STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Paolo Berlusconi, gaffe su Balo (La Sicilia)

Domenica sera l’ha definito «il negretto di famiglia». E il popolo del web s’indigna

“tifosi. «Se i cori razzisti fanno uscire la squadra dal campo, la battuta di Paolo Berlusconi dovrebbe lasciare Super Mario in panchina. A meno che il vicepresidente del Milan non faccia un passo indietro », ha scritto il sito Stranieriinitalia. it e sulla pagina facebook del portale dedicato all’immigrazione non mancano commenti come quello di Manuel Ruiz Rodriguez, secondo cui «questa terra è razzista… E noi stranieri lo sappiamo, giorno dopo giorno viviamo delle esperienze penose». Al momento non si registrano telefonate di chiarimento. Cosa pensa Balotelli sul razzismo, lo ha spiegato lui stesso venerdì: «Il razzismo è molto difficile da combattere, non so sinceramente come si faccia a sconfiggerlo, bisogna tenere duro e prima o poi vinceremo». Intanto, l’attaccante nato a Palermo da genitori ghanesi e, poi, cresciuto a Brescia dalla famiglia Balotelli, è volato in Olanda con la Nazionale e stasera farà coppia con Stephan El Shaarawy, nato a Savona, da mamma italiana e papà egiziano.

Dramma Brocchi: carriera finita (La Gazzetta dello Sport)

“Non c’è pace per la Lazio. Prima i seri infortuni di Hernanes (trauma cranico) e Klose (lesione del collaterale destro), ieri il terribile verdetto per Cristian Brocchi: carriera finita, a meno di miracoli. Gli esami hanno evidenziato una nuova infrazione con lussazione alle ossa del piede destro, lo stesso che si fratturò un anno emezzo fa e per il quale fu costretto a restare fermo per dieci mesi. Fine dei giochi? Brocchi sarà oggi operato dal professor Lovati per una riduzione cruenta della lussazione del terzo dito del piede destro. Solo dopo l’intervento sarà possibile stabilire tempi e modi della riabilitazione. Che sarà come minimo di 3-4 mesi, visto che si tratta di una ricaduta. Ma potrebbe essere anche molto più lunga. A questo punto l’ipotesi più probabile, quasi scontata, è che Brocchi decida di smettere. Anche perché il centrocampista milanese, 37 anni, già prima del nuovo stop era intenzionato a chiudere a fine stagione. Il nuovo infortunio, nato da quell’intervento scomposto di Matuzalem domenica a Marassi, finisce solo con l’anticipare i tempi dell’addio

Allarme rosso della Fifa «Serve l’aiuto di tutti perfermarelecombine» (La Gazzetta dello Sport)

“A Londra seminario sul match fixing: «Gli Stati e le Federazioni devono fare la loro parte o non si riuscirà a contenere il fenomeno

“Intanto dopo le accuse dell’Europol e le azioni dell’Interpol, le autorità di Singapore hanno deciso di collaborare strettamente con le autorità giudiziarie europee. Mentre il fantomatico Dan Tan è stato inserito nella lista dei ricercati più pericolosi in Italia, Singapore non lo ha ancoramesso sotto inchiesta,ma «stamonitorando la questione soprattutto dopo che è scoppiato lo scandalo in Malesia che ha coinvolto diversi nazionali. E in Europa, ultima ad accorgerai del problema sembra sia la Spagna. Ieri ancora una volta il vicepresidente della Lega calcio iberica torna sull’argomento e sottolinea: «Il problema del match-fixing e delle scommesse pilotate esiste anche in Spagna, solo che le autorità non hanno ancora preso coscienza della situazione». Intanto ci sarebbero anche partite dei campionati brasiliani nel mirino dell’Europol, ma sull’argomento già i magistrati della Dda di Napoli avevano messo nel mirino alcune operazioni che riguardavano operazioni del clan D’Alessandro in Sudamerica.

IL TNAS SI RISERVA DI DECIDERE SUL CASO ARCIDIACONO (Tuttosport)

“Il collegio arbitrale del Tnas si è riservato di decidere sul caso di Pietro Arcidiacono, il calciatore del Cosenza (serie D) squalificato sino al 20 luglio 2013 per aver mostrato in campo una maglietta con la scritta “Speziale innocente”. Il giocatore ha fatto ricorso al Tribunale arbitrale per chiedere una conciliazione con la Figc per la squalifica inflittagli dal giudice sportivo presso il dipartimento interregionale, e confermata dalla Corte di Giustizia federale, per aver espresso solidarietà con l’ultrà del Catania condannato a otto anni per omicidio preterintenzionale per la morte dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti. Nell’udienza arbitrale, le parti hanno mantenuto posizioni differenti e il collegio (presidente Dario Buzzelli, Maurizio Benincasa e Massimo Zaccheo) ha dichiarato concluso il tentativo con esito negativo. Preso atto della concorde richiesta delle parti di anticipare a oggi la discussione sul merito, il collegio ha sentito entrambe, trattenendo quindi la causa in decisione.

«A IS ARENAS O NON SI GIOCA» Il Cagliari non intende accettare un’altra sede (Il Corriere dello Sport)

“«G iochiamo solo a Is Arenas». Massimo Cellino ha deciso di tacere perché non vuole offrire appigli dialettici a chi «lavora» per fare ancora una volta emigrare la squadra sul Continente. Ma dalla sede della società dove sta seguendo la vicenda ha fatto filtrare l’indicazione di questa sua linea del Piave. Insomma, di traslocare ancora una volta non ha nessuna voglia anche perché ritiene di aver ottemperato a tutti gli obblighi. «In Italia c’è un solo stadio a norma, quello di Is Arenas, al massimo un secondo: a Torino, ma non il nuovo della Juventus» , si sfoga con i suoi collaboratori nell’attesa che la vicenda si sblocchi. Potrebbe accadere già oggi. Certo la vicenda di Is Arenas ha aspetti veramente surreali. Cellino si sente accerchiato, vittima di un assortito campionario di pregiudizi e ingiustizie, tentato, per difendere i suoi diritti, di fare nella giornata di oggi una visita in Procura per denunciare quelli che considera interventi irregolari, che provocano soltanto danni al Cagliari. Lui, ripete, ha fatto tutto quello che doveva fare: quel che non è stato fatto non dipende dal club ma dal comune di Quartu.


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