CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Guaio Modena: segna poco, mai nel primo tempo (La Gazzetta dello Sport)
“Non segna nel primo tempo (unica in B), ma non subisce nemmeno gol. Almeno nelle ultime 4 partite, vantando così una delle migliori difese. Ma il problema del Modena è che segna poco, appena 4 gol, sintomo evidente che la partenza in estate di Babacar pesa ancora. Anche perché il suo sostituto, Ferrari, ha giocato poco causa infortunio. Come dire, in attesa di tempi migliori,
Livorno, i tre punti dopo la paura (La Gazzetta dello Sport)
Rischia col Crotone, poi Gautieri cambia modulo e salva la panchina. Luci in campo dopo 8 mesi
“L’integralismo non paga. Un certo Zdenek Zeman ci ha costruito una lunga carriera, ma ha seminato più cocci che opere d’arte. Ed è inimitabile. Buon per il Livorno che Carmine Gautieri non sia così. Non ha una squadra costruita per il 4-3-3, ma l’ha proposta anche con il Crotone. Poi ha deciso di cambiare (l’attacco, ma dovrebbe farlo anche in difesa) e ha vinto una partita dai più volti. Poteva essere l’incubo del Livorno (con il capolinea per il tecnico), s’è rivelata un trionfo, anche per il ritorno di Andrea Luci dopo l’infortunio del 16 febbraio.
Bjelica-Camplone, opposti estremismi (La Gazzetta dello Sport)
Sfida tra deb: il tecnico dello Spezia dalla Champions a rischio esonero, quello del Perugia è primo
“C’è modo e modo di debuttare in B: Spezia-Perugia è anche Bjelica contro Camplone, col croato a due sconfitte di fila e il pescarese uomo copertina d’inizio torneo. E’ un bel braccio di ferro. Nenad Bjelica è internazionale, poliglotta (5 lingue imparate in campo): ex regista interdittore (miglior giocatore croato 2000), dal ‘93 sette anni in Spagna (Betis, Albacete e Las Pampas, 6 gare Uefa, 2 coppa coppe), poi Germania (Kaiserlauteren), e Austria (Admira Wacker e A.Carinzia). Nazionale, all’Europeo 2004 innescava al gol quel Rapajc che Perugia ha nel cuore. Camplone? Onesto e tosto terzino- operaio. Scarpe grosse e cervello fino tra Pescara, Perugia, Ancona e Gubbio: allenato per anni da Galeone («Ma abbiamo litigato, non mi ha perdonato quando dissi che per l’attacco m’ispiro a Zeman e non a lui») e due tornei con Allegri. Da tecnico? Tanto Abruzzo, serie inferiori, compresa Lanciano (2007 esonero-richiamo- salvezza in extremis), ma anche Martina, Cavese, Benevento. Il croato? Giovanili poi, in 3 anni, dalla terza serie alla A austriaca (giugno 2013) col Wolsfberger. A Vienna l’ingaggio lampo.
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