STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Ieri l’addio a Garrone Cassano in lacrime Samp e Genoa insieme (La Sicilia)

“Tutto il calcio di ieri e di oggi ha reso omaggio a Genova al presidente doriano

“Tutto il calcio che conta ha salutato ieri Riccardo Garrone, il presidente della Sampdoria morto lunedì sera nella sua casa di Grondona. Ieri avrebbe compiuto 77 anni. Nella chiesa del Gesù di Genova sono arrivati in molti per assistere alle esequie officiate dal cardinale Angelo Bagnasco: il presidente dell’Inter, Massimo Moratti, l’amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, il presidente della Reggina, Lillo Foti, il ds della Roma, Franco Baldini. C’era il suo amico e compagno di scopone scientifico Aldo Spinelli, presidente del Livorno Calcio. C’era il calcio di ieri con Franco Baresi e Alberto Bigon, Angelo Peruzzi e Ciro Ferrara, e quello di oggi con il figliol prodigo Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini. C’erano tutta la Sampdoria guidata da Delio Rossi e il Genoa con Davide Ballardini in testa. Le due squadre si sono mescolate, nella navata laterale della chiesa: era, questo, il sogno di Riccardo Garrone. L’arrivo del feretro, un legno chiaro e nudo, è stato salutato dai tanti che si erano affollati in chiesa: i familiari e i parenti e i dipendenti della Erg e della Sampdoria. È spuntata una sciarpa blucerchiata mentre il coro del Carlo Felice eseguiva lo splendido Kyrie dal Requiem Mozart.

Emozione Buffon: «Senza Juve non so stare» (Il Corriere della Sera)

“Non c’è affettazione in questa commossa e uggiosa cerimonia dell’avvio (o meglio del riavvio). In genere celebrazioni così deragliano nel luogo comune ma i quasi coetanei Andrea Agnelli e Gigi Buffon non hanno una differenza d’età tale da farsi trascinare nel salamelecco fine a se stesso. Poi, nel 2011, si guardarono fortemente di sbieco, come ricorda Gigi: «La crisi c’è in ogni famiglia, soprattutto se c’è schiettezza e assenza di piaggeria, ma tra persone intelligenti, che sanno mettere da parte l’orgoglio, si arriva a un giudizio reale dell’altro». Insomma, Agnelli e Buffon si sono nasati e capiti: 2 anni in più, 2 milioni in meno a stagione («ma il valore dei soldi lo conosciamo tutti; non parliamo di sacrificio » dice Gigi), 14 stagioni bianconere e un sms («molto carino ») di Del Piero dall’Australia.

Baggio lascia il settore tecnico della Federcalcio (Il Giornale di Sicilia)

“L’annuncio al Tg1. «In Federazionenonmi hanno lasciato lavorare»

“Un addio che fa scalpore, un «coupe de teathre». Doveva rifondare il settore tecnico con un colpo di classe. Sedici mesi per scrivere un programma di 900 pagine, le critiche per aver cooptato nell’esecutivo il suo manager-factotum Vittorio Petrone, e soprattutto per non essersi mai presentato in consiglio federale. «Il consiglio federale? Non avevo diritto di voto – la difesa di Baggio – e ho capito cheera inutile stareadassistere a riunioni che nulla avevano a che fare con il mio incarico di presidente del settore tecnico».

Bundesliga (Il Giornale di Sicilia)

“In Germania la Bundesliga, il campionato tedesco di serie A, per la prima volta nella sua storia cinquantennalehasuperato il tetto di due miliardi di euro di fatturato. Nella stagione 2011/2012 i 18 club della prima divisione hanno prodotto un giro d’affari di 2,081 miliardi di euro (+7,4% rispetto alla stagione precedente). Si tratta dell’ottavoannorecord consecutivo in termini di fatturato.


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