STAMPA – Accade (non solo) in serie a

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Mario migliora: è quasi sì Allegri ha una carta in più (La Gazzetta dello Sport)

“Contro il Genoa il Milan punta sul rientro dell’attaccante infortunato nel derby: così il tecnico potrebbe far risparmiare energie a Pazzini

“Mentre Allegri continua a mugugnare che bisogna pensare a fare tre punti a Genova prima di concentrarsi sul tentativo di rimonta del Barcellona, Mario Balotelli torna nel gruppo e questo offre una chance in più all’allenatore del Milan. L’attaccante si era infortunato nel derby, ma la gravità delle conseguenze di una botta presa quella sera si è mostrata pienamente con un paio di giorni di ritardo. E Mario ha saltato una partita, la prima in campionato da quando è tornato a Milano, che il Milan ha comunque vinto, grazie al rilancio di Pazzini. L’ex interista si è ripreso lo spazio che proprio l’arrivo di Mario, oltre a un suo infortunio, gli aveva tolto. Ora Pazzini, rilanciato dalla doppietta alla Lazio, potrebbe ritrovarsi di nuovo in panchina. Ma sarebbe un sistema per conservare le sue energie: martedì il Milan va in Catalogna, a cercare di arginare una squadra arrabbiata. Balotelli non può essere utilizzato in Champions League, e l’idea di una staffetta in cinque giorni che possono decidere molte cose si affaccia alla mente di Allegri.

Ordine pubblico okay Niente misure speciali per la sfida di Marassi (La Gazzetta dello Sport)

“Sarà una giornata di festa per lo sport». La riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza tenuta nella Prefettura di Genova ha partorito uno slogan e tanta fiducia. In tutti, a partire dal prefetto Giovanni Balsamo e dal questore Massimo Maria Mazza per arrivare ai rappresentanti delle società, passando per il sindaco Marco Doria (i partecipanti erano 17) è risultata evidente l’intenzione di normalizzare l’evento.

Cagliari in corteo «Aprite Is Arenas ai nostri tifosi» (La Gazzetta dello Sport)

“I giocatori sfilano in città: con la Samp, però, ancora porte chiuse. E il cda del club si dimette

“Spiragli di buon senso e dialogo in una giostra infernale: tra l’ok alle porte chiuse per la Samp, le dimissioni del Cda del Cagliari, le «aperture» del prefetto e un corteo in cui sfilano con i tifosi Nainggolan e compagni. Forse, ieri, è stata proprio la manifestazione dei supporter rossoblù, con al fianco dirigenti, giocatori e staff tecnico, oltre alle squadre giovanili, a caratterizzare la giornata. Per «Is Arenas is now» Conti e Agazzi si sono stretti allo striscione degli Special Olympics, Pinilla e Cossu hanno cantato, Astori e Dessena impugnato il megafono per cadenzare i coretti, Lopez e Pulga hanno abbracciato sostenitori provenienti da mezza isola. Il corteo, con un migliaio di partecipanti, ha attraversato la città e fino al cuore del capoluogo, nel largo Carlo Felice. Composti e ordinati, i tifosi hanno contestato il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e chiesto l’apertura dello stadio. Con un solo desiderio: poter assistere alle partite della propria squadra.

Perinetti chiama Giovanni Tedesco (Repubblica PA)

Per l’ex capitano un ruolo da “team manager”

“PRIMA l’appello ai tifosi. Adesso una nuova mossa ad effetto per cercare di salvare il salvabile. Giorgio Perinetti punta su Palermo e sulla “palermitanità” per provare a risollevare la squadra ultima in classifica insieme a Siena e Pescara quando mancano undici giornate alla fine. La mossa ad effetto ha un nome e cognome: Giovanni Tedesco. Il beniamino della tifoseria rosanero che da tre anni ha appeso le scarpette al chiodo, sbarcherà oggi in città e nel pomeriggio sarà a Boccadifalco per assistere alla partitella infrasettimanale della squadra di Gasperini e soprattutto inizierà la sua collaborazione con Perinetti e il Palermo. Il ruolo di Tedesco? Definitelo come volete. Un team manager, un assistente di Perinetti, un capitano non giocatore. La sostanza non cambia: in questo momento il Palermo ha bisogno dell’aiuto di tutti e uno come Tedesco non si poteva certo tirare indietro. Proprio nei giorni del ritorno in viale del Fante di Perinetti c’è stato il contatto con il direttore generale e in quella occasione è nata l’idea. Del resto, già in passato, Perinetti aveva puntato sugli ex. Prima Paleari, poi Sicignano, poi Brienza. Gente, insomma, legata alla maglia e alla città. Tutte caratteristiche che Giovanni Tedesco racchiude in sé e che negli anni lo hanno fatto eleggere tra i rosanero più amati dai tifosi.

Messi e l’operazione remuntada “Due gol al Milan, poi vediamo” (Repubblica)

Leo contro il tabù italiano: “I numeri cambiano in un attimo”

“Tra la promessa della remuntada e il dubbio che un ciclo sia finito, per un momento Leo Messi torna umano. Sveste i panni del fenomeno imperturbabile e guarda indietro, a uno strano anno di Barça: «Sì, quello che è capitato a Vilanova e ad Abidal ci ha colpito molto, tutti». Un allenatore a New York a curarsi, un amico tornato dopo il tumore al fegato: anche gli (ex?) invincibili hanno avuto la loro dose di comune, terrena sfortuna. «Però, per favore, non cerchiamo alibi. Le ultime sconfitte non dipendono da questo. Io sono consapevole della situazione, ma non mi sento triste e voglio reagire». In una Barcellona piovosa e grigia, Leo arriva in un albergo del centro portando da casa i suoi quattro Palloni d’oro. Lucidati con amore dagli uomini dello staff, sembrano splendere di luce innaturale. Da oggi i tifosi sono in fila per ammirarli nel piccolo santuario organizzato da Adidas che fino al 30 marzo custodirà maglie, scarpe, palloni storici, come quello della finale Champions di Roma. Ma le magie non bastano mai, e qui tutti ne chiedono un’altra, martedì prossimo. «Io ci credo, nella rimonta. Proprio perché sarà molto difficile, quella con il Milan è la partita ideale per reagire al periodo negativo. Il problema è non aver segnato all’andata. Dobbiamo cominciare col fare due gol. Una volta sul 2-0, ce la giocheremo».


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