STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

“Le notti magiche del mio calcio” (Repubblica)

Il ct di Italia ’90 compie 80 anni: “Schillaci, che personaggio. Balotelli sembra Riva”

“«Che calcio guardo in tv? Domenica ho fatto zapping, il Milan ma soprattutto la Sanremo. Poi le mie squadre, il Brescia, la Samp. Ma senza troppo impegno, per non soffrire». E la nazionale? «Certo la nazionale, è la mia vita. La nazionale è il puntello del calcio italiano, succeda quel che succeda, eccezioni a parte, tra le prime cinque o sei del mondo, e dico Brasile, Argentina, Germania etc, c’è sempre. Prandelli mi somiglia? Mah, forse…. Lo dicono tutti: Azeglio, sei come Cesare, un tipo familiare. Ma agli allenatori piace essere giudicati per quello che fanno, non per il carattere». Compie oggi 80 anni Azeglio Vicini, ct delle Notti Magiche a Italia ’90, di una nazionale talentuosa, giovane, caratteriale, divertente – Zenga, Tacconi, Vialli, Mancini, Schillaci, Baggio… – sospesa tra la decadenza di quella di Bearzot e quella futuristica di Sacchi, a cavallo tra gli ’80 e i ’90. E prima dei 5 anni di nazionale, 10 di Under 21, quando la Under era seguita e riempiva gli stadi: prese quella del ko ai rigori con la Spagna in finale agli Europei ’86 e la promosse in blocco. «Il Mondiale? Un mondiale dipende da tante cose, anche dall’arbitro, dalla fortuna». Fortuna poca: l’Under terminò con i rigori di Valladolid, Italia ’90 con i rigori dell’Argentina al San Paolo. Lo zapping si sarà fermato su Balotelli, no? «Quando apparve 4-5 anni fa mi impressionò, non ricordavo un giovane così travolgente. E io di giovani ne ho avuti tanti, Vialli, Mancini… Gli bastano 2-3 palloni, poi per il resto può anche far poco. È una testa calda? Un tecnico serve a questo: ad allenare quelli perfetti son buoni tutti». Chi ricorda? «È un po’ un sacrilegio, ma mi ricorda Riva. Io sono un gran tifoso di Riva, per me è sul piedistallo. Dio bono Gigi, gli dicevo, se andavi all’Inter, al Milan o alla Juve, di gol ne avresti fatti 40 o 50! Valcareggi mi spediva a Cagliari a vederlo: tiro al volo e palla in movimento numero 1 in assoluto. Ho visto intere difese non riuscire a trattenerlo».

“Non canto la Marsigliese”. Bufera su Benzema (Repubblica)

“La Marsigliese proprio no, non la vuole cantare: «Del resto neanche Zidane lo faceva», e dicendo così Benzema pensa di calmare gli animi proprio alla vigilia di Francia-Georgia (venerdì) per le qualificazioni al Mondiale 2014. Evidentemente, non ha Amour sacré de la Patrie l’attaccante del Real Madrid e dei Bleus. L’ultradestra di Marine Le Pen ne è certa, così tanto da chiedere l’espulsione di Karim dalla nazionale: «È una mancanza di rispetto inaccettabile da un mercenario del calcio che guadagna 1.484 euro all’ora: cantare la Marsigliese è un dovere per qualsiasi atleta quando si ha l’onore di rappresentare il paese» ha urlato Eric Domard, responsabile sport del Fronte Nazionale. Altro guaio per il 25enne che gioca con Mourinho, dopo la multa di 18mila euro con ritiro di patente rimediata a febbraio con la sua Audi, quando se ne andava bellamente a 194,4 chilometri orari (limite a 100) vicino Madrid

Il Napoli progetta con due rebus: Mazzarri e Cavani (La Gazzetta dello Sport)

“Se il tecnico resta si andrà a caccia di big. Col suo addio e quello della punta si ripartirà da giovani talenti

