STAMPA – Accade in serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Castaldo è strepitoso Ternana, non basta fare un doppio scatto (La Gazzetta dello Sport)

La squadra di Tesser in vantaggio con Avenatti e poi con Viola Il capocannoniere la riprende con una sforbiciata e su rigore

“Dal sonnifero all’adrenalina, Ternana e Avellino non conoscono mezze misure e regalano, nella stessa serata, 45’ da «guardiamoci il film sull’altro canale» e 45’ al fulmicotone, emozionanti, appassionanti, frenetici, con azioni martellanti. Tra sogni di sorpasso (Ternana) e visioni di primato (Avellino), c’è il divertimento assoluto, con Castaldo grande protagonista, un gol favoloso in rovesciata e un rigore da manuale, capocannoniere con 6 centri, 27 gol in Serie B e 31 con la maglia degli irpini, ma senza trascurare lo spettacolo della punizione di Viola all’incrocio dei pali e la potenza di Avenatti, che sblocca il risultato.

Breda-Latina: si riparte «Cerchiamo la rivincita» (La Gazzetta dello Sport)

“Il Latina e Roberto Breda s’erano lasciati a giugno, dopo la finale dei playoff persa contro il Cesena, e si sono ritrovati domenica sera. Nel mezzo i cento giorni di Mario Beretta, naufragati per assenza di risultati: «Non siamo abituati a subire gli eventi – spiega il presidente Pasquale Maietta – ci piace andargli incontro. In nove impegni ufficiali la squadra ha vinto una sola volta, dovevamo intervenire». Breda firma un contratto biennale e torna dopo il gran rifiuto d’inizio estate, quando non accettò il rinnovo. «Ho ritenuto che fosse finito un ciclo – chiarisce – è stato un momento vissuto con uno stato emotivo molto forte. Nei mesi le cose diventano più chiare, ora ho una gran voglia di rivincita

Trapani, ecco Citro «Imposto» da Faggiano ha stregato Boscaglia (La Gazzetta dello Sport)

“E mentre il «Messi di Fisciano» (così lo chiamano i suoi estimatori) metteva in difficoltà la statica difesa pontina il d.s. Daniele Faggiano sabato se ne stava gongolante appollaiato in uno scranno della tribuna stampa abusivamente occupato a godersi lo spettacolo, una sorta di vittoria personale. Citro, infatti, è una sua «scoperta», il suo primo acquisto estivo, per certi versi «imposto» a Boscaglia per il quale era uno sconosciuto. L’attaccante salernitano infatti aveva sempre girovagato in squadre dilettanti del Sud senza mai mettersi in grande evidenza finché lo scorso anno non è esploso segnando 21 reti in 32 partite col Marcianise (D). È stato il tecnico Antonio Foglia Manzillo a cambiarlo di ruolo, da tornante di destra a seconda punta. E giocando più vicino alla porta Citro ha potuto finalmente esprimere meglio le sue doti, centrando spesso la porta col suo sinistro. Adesso la «promozione» a prima punta da parte di Boscaglia che sin dal ritiro di Tarvisio ha cominciato a conoscerne meglio le caratteristiche inserendolo a modo suo nel pacchetto offensivo granata. La serie B, però, gliel’ha fatta assaggiare a piccole dosi: solo panchina nelle prime tre gare, 13’ col Carpi, 34’ con la Virtus Entella, 53’ col Varese e dal primo minuto col Latina: «Sono orgoglioso di essere nel Trapani — dice Citro —, lavoro ogni giorno cercando di imparare».

Martella guarda avanti «Crotone, col Pescara per sfatare il tabù casa» (La Gazzetta dello Sport)

“Settimana lunghissima questa del Crotone che dopo il k.o. di Livorno è tornato a lavorare in vista del prossimo impegno di domenica allo Scida. Ma facendo un passo indietro, c’è ancora amarezza per la sconfitta del Picchi contro il Livorno. Drago non si sarebbe accontentato nemmeno del pari per le tante palle gol nitide costruite e non capitalizzate e invece la classifica è rimasta ferma. Si sono visti anche aspetti positivi a cominciare dalle prestazione dei singoli ma soprattutto in quelli che la B la conoscono poco o affatto, come, per esempio, Bruno Martella, lo scorso anno in Lega Pro col Pisa. «Abbiamo giocato un primo tempo praticamente ad una porta sola, il Livorno ha fatto un paio di tiri dalla distanza ma noi ci siamo mangiati almeno tre gol. L’ingresso di Galabinov — ricorda Martella — ci ha costretto a schiacciarci nella nostra metà campo e da lì a poco è arrivata la punizione col gol che poi è valso la vittoria per il Livorno».


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