STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

LA MOSSA DECISIVA DELLA ROMA ORA GLI ATTACCANTI «TORNANO» (La Gazzetta dello Sport)

“Ancor prima del sigillo prezioso di Francesco Totti, il successo, meritato, della Roma è stato costruito sul sacrificio sopportato dallo stesso capitano, da Osvaldo e soprattutto Lamela. Se i giallorossi sono stati capaci di bloccare la Juventus lo devono in particolare alla forza nell’interdizione che hanno sprigionato, davvero a sorpresa, quei tre davanti. Totti e i due compagni si sono alternati in un’efficace marcatura su Pirlo, al quale hanno limitato il raggio della sua prima azione. Poi è arrivata la perla del fantastico gol di Francesco: soltanto lui ha quei colpi che risultano un perfetto mix di potenza, precisione ed eleganza. Quando è affiorata la stanchezza, prevedibile, della Juventus per l’impegno infrasettimanale in Champions, è emersa finalmente quella scioltezza nella manovra della formazione di Andreazzoli, bloccata e sin troppo preoccupata nel primo tempo

Calendario Contestato (La Gazzetta dello Sport)

“«3 gare in 7 giorni La Juve d’Europa merita rispetto»

“Il tecnico non fa sconti ai suoi: «Non abbiamo giocato di squadra, così perdiamo con tutti»

“La Champions si sente. C’è poco da fare. Nelle gambe e nella testa. Si sente soprattutto dopo quelle gare europee da dentro o fuori, dove un errore può costare caro, dove la spina non si stacca nemmeno al momento di rientrare nello spogliatoio. E guarda caso, due delle quattro sconfitte bianconere in campionato sono arrivate dopo Juve-Chelsea 3-0 e appunto dopo la trasferta di Glasgow. Era martedì 20 novembre 2012 quando Quagliarella, Vidal e Giovinco affondarono il club di Abramovich: cinque giorni dopo arrivò la prestazione molle contro il Milan. Molle come la prova di ieri sera all’Olimpico. Male Pirlo, male Vidal, male Asamoah e malissimo Vucinic. Come dire: campioni d’Italia senza cuore, gambe, mente e tecnica. Troppe concessioni a una Roma traumatizzata da un inizio 2013 imbarazzante sotto tutti i punti di vista, ma subito trascinata fuori dalle sabbie mobili da un fantastico Totti (gol disumano), dall’orgoglio di De Rossi, dalla personalità di Osvaldo (fischiatissimo a inizio gara) e dalla freschezza dei vari Lamela e Marquinhos.

Mazzarri morde (La Gazzetta dello Sport)

“«Ma se Conte si lamenta noi cosa dovremmo fare?»

“Il tecnico del Napoli e la questione calendari: «Dopo la Coppa abbiamo avuto solo 2 giorni per riposare. I conti non mi tornano»

“Lui dice di non pensare a nessuno, di badare soltanto al suo Napoli. Sarà pure, ma si fa fatica a credergli e ancora meno dopo l’inaspettato k.o. della Juve con la Roma. Così a meno di due settimane dallo scontro diretto con i bianconeri, è impensabile che Mazzarri non avverta le tensioni di un evento che potrebbe cambiare la storia di questo campionato. E oggi con la Samp il Napoli non può fallire: in ballo c’è il -2 dalla Juve. Il Napoli deve lasciarsi alle spalle l’umiliazione subita giovedì, nella notte di Europa League, e la prestazione poco convincente dell’Olimpico, contro la Lazio. In pratica, dovrà ripartire per continuare a insidiare il primo posto alla Juve. «Se non siamo stati convincenti nelle ultime due gare, la colpa è soltanto mia: non sono riuscito, evidentemente, a trasmettere gli stimoli giusti alla squadra», ha spiegato l’allenatore napoletano.

E dopo tre anni riecco Diego Della Valle (La Gazzetta dello Sport)

“La notizia è clamorosa: Diego Della Valle dovrebbe riprendere stasera il suo posto nella tribuna d’onore del Franchi. L’ultima sua apparizione allo stadio risale al lontano 9 marzo 2010, la notte della vittoria per 3 a 2 della Fiorentina contro il Bayern in Champions. Un successo inutile dopo il clamoroso gol in fuorigioco messo a segno da Klose (con la complicità dell’arbitro Ovrebo) nella gara d’andata. In quella sfida Jo-Jo realizzò una doppietta. E fu il migliore in campo. Il ritorno di Diego Della Valle riuscirà a risvegliare il talento montenegrino in crisi da alcune settimane? Il riavvicinamento del proprietario della Tod’s all’azienda pallone è ormai evidente. Venerdì scorso aveva salutato la squadra alla vigilia dell’incontro con la Juve. Ora ha deciso di tornare a vedere la sua creatura dal vivo. Si sistemerà in tribuna accanto al fratello e patron Andrea Della Valle e al presidente esecutivo Cognigni. La «nuova Fiorentina» sta sviluppando un progetto di lungo respiro. Lo testimoniano i tanti acquisti proiettati nel futuro (da Pepito Rossi a Wolski passando per Vecino) e le trattative sempre più serrate con il sindaco Renzi per la realizzazione della cittadella viola. La famiglia Della Valle è sempre più innamorata della Fiorentina.

Viola in crisi, Della Valle va in ritiro (Il Corriere della Sera)

“La Fiorentina dell’anno nuovo sta cercando disperatamente quella dell’anno vecchio. Nel 2013 la squadra di Vincenzo Montella si è inceppata sino a dissolversi sabato scorso allo Juventus Stadium. Che cosa è capitato alla squadra più fresca e divertente del campionato? Rispetto alle prime cinque partite del girone d’andata l’inversione di tendenza è netta: quattro punti in meno, un gol segnato in meno, quattro incassati in più. L’Aeroplanino, che si trova a gestire le prime turbolenze fiorentine, non è preoccupato: «Sono certo che torneremo quelli che eravamo. Un successo contro l’Inter metterebbe a tacere chi ci critica». All’attacco dunque e con l’aiuto di un tifoso d’eccezione: allo stadio Franchi stasera è atteso Diego Della Valle, che la settimana scorsa aveva compiuto un blitz a Firenze per incoraggiare i giocatori prima della trasferta a Torino, ma che non mette piede al Franchi da quasi tre anni

Formica illude il Palermo ma un rigore di Thereau regala l’1-1 al Chievo (Repubblica)

“Non è stata una bella partita, ma l’1-1 tra Chievo e Palermo serve molto più alla squadra veronese che a quella rosanero. Corini fa, infatti, un passo in avanti verso la tranquilla salvezza. Cosa che invece non può dire Malesani che cercava la vittoria in trasferta per dare impulso alla stagione e che invece si è dovuto accontentare del secondo pareggio in altrettante gare sulla panchina del Palermo. E dire che le cose si erano messe bene per i rosanero passati in vantaggio con Formica dopo 5’. Ma, come accade ormai da inizio stagione, il Palermo si è fatto recuperare. Questa volta su calcio di rigore trasformato da Thereau al 10’ st.


Be the first to comment on "STAMPA – Accade (non solo) in serie A"

Leave a comment