STAMPA – Accade.. nell’orbita Catania

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Marotta: “Pesa l’assenza di Conte Errori arbitrali? Tutto si bilancia” (Repubblica)

“Altro fronte aperto quello arbitrale, con la Juve al centro dei sospetti espressi dalle milanesi: «L’errore umano è dietro l’angolo, ma escludiamo la malafede. Alla fine errori e favori si bilanciano sempre ». Teorema che non trova d’accordo le piccole squadre, nonostante Marotta ricordi che «l’anno scorso il Catania ha avuto undici rigori a favore, la Juve quattro». L’ad bianconero ha poi parlato di mercato, denunciando il calo di appeal della Serie A: «Llorente a gennaio? L’Italia non è più l’Eldorado del calcio. Mi auguro che le grandi squadre non vengano viste come mucche da mungere». E Juve- Inter ha lasciato anche strascichi disciplinari. Il giudice sportivo Tosel ha infatti dato un’ammenda di 50 mila euro con diffida ai bianconeri e di 35 mila euro ai nerazzurri per lancio di oggetti (dalle palle di cartone al profilo in plastica di una porta), cori insultanti e striscioni ingiuriosi.

Il volo straordinario di Montella l’aeroplanino diventato aziendalista (La Repubblica)

“A Firenze stupisce come a Catania e a Roma. Che i Della Valle l’abbiano scelto, è più caso che volontà: ci vuole fortuna anche con i dipendenti

“Per il resto, la sua stagione in viola si sta rivelando strepitosa quanto la precedente al Catania e lo spicchio finale alla Roma in cui vinse il derby e portò la squadra in Europa. Come noto, tre indizi fanno una prova: questo ci sa fare. Confesso: ho un debole per Montella. Molti anni fa, durante una conversazione nel suo studio all’ultimo piano di un palazzo su Park Avenue l’avvocato Agnelli, dopo una battuta su Napoleone e un parere su Hillary Clinton, mi chiese: «Ma secondo lei è più forte Inzaghi o Montella?». Risposi: «Montella». Era il 1997: Montella aveva giocato 28 partite (nella Samp) segnando 22 gol, Inzaghi 33 (nell’Atlanta) segnandone 24. La Juventus comprò Inzaghi. E forse fece bene. Gli Agnelli sapevano motivare i dipendenti. Marchionne, il giusto. Uno che non sapeva motivare Montella era Fabio Capello, che non lo usò mai abbastanza, preferendogli Totti, e ci sta, Batistuta anche da scarico e perfino Del Vecchio. È una lezione che, da allenatore, Vincenzino ha imparato: non lascia mai in panchina uno di quelli che possono fare la differenza, mai un bomber.

Jovetic ko, resterà lontano dai campi per due settimane (Il Giornale di Sicilia)

“La Fiorentina rischiadi perdere Stevan Jovetic per 10-14 giorni, e di non averlo a disposizione per la trasferta con il Milan e la successiva sfida interna con l’Atalanta. Gli accertamenti diagnostici ai quali il montenegrino si è sottoposto ieri hanno evidenziato una lesione di I gradoal muscolo soleo dellagamba sinistrae almomentola prognosi per la ripresa dell’attività è stimataentroduesettimane. Jovetic, attuale capocannoniere della Fiorentina con6reti, si èinfortunato domenica nel corso della partita con il Cagliari.

ERRORE UMANO (Tuttosport)

