STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

La Grande illusione (Repubblica)

“Europa League amara per i nerazzurri, fuori agli ottavi dopo una grande partita Pareggiato al 90’ lo 0-3 di Londra, nei supplementari Adebayor segna il gol che manda avanti il Tottenham

“Stupori, tremori, la speranza che cresce col passare dei minuti in uno stadio semideserto, le emozioni da stropicciarsi gli occhi, la rimonta che c’è, davvero, e si arrampica fino ai supplementari che alla vigilia sembravano una barzelletta, poi il crollo delle illusioni per una sbavatura di Zanetti, poi ancora speranze col 4-1 di Alvarez, il cuore che balza nel petto fino al 120’, poi niente, allora è davvero una dannatissima stagione, passa il Tottenham nonostante tutto, e l’Inter stramazza sul prato, senza più una stilla di energia, però finalmente tra gli applausi. Ci hanno portato per mano fino alle soglie dell’altare, gli uomini di Stramaccioni, poi ci hanno mollato sul più bello, ma hanno dato tutto, sono tornati l’Inter almeno per una sera. Ora sarà durissima affrontare la Samp con questa faticaccia nei muscoli, ma domani è un altro giorno. Alla rimonta non credeva quasi nessuno, dopo lo 0-3 di Londra. Non il pubblico (18000 paganti, stadio vuoto per tre quarti) e in cuor suo nemmeno Moratti, che mezz’ora prima dichiara: «Ci crederei, se solo non avessimo tutti questi impegni ravvicinati». Ci crede Stramaccioni, che parte col rombo schierando insieme Cassano e Palacio, cioè tutti gli attaccanti che ha. Non sembra crederci Villas Boas, che senza Bale pensa solo alla conservazione, risparmiando i suoi esterni più veloci, Lennon e Assou-Ekotto, e imponendo ritmo lento confidando nella superiorità atletica dei suoi.

Finisce in farsa l’offerta dell’emiro “Trattativa chiusa” (Repubblica)

Niente soldi, niente accordo. Non sono ancora le 22 quando la cruda realtà dei fatti cala il sipario sulla grottesca trattativa tra la Roma e lo “sceicco” umbro: «AS Roma SPV LLC informa che il partner potenziale non ha consumato l’investimento, non c’è accordo sulla richiesta di prorogare il termine per la chiusura della transazione e l’accordo preliminare con il potenziale partner deve essere considerato risolto». Così il club giallorosso annuncia la rottura della trattativa con Adnan Adel Aref Qaddumi. Unicredit che aveva mostrato fin dalla primissima ora un giustificato scetticismo potrà mostrare fiera le proprie ragioni a Pallotta&friends, che magari dovranno anche rispondere della gestione almeno azzardata di un affare risoltosi in una bolla di sapone. I segnali in questo senso in fondo erano parsi immediatamente chiari, nonostante si parlasse di patrimoni da 2 miliardi di dollari: la vivisezione della vita privata di Qaddumi, che tanto lo aveva innervosito, dipingeva il quadro di uno sceicco più a parole che nei fatti.

Ecco Spagna e Germania l’Europa che teme la Juve (Il Giornale)

Ma a Barcellona dicono che i bianconeri sono l’avversario da evitare Real, Bayern, Borussia forza in attacco. Lavezzi bomber: pericolo Psg

Mezzogiornodifuoco.Perla Juventus.Perchépiùcheun’urnaquelladiNyonèunaroulette russa.Altrochepalline,sonoveriepropricolpi. Qualcunosipotrebberivelareasalve, maglialtri sulla carta hanno tutte le caratteristiche per risultare letali. Sarà sorteggio libero, tutti controtutti( direttatvdalleore12su SkySport1).Lecartucce:trespagnole, due tedesche, una franceseeunaturca. Valeadire:Barcellona, Real Madrid, Malaga, BayernMonaco,BorussiaDortmund, Paris Saint Germain e Galatasaray.Queste,conibianconeri, rappresentanoilfamigerato G8 del calcio. Orfano, proprionellastagioneincuilafinale di Champions League si gioca a Wembley (25 maggio), di squadre inglesi. Un fronte in meno nel risiko pallonaro,mabastano i carrarmatirimasti sulcampo.Apartire dal Barcellona. Lo spauracchio. Capacediunaremuntada straordinaria contro il Milan, che comunque ha evidenziato tutti i limiti dei blaugrana. Perchéatreminutidallafineirossoneri erano comunque a un gol dalla qualificazione. E se a San Siro avevano giocato la partita perfetta, al Camp Nou nonostante la serata da incubo la squadra di Allegri ha creato almeno tre occasioni limpide. E poi qui la Juventus è un po’ comeseavessegiàvintoperchéin Spagna i giornali catalani indicano nella Signora il pericolo numerounoinsiemealRealMadrid. Perché la squadra di Conte sembra avere un dna europeo e non solo perché non perde da diciassettegaredifila CertoilBarçarisvegliato resta un gradino sopra, ma la Juve ha le carte per giocarsela.

Palermo, allenamento tra i fischi (Repubblica)

Seduta al “Barbera”: Ilicic, Rios e Donati i più bersagliati dai tifosi

“L’ONDA lunga della protesta dei tifosi rosanero si è abbattuta ieri pomeriggio al “Barbera” dove il Palermo è stato pesantemente contestato nel corso della partitella di metà settimana. La delusione dei supporter rosanero, esplosa dopo la sconfitta contro il Siena, è continuato in quella che doveva essere la giornata, se non della pace, quanto meno della tregua. Invece l’occasione della partita a porte aperte è diventata per i tifosi l’occasione per manifestare tutto il loro disappunto nei confronti della squadra che sta mestamente retrocedendo in serie B. Tutti fischiati, nessuno escluso. Ma l’hit parade degli improperi ha visto nettamente in testa Ilicic seguito da Rios, Donati, Kurtic e Garcia. Sono stati loro i giocatori più fischiati e insultati dai duecento tifosi che, sfidando la pioggia e il vento, si sono ritrovati al “Barbera” per contestare la squadra. Una contestazione pesante, ma sempre e soltanto verbale. Ai classici “vergogna” e “andate a lavorare” dagli spalti della tribuna per una volta eccezionalmente aperti anche il giovedì si sono aggiunti i “giocate senza la maglia” e il “vogliamo la primavera” che non era una invocazione meteorologica, ma soltanto la provocazione dei tifosi, ormai stanchi delle deludenti prestazioni dei giocatori della prima squadra, che chiedevano a Sannino di fare giocare i giovani.


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