STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Allarme razzismo, nel mirino ora c’è l’Inter (Il Corriere dello Sport)

“Tolleranza zero e procedimento Uefa per i cori contro il Tottenham: fastidio e stupore di Moratti

“volta a processo. Il 19 aprile la disciplinare dell’Uefa discuterà il procedimento aperto contro l’Inter per i cori razzisti in occasione della gara contro il Tottenham (cui vanno aggiunte le accuse per il lancio di fumogeni in campo e per lacune organizzative). La società ha accolto la notizia con disappunto e stupore; il presidente MassimoMoratti era allo stadio e non aveva avuto la percezione che fossero accaduti fatti gravi. Soprattutto non ha gradito le parole di Villas Boas, il tecnico del Tottenham, ex tattico dell’Inter ai tempi di Mourinho: «I canti erano molto facili da sentire. Ora la situazione è difficile per l’Inter, e non è la prima volta». Secondo Moratti Villas Boas dovrebbe conoscere l’impegno della società nel combattere questi fenomeni. In parte hanno ragione tutte e due. Perché il calcio italiano si è abituato al peggio: il livello di assuefazione a cori, insulti, violenze è tale che la serata contro il Tottenham non è stata neanche delle peggiori. In serie A accade spesso lo stesso. Ma in Europa il rigore è maggiore, come si è accorta anche la Lazio condannata a due giornate a porte chiuse per i saluti romani di alcuni tifosi.

Confermato 0-3 a tavolino (Il Corriere della Sera)

“Respinto il ricorso del Cagliari: definitivo lo 0-3 a tavolino alla Roma per la gara in programma il 23 settembre a Is Arenas e mai disputata per motivi di sicurezza.

Prandelli apre a Totti «Pare un ragazzino» E lui: «Mi stimola…» (Il Corriere della Sera)

“Il c.t.: «Brasile e Malta? Pari sono»

“Altro che partita di addio. Francesco Totti potrebbe tornare in nazionale per un’occasione più importante: il Mondiale 2014. «Sembra un ragazzino. Se prima del Brasile avesse questa condizione saremmo obbligati a tenerlo in considerazione. Ha condizione fisica, qualità, motivazioni ». Cesare Prandelli dice più o meno le stesse cose su Antonio Cassano, ma è il tono della voce ad essere diverso. Meno coinvolgente. Quando il c.t. parla di Totti, lo fa con il cuore. Quando passa al barese, sembra quasi reciti un copione. Il Mondiale è lontano. Ma oggi pensare di rivedere il capitano della Roma con la maglia azzurra non è utopia. I giovani rappresentano la linea guida che l’allenatore ha deciso di portare avanti dopo l’Europeo. Ma al momento giusto, un eterno ragazzino come Totti potrebbe aiutare la nazionale a fare il salto di qualità. Il feeling è sbocciato e il romanista dalla capitale ringrazia: «Le parole di Prandelli sono uno stimolo a fare bene…». Prima, però, il Mondiale va conquistato. Ecco perché il c.t. ha già tenuto un sermoncino ai 27 azzurri che si sono presentati a Coverciano per il primo giorno di allenamenti. «Faremmo un grande errore se considerassimo la partita con il Brasile più di quella contro Malta. Casomai, è vero il contrario». Insomma, guai a dimenticare la seconda sfida, meno intrigante, ma più importante. La prima, in fondo, è solo un’amichevole che ha l’obiettivo di far crescere il gruppo. Contro la squadra allenata da Ghedin, invece, possiamo avvicinarci al primo traguardo: «Per questo metto le due partite sullo stesso piano

Guidolin fa allenare cinque super tifosi (La Gazzetta dello Sport)

I giovani abbonati bianconeri hanno vinto una giornata speciale

“Una giornata così te la ricordi per sempre. I fortunati sono cinque: Andrea Marzinotto, Walter Saidero, Marco Lestuzzi, Simone Biondin e Nicola Calligaris. Domani coroneranno il sogno di vivere una giornata con l’Udinese: dal pranzo con la squadra nel ristorante dello stadio, alla consegna delle divise ufficiali, fino al clou: l’allenamento con la squadra di Francesco Guidolin che per questi cinque ragazzi è la squadra del cuore. Perché i vincitori hanno partecipato al concorso «Allenati con i tuoi campioni », legato alla campagna abbonamenti della corrente stagione e realizzato in collaborazione con una società di marketing e comunicazione. Sulla pagina facebook del club bisognava fornire un identikit di perfetto tifoso bianconero. I più votati sul social network hanno vinto la splendida avventura.

Addio partite gratis onorevoli senza tessera (Repubblica)

“Il Coni chiude l’era dei parlamentari in tribuna vip

“Clamoroso all’Olimpico: nessun onorevole in tribuna autorità. Addio alle tessere Vip per i politici. Con sole cinque, stringate righe, di un comunicato come tanti, Giovanni Malagò ha messo la parola fine ad uno dei più antichi riti di scambi di favori, quello della partita gratis per i politici, che sembrava un qualcosa di intoccabile. «Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano comunica che, al fine di evitare strumentalizzazioni su favori e privilegi riservati ai Parlamentari della Repubblica, ha deciso di non rilasciare più la concessione della tessera riservata ad onorevoli e senatori per l’accesso alle manifestazioni sportive che si svolgono sul territorio nazionale ». Inutili saranno, dunque, gli zoom dei cameramen televisivi sulle poltroncine più desiderate ed ambite, a caccia degli onorevoli di turno, tipo D’Alema&Gasparri o Veltroni&Rutelli che battibeccano di sport e di politica. Scene che potrebbero diventare vintage, addio quasi nostalgico per quella che era la tribuna più trasversale mai vista, in particolare nei classici derby di Roma. «Beh, era un qualcosa cui non potevamo sottrarci, che non potevamo far finta di non sapere o vedere» ha detto ai suoi il presidente del Coni. Così Malagò, come primo atto ufficiale, ha fatto capire che il vento è cambiato.

Perinetti si schiera con Sannino “Possiamo farcela, crediamoci” (Repubblica – PA)

Il dirigente: mettiamo pressione ai nostri avversari

“PERINETTI, Sannino dice: “Sarò pazzo, ma io ci credo ancora”. «È vero. È quello che ha detto alla squadra negli spogliatoi». Lei quanto crede nella salvezza? «Io ci credo perché è doveroso. Dobbiamo mantenere la tensione alta e mettere pressione ai nostri avversari ed essere pronti ad approfittare di ogni loro eventuale passo falso». Magari iniziando dalla partita con la Roma? «C’è la sosta e abbiamo quindici giorni per prepararci e recuperare giocatori come Miccoli, Dossena e Barreto». Cosa ha visto di nuovo nel Palermo di Sannino? «La squadra ha recepito il suo atteggiamento. Sannino ha parlato di sacrificio, lavoro, intensità». Si è mai chiesto cosa sarebbe potuto accadere se Sannino fosse rimasto sulla panchina rosanero? «Sarebbe facile dirlo adesso, ma, con tutto il rispetto per gli allenatori che si sono succeduti, Sannino aveva visto in anticipo cosa ci attendeva. Il suo essere diretto e schietto è stato male interpretato e qualcuno ha pensato che si stesse arrendendo».


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