“La questione arbitri, insomma, si alimenta di nuove fiammate e Beppe Marotta , sentendo puzza di bruciato, cerca di richiamare tutti allordine. Intervenuto alla Politica nel Pallone su GrParlamento, lad bianconero ha cercato di stemperare i toni e rintuzzare gli attacchi: «Anche se non credo a un asse Inter-Milan contro la Juve. Io dico che errori ci sono stati e ci saranno. Anche quando ero ragazzino cerano gli errori, sbagliava perfino il bravissimo Concetto Lo Bello . E la solita storia, la componente arbitrale valuta senza mezzi tecnologici e lerrore umano è fisiologico. Rispetto al passato cè la grande differenza di una tv che viviseziona la partita minuto per minuto. Sento che si parla di Juventus e questo significa parlare di una squadra a cui capitano degli errori a favore e a sfavore. Prendiamo lanno scorso, sapete quale squadra ha ricevuto più calci di rigore? Il Catania, che ne ha avuti undici (e il riferimento agli arrabbiatissimi siciliani, probabilmente, non è casuale); la Juventus campione dItalia ne ha avuti appena quattro. Sono convinto che le società abbiano vantaggi e svantaggi, ed escludendo a prescindere la malafede degli arbitri, per quanto mi riguarda tutto finisce per bilanciarsi. La tecnologia? Sì, ma con cautela: per un gol fantasma può essere utile, per un fallo da rigore meno. Come si stabilisce la forza di una trattenuta o di una spinta dalle immagini tv?».

Maxi Lopez fuori due mesi (Tuttosport)

“Altra tegola in casa Sampdoria: lattaccante Maxi Lopez dovrà essere operato e sarà costretto a stare fuori per circa due mesi. Gli accertamenti effettuati ieri dal professor Claudio Mazzola hanno evidenziato una lesione al menisco esterno del ginocchio sinistro e, dopo la visita congiunta con i medici del Catania, che detiene il suo cartellino, verrà sottoposto ad intervento chirurgico. Lennesimo problema per Ciro Ferrara che adesso si ritrova solo con Eder e Estigarribia in avanti e quindi senza punte centrali di riferimento

APPELLO (Il Corriere dello Sport)

“Ancora ieri, su Twitter, Stefan ha chiamato a raccolta questa sera a San Siro i tifosi milanisti. Per nulla entusiasti della attuale stagione, molti di loro si stanno «scaldando» proprio per il nuovo eroe di Milanello. Che sta viaggiando alla media-gol 3 of 158 di Ibrahimovic e ha cancellato, soprattutto dai ricordi e dalla fantasia dei più giovani, lombra di Kakà. Malaga, Fiorentina, Napoli, Anderlecht, Juventus, Catania: questa cinquina di partite potrà cambiare in meglio, già nel mese di novembre, la stagione del Milan. Il Faraone, intanto, ha iniziato a segnare un gol (sono 4 di fila) a partita in campionato. Adesso ci vuole provare in Champions League.

«GLI ARBITRI? NON È MALAFEDE» (Il Corriere dello Sport)

“Marotta: I record degli altri? E Conte il numero uno. Noi il riferimento in Italia

“Si parte dalla sconfitta con lInter. «Il calcio è anche questo: dopo 49 risultati utili un kappaò che lascia amarezza, ma da cui bisogna rialzarsi» . Anche contro i nerazzurri, gli arbitri nel mirino. «E così da sempre, sbagliava Concetto Lo Bello, sbagliano oggi. Limportante è partire dal principio che non è malafede. Alla fine errori e favori si bilanciano. E non sono privilegiate le grandi. Altrimenti nella passata stagione il Catania non avrebbe avuto 11 rigori a favore e noi 4» . Soluzioni: la moviola? «Non del tutto, perché ci sono dinamiche meccaniche come la forza di una spinta, che la moviola non può dirimere. Lausilio parziale della tecnologia sì: come nel gol-non gol»

E ABETE STA CON MORATTI (Il Corriere dello Sport)

«Cè stato un errore chiaro: Lichtsteiner andava espulso A Catania altri sbagli ma gli arbitri darea funzionano»

