STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Lazio fermata (La Gazzetta dello Sport)

“Non basta Floccari Gasp sfiora il ribaltone

“La punta fa il Klose, segna e poi l’arbitro gli nega il raddoppio In 1’ Palermo avanti con Rios e Dybala, Hernanes evita la beffa

“terzo minuto di recupero si consuma su un contropiede del Palermo: quattro contro tre. Siamo al 48’ e 2”, l’arbitro Rocchi capisce che se vuole… tornare a Firenze non può interromperlo. E allora la sfera viene recapitata dal bravo Dybala sul destro di Miccoli, appostato in beata solitudine a pochi metri dalla linea bianca. Il capitano del Palermo potrebbe stoppare e mirare, invece calcia al volo. Altissimo. Poi crolla al suolo con le mani sugli occhi: uno con la sua classe non può sbagliare così il match ball. Ma un minuto prima Miccoli era steso a terra in preda ai crampi, conseguenza di una gara in cui i rosanero hanno profuso ogni stilla di energia. Quasi invano perché dopo aver ribaltato la Lazio passando da 0-1 al 2-1 in 46 secondi, si sono fatti acciuffare. E il punto adesso somiglia a un brodino insipido: è dal derby del 24 novembre (3-1 al Catania), sette turni fa, che a Gasperinimanca il successo, le sirene d’allarme restano nelle orecchie di tutto il Barbera.

IL PESCARA E’ CAMBIATO (Tuttosport)

Non batti il Catania e la Fiorentina se non possiedi dei valori. E il Pescara li possiede. Hanno trovato la quadra, Bergodi ha trasmesso convinzione nei suoi ragazzi. Il Pescara era partito male, dopo cinque o sei giornate di campionato sembrava che il suo destino fosse segnato, mentre oggi sarebbe salvo.

LOTITO: «Né padroni né vassalli la nuova Lega è di tutti» (Il Corriere dello Sport)

«Ha vinto il rinnovamento, i club hanno pari dignità I voti sono uguali, è rappresentato l’intero territorio»

“Beretta presidente a tempo e Galliani al vertice della Lega tra pochi mesi? «No, perché? Galliani è il vicepresidente. Beretta è il presidente, mi auguro per l’intero mandato. Poi vedremo tra due o tre anni a che punto saremo del programma». L’incarico di Beretta è compatibile con il ruolo di responsabile della comunicazione di Unicredit? «Sì, perché sono due ruoli diversi. Molti non capiscono la differenza. La presidenza della Lega è un organo di rappresentanza delle società, non di gestione». Ha sorpreso la presenza di Pulvirenti nel consiglio federale. In Lega a Milano si era visto pochissimo. «Ha dato la sua disponibilità. Il modello di gestione del Catania è un esempio, hanno costruito anche un centro sportivo che è diventato un fiore all’occhiello. Non capisco dove sia il problema. Il progetto è stato firmato e condiviso da 14 società, è basato sulla condivisione e sul consenso. Ci tengo a chiarire un altro aspetto. Non è vero che il Pescara era contrario, anche Sebastiani ha sposato la nostra proposta». Quali sono le riforme più urgenti da studiare per il rilancio del calcio italiano? «Il Consiglio s’è già insediato e ha stabilito che si riunirà i primi due lunedì e il terzo venerdì del mese. Tre riunioni mensili. E’ un onere lavorare in Lega, non un onore. Siamo per la politica del fare».

Giallo razzismo, altra bufera sulla Pro Patria (Il Secolo XIX)

“ocaccia alle streghe? Di sicuro, un’altra partita della Pro Patria è stata interrotta. Stavolta non c’entrano i tifosi ma i giovani calciatori di Busto Arsizio, categoria Berretti. Fabiano Ribeiro (foto), 17enne di origine sudamericana del Casale, ieri ha accusato un avversario della Pro Patria di avergli rivolto insulti razzisti («Sporco negro») durante la partita. In risposta il giocatore di colore lo ha colpito con un pugnoeper questo è stato espulso


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