per il suo rilancio. Nicola Locatelli è il procuratore di Federico Gerardi e martedì si incontrerà con Ursino per definire o meno l’arrivo dell’attaccante. Infine la società rossoblù ufficializza sul suo sito la promozione dagli Allievi nazionali ad allenatore della Primavera di Pino Tortora.
È fatta per Lys Gomis Trapani in buone mani (La Gazzetta dello Sport)
“E’ sempre più vicino l’arrivo a Trapani di Lys Gomis. In vacanza a San Vito lo Capo, il portiere del Torino ha avuto un primo contatto con il d.s. Faggiano e l’affare è in dirittura d’arrivo. L’entourage del giocatore fa sapere di essere fiducioso sull’esito positivo della trattativa e che rimangono da definire solo i dettagli. Domani, infatti, Gomis tornerà in sede e parlerà con il Torino: dovrebbe così arrivare il lasciapassare definitivo per il trasferimento, già pattuito con la formula del prestito secco. In sostanza, Lys Gomis e Richard Marcone (in attesa del riscatto dal Vicenza) dovrebbero essere i due portieri che si contenderanno la maglia da titolare sin dal ritiro di Tarvisio che inizierà a metà luglio. Sull’asse di mercato costituito da Torino e Trapani quello di Gomis non è l’unico affare di cui si discute. Le due società stanno ancora parlando anche dell’attaccante Mattia Aramu (conteso dal Crotone) e del difensore Antonio Barreca.
LA RINASCITA DELL’EMPOLI (La Gazzetta dello Sport)
“Sarri il debuttante: «Dalla banca alla A la gavetta è servita»
Per 18 anni si è occupato di investimenti allenando i dilettanti, poi la svolta: «Cominciare dal basso ti aiuta a sbagliare. Uno come Inzaghi rischia di bruciarsi subito»
” Prendete un compasso, puntatelo sulla testa di Maurizio Sarri, fatelo girare sulla cartina e vedrete il piccolo mondo di un allenatore di paese: Stia, Fallese, Cavriglia… Poi allargate di poco il raggio e passate sopra Empoli. Il paesaggio sembra uguale, ma non è così: Toscana di Serie A. Vaggio, terra di confine tra le province di Firenze e Arezzo. Qui il debuttante vive col papà Armando, ex ciclista professionista, la mamma Clementina, la moglie Marina, il figlio Nicolè, il boxer Ugo. Nella stanza-ufficio piena di sigarette, dvd, maglie, gagliardetti di molte delle sue 17 squadre, Sarri immagina come sarà la prima volta. A 55 anni. Come sarà? «Prevedo tanta sofferenza, perché ci confronteremo con società che hanno budget 20 volte più grandi del nostro». Cosa bisogna fare per non imitare il Livorno, neopromossa subito giù? «Forse evitare le rivoluzioni: prendiamo il Sassuolo, che ha comprato molto a gennaio, ma poi si è salvato con quasi tutti gli uomini della B, e giocando nello stesso modo». Empoli come Sassuolo? «Il modello è quello: avere una precisa identità tattica e confermarla anche nella nuova categoria. Poi se parliamo di soldi il paragone è improponibile». (Si accende una sigaretta, la prima di una lunga serie) Ma quanto fuma? «Tre pacchetti al giorno, ma non lo scriva, perché poi il presidente… Dopo la svolta salutista, è diventato poco tollerante». E’ un toscano nato per caso a Napoli. «Mio padre lavorava allo stabilimento di Bagnoli dopo aver smesso di correre». Chi è uno di Empoli per un fiorentino? «Il cugino di campagna da trattare con indifferenza». E uno di Firenze per un empolese? «Quello che sta in città, magari un po’ spocchioso». E un fiorentino e un empolese per uno di Reggello? «Chi vive in Valdarno è orgoglioso, non si mischia con gli altri… » Baiano, Di Natale, Tavano: perché gli attaccanti napoletani si trasformano a Empoli? «Perché qui ti fanno vivere tranquillo nei momenti difficili. E poi sono napoletani atipici, introversi ». Inzaghi dalla Primavera del Milan alla prima squadra, Sarri in A dopo quasi un quarto di secolo: dov’è l’errore? «Il guardiolismo ha creato danni incredibili, perché si è considerato l’eccezione come la regola e così tanti allenatori bravi e giovani sono stati mandati allo sbaraglio rischiando di bruciarsi ». Quanto conta la gavetta? «Tantissimo, ti aiuta a sbagliare, a migliorare poco per volta, a trovare il rapporto giusto con i calciatori. Certo, nel mio caso arrivare da un punto così basso può aver rallentato la corsa. E non escludo che ci sia stata una certa dose di disattenzione da parte degli addetti ai lavori».
Il Bologna lavora per Del Fabro Pescara: Baroni (La Gazzetta dello Sport)
” Adesso è ufficiale: Marco Baroni è il nuovo tecnico del Pescara. L’ex allenatore del Lanciano ha firmato per un anno. Varese Oggi il presidente Nicola Laurenza spezzerà il silenzio sul Varese che potrebbe iscriversi in ritardo. Ci sono problemi per garantire la fidejussione di 800 mila euro e per coprire la stessa cifra riguardante le ritenute Irpef di marzo e aprile. Il rischio è di partire con il -3. Sul mercato si seguono Ludi e Perticone del Novara. Altre di B Edoardo Longarini, patron della Ternana, ha dato mandato al presidente Francesco Zadotti di valutare eventuali opzioni per cedere il pacchetto azionario del club. Diego Lopez a Bologna potrebbe portarsi il difensore Del Fabro (Cagliari). Il Perugia ha raggiunto l’accordo con il Sassuolo per Falcinelli (era a Lanciano) ed è vicino a Goldaniga (era al Pisa), che è in comproprietà tra Palermo e Juventus. Lys Gomis (Torino) ha firmato con il Trapani. Bari: Oriali vicino a firmare come d.s., in panchina Mangia sorpassa Breda.
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