“Ma prima di adesso non era mai successo che la realtà, meglio la verità, fosse negata e ribaltata come accaduto a Catania. «Vogliamo parlarne? Lì cè stato un piccolo cortocircuito e una rappresentazione plastica delle difficoltà di mettere a punto un nuovo modo di gestire la partita». E il tempo infausto dellassemblearismo arbitrale… «Io non sarei ironico. Ricordo che finali di Champions, Europa Legaue, Europeo e Mondiale sono affidate alle cinquine arbitrali. Certo, dobbiamo abituarci noi spettatori ad assistere ai molti conciliaboli in campo, debbono abituarsi gli arbitri a questa nuova epoca, per non cadere in confusione». Come a Catania «Lerrore nasce nellincertezza in partenza dellassistente Maggiani. In definitiva non ha cambiato idea: era già in dubbio al momento del gol di Bergessio. Gli juventini in panchina hanno fatto leva su questo. A Rizzoli, arbitro darea, che non è tenuto a segnalare il fuorigioco, sono stati chiesti lumi: lui ha confermato un secondo tocco di un catanese nellazione. E alla fine il gol è stato annullato». Un disastro. «Io piuttosto voglio sottolineare quante scelte corrette sono state prese grazie agli arbitri darea, sui gol-non gol, dalla prima giornata, in Juventus-Parma, allultima, in Catania-Lazio».

LO MONACO: FUORI CHI SBAGLIA (Il Corriere dello Sport)

“L’ad sceglie la linea dura: «Pronti a sostenere ogni decisione di Gasperini»

“Le parole dette dopo il match non sono di Gasperini ma della società. La partita di domenica non dobbiamo forse neppure prenderla in considerazione perchè è troppo brutta per essere commentata o analizzata. Noi conosciamo la nostra situazione e vorrei che la stessa presa di coscienza sia trasmessa alla squadra ma anche allambiente che forse in questi anni non è stato mai abituato a lottare strenuamente, punto su punto. Diciamolo chiaro, il Palermo questanno è chiamato a salvarsi soffrendo, magari allultima giornata e avrà bisogno quindi dellapporto di tutti. Evitiamo i drammi, lavoriamo sullautostima e ragioniamo sul fatto che quando riusciamo ad esprimerci da squadra, abbiamo fatto vedere ottime cose. Non possiamo prendere ad esempio la gara dellOlimpico così come se dovessimo giudicare sullora di calcio fatta vedere col Milan, dovremmo attestarci fra le prime della classe. Ripartiamo dalla precedente mini serie (5 risultati utili di fila con 7 punti allattivo, ndc.) aggiungendo però un coltello da mettere fra i denti. Le prossime gare (Samp, Catania, Bologna, ndc,) saranno decisive per migliorare la classifica »

Arbitri, errori sempre più gravi In rosso la gestione Nicchi-Braschi (Il Corriere della sera)

“Fischietti e assistenti preparati male e con i giudici di porta è il caos

“Le società di serie A sono insoddisfatte del livello tecnico di chi dirige le partite

“Sbagliano tutti, presidenti, allenatori, giocatori. Stanno sbagliando molto gli arbitri e questo sta diventando un problema, perche la gravita degli errori denuncia un grado di impreparazione, che rischia di alterare la regolarita del campionato. Il livello dei fischietti di B e modesto e gli sbagli sono cosi frequenti, che le societa hanno ridotto al minimo le polemiche, perche e tempo perso. Ma e in serie A che la situazione sta precipitando e le societa sono pesantemente insoddisfatte di quanto sta avvenendo, e che va molto al di la degli episodi di Juve- Inter. Il presidente Moratti, ha sintetizzato: ≪Non c’e nessun astio, ma bisogna far si che non ci sia una ripetizione degli errori≫. E il vice-presidente vicario del Milan, Galliani, e stato ancora piu caustico: ≪Ho visto che Tagliavento ha arbitrato la sfida scudetto di febbraio, che era Milan-Juve e quella di quest’anno che era Juve-Inter. E non aggiungo altro. Mi e tornato in mente il gol di Muntari? Quello non l’ho mai dimenticato ≫. Beppe Marotta, amministratore delegato della Juve, ha spiegato: ≪Affidarsi esclusivamente alla moviola e una impresa che non debellerebbe completamente gli errori arbitrali

Il bilancino bianconero (La Gazzetta dello Sport)