“Aurelio De Laurentiis ha detto chiaramente che per il Napoli del futuro ha in mente cinque rinforzi.Unnumero preciso perché il presidente ha cominciato a pianificare le strategie di mercato con il d.s. Bigon dopo che quest’ultimo, la scorsa settimana, ha avuto una prima riunione con lo scouting. Il conto è presto fatto: un portiere (piace molto Rafael del Verona), un difensore, un paio di centrocampisti e un attaccante. Tre variabili Al vaglio ci sono, però, due piani molto diversi tra loro che dipendono da tre condizioni fondamentali: il piazzamento in campionato, il futuro di Mazzarri e la clausola rescissoria di Cavani. Il destino del Matador non è legato a un eventuale secondo posto perché le sirene che lo tentano, Real Madrid su tutte ma anche Manchester City, gli garantirebbero comunque la disputa della prossima Champions. Come ha detto De Laurentiis, sarà Cavani a decidere di fronte a un’offerta folle per lui e per il club. Diverso il discorso per l’allenatore: il poter contare immediatamente sugli introiti della partecipazione ai gironi di Champions favorirebbe un mercato di primo piano, che è quello richiesto da Mazzarri per continuare la sua avventura in azzurro. Anche per questo motivo il tecnico toscano aspetta la fine della stagione per valutare tutte le opzioni a sua disposizione.

I due piani di Zamparini Sannino ok anche in B (La Gazzetta dello Sport)

“In caso di retrocessione via i big Miccoli, Ilicic, Hernandez Si riparte da Sorrentino, Dybala, Kurtic, Viola e Morganella

“capitanoÈ ovvio che i due progetti sono totalmente differenti. Basti pensare alla situazione che riguarda il capitano Miccoli, di cui, fino a qualche settimana fa, veniva dato per sicuro il rinnovo contrattuale e la permanenza fino al termine della carriera: «Miccoli non è detto che rimanga—ha dichiarato il presidente—. Perché potrebbero arrivargli offerte che non potremmo pareggiare».La doppia prospettiva investe soprattutto i giocatori meno anziani e più dotati tecnicamente: a Hernandez, per fare un nome, le offerte non mancano. Difficilmente si accollerebbe di giocare in B e perciò è lecito pensare che possa essere ceduto almiglior offerente. Al contrario, in caso di salvezza, la società potrebbe decidere di tenerlo per valorizzare un patrimonio che negli ultimi due anni si è annacquato. Ilicic, invece, con ogni probabilità andrà via a prescindere dalla categoria. I tifosi non lo vogliono più e lui è contento di cambiare aria. Discorso a parte merita Dybala che in virtù della giovanissima età potrebbe restare anche in Serie B, allo scopo di fargli acquistare l’esperienza che non ha.

Vargas,volo della speranza «Perùnonfarlo giocare» (Il Secolo XIX)

“Il ct: «I rossoblùmidiconochehaproblemi,maameserve»

“«VARGAS ha perso peso e sta giocandobene. Mihannochiamatoidirigenti delGenoadicendomi che dopo la partita con la Fiorentina aveva un piccolo dolore. Però credo che nonsianulladiimportante.Comunque lo terremo sotto controllo. Speriamo di averlo in buone condizioni perla partitaconil Cile».CosìSergio Markarian, ct del Perù che si apprestaagiocareunagara importantissima in vista delle qualificazioni al Mondiale2014, prevista venerdì.Ha vistoVargasgiocareconlamagliadel Genoa nelle ultime settimane, lo ha visto trasformato e completamente rigenerato. Dodici chili in meno, tanta voglia di ripartire e un ruolo nuovo, quello di mezzala studiato da Davide Ballardini per poterlo far convivere con Antonelli. La condizione fisica non è ancora quelle dei tempi migliori ma le premesse sono incoraggianti. Eppure il pericolo infortuni resta sempre dietro l’angolo e le parole del ct peruviano fanno scattaredinuovol’allarme.Puòtrattarsi solo di un po’ di affaticamento muscolare, di un po’ di prudenzama la preoccupazione in casa Genoa c’è e non si può trascurare. In questa stagione, infatti, il peruviano si è già fermato tre volte per problemi muscolari, due dopo aver giocato gare con il Perù. Un rischio che il Genoa nonvorrebbecorrere dinuovo,visto cheormaila stagioneèarrivata nella fase decisivaealle porte c’è la delicatissimasfidasalvezzaconilSiena. La dirigenza rossoblù è in contatto con lo staff della Nazionale peruviana, sulla base di rapporti che sono stati rafforzati dalla visita di Markarian nel ritiro rossoblù a Romaditresettimanefa: ilctsi fermò a parlare a lungo con lo stesso Vargas e anche con Ballardini.


Be the first to comment on "STAMPA – Accade (non solo) in serie A"

Leave a comment