STAMPA – Accade in serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Ecco Modena-Cittadella E’ un derby del fair play (La Gazzetta dello Sport)

“Il Modena che punta alla Serie A contro il Cittadella che ogni anno si dimostra degno di restare in B. A unire le due squadre, lo stile mostrato in campo e sugli spalti. Fair play Nella serata in cui viene abbattuta un’altra barriera che separava il campo e le tribune del Braglia, va in scena il derby del fair play: le due tifoserie, infatti, la scorsa stagione si sono piazzate ai primi due posti dello speciale trofeo intitolato a Gaetano Scirea. La vedova dell’indimenticabile giocatore juventino, Mariella, e il figlio Riccardo, hanno inviato una lettera, pubblicata sul sito della Lega Serie B, in cui elogiano il comportamento delle due tifoserie «in questi anni drammatici, di violenze, negli stadi italiani». Confermato il Terzo Tempo tra le due tifoserie, con scambio e degustazione di prodotti tipici locali e taglio di una torta gigante offerta dai supporter granata prima della partita. Il coordinamento dei club granata consegnerà una targa ai colleghi emiliani per l’amicizia e la fratellanza tra le due realtà.

Marcone super ma la difesa balla Mancosu isolato (La Gazzetta dello Sport)

“Sul risultato tutti d’accordo. Il pari dell’Adriatico vale oro, quasi una vittoria. Si sapeva, infatti, che il Pescara è squadra forte, ben attrezzata, non ha caso ha eliminato il Chievo Verona dalla Coppa Italia. Boscaglia lo sapeva bene e così si è affidato all’«usato sicuro», ovvero a gente già in forza al Trapani lo scorso anno e a due giocatori esperti arrivati in estate come Barillà e Scozzarella, erigendo a centrocampo una diga a protezione della difesa. Le cose positive Una soluzione risultata sufficiente a bloccare sullo 00 un Pescara che quest’anno intende recitare il ruolo di protagonista. Non è bastata però ad evitare crepe nel dispositivo difensivo e pericoli per la porta del Trapani. Se la squadra granata è uscita indenne dall’Adriatico, però, non è solo perché la fortuna le ha dato una mano. Partite di tale intensità, infatti, si riescono a portare in porto solo col carattere. E in fatto di concentrazione e determinazione il Trapani ha disputato una partita sopra le righe. A tutto ciò, poi, va aggiunta la prestazione super del giovane portiere Marcone.

Gioco e iniziativa sono stati smarriti si spera nei rinforzi (La Gazzetta dello Sport)

“Quando in una squadra come il Crotone cambi 18 giocatori, e forse saranno di più visto il ritorno sicuro di Maiello e Ciano, è chiaro che un allenatore non può sistemare tutto come avesse la bacchetta magica. Sarebbe stato incredibile se alla prima uscita di campionato tutto fosse andato alla perfezione. E invece è andata esattamente al contrario, come forse è nella logica, dopo che la società ha rivoltato lo spogliatoio praticamente come un calzino. Preoccupazione Drago lo aveva detto e la conferma è arrivata con la sconfitta alla prima contro la Ternana. Un primo tempo nemmeno sufficiente, una ripresa da dimenticare. Il Crotone lascia i primi 3 punti sul campo a un avversario che per vincere non ha dovuto faticare nemmeno tanto. C’è preoccupazione, perché nel Crotone non si è visto il marchio di fabbrica che ha contraddistinto la scorsa stagione: il gioco. Pochi pericoli in attacco nei primi 45’, ancora meno nella ripresa, quando Drago ha inserito a fianco di Torregrossa anche l’altro centravanti Padovan. In mezzo, Galardo e Dezi hanno provato a dare dinamismo e idee con pochi risultati. Sulle fasce pochissime incursioni, lo scorso anno una delle armi letali dei rossoblù. Balasa e Martella si sono visti poco, Oduamadi aveva iniziato bene ma si è presto spento, De Giorgio non è mai entrato in gara.

La certezza di Galano (La Gazzetta dello Sport)

“«Sono rimasto per andare in A col mio Bari»

Un altro gol d’autore per il foggiano a Chiavari: «Solo questione d’istinto»

“Ci ha preso gusto, Cristian Galano. È diventato un collezionista di gol d’autore. La prodezza che ha chiuso la sfida con la Virtus Entella, un pennellato interno sinistro a giro, è soltanto l’ultima di una magica serie. Basterebbe rammentare la doppietta dalla distanza rifilata al Sassuolo, due anni fa, o il gol segnato all’Empoli nella passata stagione, giudicato il più bello del campionato. Numeri di classe cristallina, che riescono solo a chi ha il piede vellutato del campione. «Ho visto la porta – l’attaccante foggiano rivive gli attimi fuggenti dell rete di sabato sera –, avevo un avversario davanti. Potevo spostare la palla e calciare. L’ho fatto». Facile a dirsi. Ma come nasce un pensiero stupendo? «È soltanto una questione di istinto. Se mi capita, non ci penso due volte. Del resto, avevo già fatto una cosa del genere: il mio primo gol con il Bari, al San Nicola contro il Grosseto. Magari stavolta bisognerebbe metterci un valore aggiunto. Ho segnato quasi allo scadere, quando non hai il supporto della massima lucidità. Ma io stavo bene, e allora… sono contento di aver chiuso la pratica Entella e contribuito alla conquista dei primi tre importantissimi punti».


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