CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
CrotoneCittadella È sfidasalvezza Occhio a Gerardi (La Gazzetta dello Sport)
“Crotone e Cittadella sarà certamente un confronto diretto per la salvezza vista la classifica che le due formazioni occupano. Entrambe reduci da due sconfitte, il Crotone di Massimo Drago cerca quella vittoria che potrebbe dare il là ad una rinascita della squadra. Ma di fronte Dos Santos e compagni si troveranno un attacco da 13 reti. I capocannonieri sono Coralli e Gerardi con 4 centri, mentre il trequartista Sgrigna ne ha segnati due. La difesa del Crotone non brilla per impenetrabilità se è vero che in due partite ha incassato 7 gol per un totale di 13 reti al passivo. Drago però recupera il centrale di difesa Ferrari e dovrebbe avere un Francesco Modesto con una condizione fisica migliore. Il ritorno di Caio Secco al massimo della sua efficienza fa dormire sonni tranquilli all’allenatore rossoblù.
Modena-Bologna, c’è la storia Non solo calcio sulla via Emilia (La Gazzetta dello Sport)
La rivalità tra le città risale a sette secoli fa, alla guerra tra guelfi e ghibellini Al Braglia 2.400 tifosi rossoblù, i padroni di casa cercano la 600a vittoria in B
“Stasera nel vecchio Braglia va in scena il derby emiliano per antonomasia più ricco di storia e di rivalità, legato com’è anche alla vicenda della famosa «Secchia rapita» che nel 1325, sotto l’Imperatore Federico II, vide la contesa tra i ghibellini di Modena e i guelfi di Bologna. Una battaglia di sette secoli fa spesso tramandata anche sul campo di calcio. Centenario Questo è il derby più datato tra tutti quelli che circolano in regione. Infatti ha più di cent’anni: il primo si giocò il 20 novembre 1912 al vecchio campo del Bologna che s’impose per 1-0 (gol di Fiorio). L’ultimo invece risale a 4 anni fa, in coppa Italia, col Bologna ancora vincente 3-2. Nell’album dei ricordi c’è un 10-1 per i rossoblù e uno spareggio per la finale Emiliana di Prima Divisione deciso nei tempi supplementari ad oltranza con un gol al 149’ dal bolognese Perin, parliamo del 1921. Venendo al presente, le due società hanno modelli abbastanza simili di proprietà: il Modena è gestito da una holding lussemburghese (WPC) di cui Antonio Caliendo, il pioniere dei procuratori italiani, è garante e azionista anche se nell’organigramma societario figura come general manager; il Bologna è da poco passato nelle mani del gruppo nordamericano guidato da Joe Tacopina, affiancato dal magnate Joey Saputo come socio forte. Sotto la Ghirlandina come sotto le Due Torri non esiste il padrone unico.
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