” Poi, ecco Beppe Marotta. «Gli errori – dice l’ad juventino a Gr Parlamento – fanno parte del gioco, ci sono stati e ci saranno ancora. Anche i grandi arbitri dell’epoca hanno commesso degli errori. La componente arbitrale valuta non con mezzi tecnologici, e quindi l’errore umano è dietro l’angolo. Innanzitutto però bisogna escludere qualsiasi ipotesi di malafede sennò non saremmo neanche qui a parlare. Poi parlare di Juve significa parlare di una società che come tutte le altre squadre ha arbitraggi che magari porteranno dei favori e altri al contrario, ma nel lungo periodo gli episodi a favore e a sfavore si bilanciano in qualche modo. Basti pensare che il Catania l’anno scorso ha avuto 11 errori a favore e noi solo 4. Riportando la cosa sul bilancino vedrete che poi tutto si bilancia».

Preti: un mese di stop. Tagliavento «ridimensionato» (La Gazzetta dello Sport)

“L’ARBITRO DIRIGERA’ GARE DI SECONDA FASCIA O FARA’ IL GIUDICE DI PORTA.

“Il conto più salato è per l’assistente Fabiano Preti: un mese di stop dopo l’errore sul fuorigioco non visto di Asamoah. Lo stesso «trattamento» riservato al collega Maggiani per la topica di Catania (prima convalidata e poi annullata la rete valida a Bergessio). La sosta forzata è sì una punizione, ma soprattutto un modo di recuperare in pieno un guardalinee considerato tra i più promettenti: la serenità e l’equilibrio sono indispensabili per chi deve fare valutazioni di centimetri in pochi istanti. Insomma, occorre del tempo per metabolizzare la svista e sterilizzarla. Se fosse per i diretti interessati, ritornerebbero in campo il giorno stesso. Un po’ quello che capita ai giocatori dopo una sconfitta. Ma il rischio di bruciarsi è alto. In teoria il discorso dovrebbe valere anche per Tagliavento che ha risparmiato a Lichtsteiner il secondo giallo dopo un fallaccio che da solo valeva «l’arancione»: la gestione, però, è più complicata e tecnicamente per il fischietto di Terni non ci sarà una sospensione, ma solo un «ridimensionamento » fino alla sosta natalizia. Cerchiamo di capiremeglio i dettagli.

Proventi tv, le big studiano un ricorso contro le piccole (La Gazzetta dello Sport)

“fa. Se il muro contro muro continuasse, Inter, Juve, Lazio, Milan, Napoli e Roma potrebbero presentare un ricorso alla Corte di giustizia sportiva. Il metodo di prelievo delle «tasse» di solidarietà s’intreccia con la ripartizione delle risorse, che le medio-piccole (sicuramente Atalanta, Bologna, Catania, Fiorentina, Palermo, Parma, Pescara, Sampdoria, Siena e Udinese) vorrebbero modificare assegnando un peso maggiore alla meritocrazia. Se venisse eliminata la quota legata alla popolazione del comune in cui gioca la squadra, Lazio eRomasarebbero fortemente penalizzate (-5 milioni a testa). È vero che spostare quei soldi sulla componente sportiva—appunto i risultati degli ultimi 5 campionati —non sarebbe una tragedia per Juve, Milan o Inter. Maqui c’è una battaglia di principio da portare avanti: il gruppo delle 6 vuole procedere compatto, anche perché basta che un solo club si defili per rompere il blocco anti-maggioranza (le delibere di natura economica richiedono 15 voti).

Palermo: Miccoli rischia 1 mese di stop (La Sicilia)

“Roma. Si teme che il capitano, vittima di uno stiramento, possa rimanere circa un mese lontano dai campi di gioco, ma soltanto la risonanza magnetica alla quale si sottoporrà questa mattina potrà fornire un quadro più chiaro sulle condizioni del giocatore di maggior classe del Palermo. Se dopo Hernandez, anche Miccoli dovesse gettare la spugna, Gasperini si ritroverebbe con soli due attaccanti a disposizione: il diciannovenne Dybala ed il croato Budan. Intanto la squadra riprenderà questo pomeriggio la preparazione al Tenente Onorato dove si allenerà a porte chiuse per tutta la settimana. Da valutare le condizioni di Donati. Probabile contro i blucerchiati il rilancio di Ilicic.


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