STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Due gol anche a Malta un Balotelli da Mondiali (Repubblica)

“Tre punti sulla Bulgaria con una partita in meno. Insieme al 2-0 di Balotelli è la cosa migliore della trasferta di Malta. Serve, tranquillizza, allunga la serie. Forse era troppo aspettarsi spettacolo, come col Brasile. La spiegazione parziale sta nella differenza tra un’amichevole, sia pure di prestigio, e una partita di qualificazione mondiale, il resto è nell’atteggiamento svagato e nel ritmo lento degli azzurri, evidentemente allergici a Malta. Non gli stimola l’estro. Anche a Modena era stata una mezza lagna. L’accoppiata fornisce le due peggiori partite con Prandelli, che aveva annusato l’aria alla vigilia. Nazionale con sei della Juve e cinque del Milan. Squalificati De Rossi e Osvaldo, sono entrati Marchisio (molto opaco) ed El Shaarawy (sufficiente). I due gol sono di Balotelli, il primo su rigore (c’era), il secondo con una bella azione: lancio lungo di Bonucci sulla sinistra, cross dal fondo di De Sciglio, destro piazzato di Balotelli. Che non solo ha segnato, ma ha segnato al momento giusto, fine primo tempo. Dopo che un rigore (c’era) l’aveva ottenuto anche Malta. Ma il capitano, Mifsud, tiro forte ma centrale sulla destra di Buffon, non lo ha realizzato. Questo Mifsud anni fa segnò una doppietta all’Old Trafford, ma s’impapera davanti a Buffon. Proprio come il capitano nel ’92, Laferla, si fece respingere il rigore da Pagliuca, con un tiro identico. Anche un po’ jellato, Mifsud, perché 4’ dopo l’errore colpisce in pieno la traversa con un tiro da fuori. Brutti momenti in difesa, non ci eravamo abituati. E con Malta, poi. Ma può succedere, giocando a basso ritmo. Qualcuno ha buoni piedi, oltre a Mifsud: Herrera e Schembri. Quel che l’Italia lascia, Malta piglia. Coraggio, anche.

Messaggi a Chelsea e Inter “Vi ho nel cuore, tornerò” (Repubblica)

“Ma quanto si diverte, José Mourinho. Da qualche settimana sembra un gattone col topolino tra le grinfie. «Ho lasciato il cuore al Chelsea e all’Inter, un giorno tornerò», è l’ultima della serie, tanto per alimentare il quiz di fine inverno: dove allenerà il prossimo anno The Special? Lui ovviamente lo sa bene perché è abituato a muoversi in anticipo (si accordò con l’Inter sei mesi prima degli annunci ufficiali, col Real tre mesi prima), ma il mistero è chiuso in lui, e nella ristrettissima cerchia dei suoi familiari e collaboratori. Però si diverte a gettare ami qua e là e a far stizzire quelli del Real Madrid, con cui ormai è in rotta definitiva: con Florentino Perez, che per la successione ha scelto Carlo Ancelotti, e col gruppo storico dello spogliatoio madridista, i rapporti sono quasi inesistenti, ma intanto l’obiettivo della Champions è ancora vivo

Napoli, se Cavani va via c’è Damiao meravigliao (La Gazzetta dello Sport)

“Il centravanti dell’Internacional ha già dato l’okay per il trasferimento: ai brasiliani tra 22 e 25 milioni

“E’ una questione di strategie, adesso. Dal Sudamerica, è arrivato chiaro ilmessaggio di Edinson Cavani: «Il mio futuro a Napoli? Dipenderà dalle valutazioni del presidente », ha fatto sapere dall’Uruguay, dove è stato impegnato con la nazionale per le qualificazioni al Mondiale brasiliano. La risposta di Aurelio De Laurentiis non s’è fatta attendere ed è stata anche abbastanza piccata: «Se vuole andare via, vada pure». Insomma, l’impressione è che la società non abbia alcuna intenzione di rivedere la parte economica del contratto (5 milioni a stagione fino al 2017) così come chiederà Pierpaolo Triulzi, il procuratore del giocatore, a fine stagione. Perché è abbastanza chiaro che, al di là dei programmi, l’attaccante vogliaun sostanzioso aumento rispetto agli attuali emolumenti che il Napoli gli versa. Se così fosse, allora ci sarà poco da discutere: entreranno in gioco i club pronti a trattare la clausola rescissoria di 63 milioni di euro, stabilita nella scorsa estate dalle parti, per ingaggiare il capocannoniere attuale della serie A (20 gol). La lista comprende Real Madrid,Manchester City, Zenit e Arsenal.

Si ferma Messi E con lui anche l’Argentina (La Gazzetta dello Sport)

“L’Albiceleste pareggia 1-1 in Bolivia e Leo manca ancora l’ultimo bersaglio sudamericano

“Un altro importante passo verso Brasile 2014 per Messi e soci, ma all’Hernando Siles di La Paz non è stata una passeggiata. Spinta dal pubblico di casa, e forte dell’abitudine a giocare ai 3.600 metri d’altura, la Bolivia costringe l’Argentina a faticare per portare a casa un 1-1 comunqueprezioso in ottica qualificazione.Nonostante l’abbondante iniezione di forze fresche rispetto all’ultima uscita vittoriosa contro il Venezuela (ben otto i cambi), la Seleccion soffre nei primi 45’ e nella ripresa pensa a gestire il risultato. A secco Messi, mai a segno contro la Bolivia, stavolta ci pensa Banega. Il ricordo del 6-1 subito nel 2009 (con Maradona in panchina) convince Sabella a disegnare una formazione accorta, con cinque difensori dietro e Palacio unica punta al posto dello squalificato Higuain. Il pressing alto e il ritmo sostenuto dei padroni di casa costringono l’albiceleste agli straordinari, tanto che Romero è chiamato a due interventi decisivi nei primi 15’.Ma il numero 1 argentino non può nulla contro il colpo di testa diMartins poco prima della mezz’ora, subito dopo una clamorosa occasione in contropiede fallita da Palacio. La boccata d’ossigeno per l’Argentina arriva a due minuti dal riposo, con Banega che infila di testa un cross di Rodriguez.

Ecco il salary cap a 300 mila euro (La Gazzetta dello Sport)

“L’assemblea ha fissato il tetto agli ingaggi dei giocatori. Varata anche la riduzione delle rose

“Per la prima volta nel calcio italiano sbarca il salary cap individuale. E a introdurlo è la Lega di Serie B che ieri, all’unanimità, ha approvato il tetto massimo sui nuovi contratti che verranno firmati dalla stagione 2013-14. Le società potranno versare almassimo 300 mila euro lordi all’anno (suddivisi equamente fra parte fissa e variabile) a ogni calciatore. Nel caso venisse superata questa cifra, le società subiranno una sanzione con la sottrazione dalla mutualità spettante calcolata in maniera equa rispetto alla porzione sforata. Esempio pratico: un club di B potrà pagare un calciatore anche 500 mila euro lordi all’anno, ma quei 200 mila in eccesso verranno «scontati» dalla mutualità spettante. E quella parte andrà a confluire in un fondo destinato al 50% alle società che rispetteranno la regola mentre l’altro50%verrà suddiviso come premio a quei club che riusciranno a portare alle rispettive Final Eight le loro squadre Primavera, Allievi nazionali e Giovanissimi nazionali (rispettivamente 150 mila euro, 75 mila e 50mila). Il presidente della Lega di B Andrea Abodi è apparso soddisfatto per l’obiettivo raggiunto: «Anche questa volta tutte le società hanno votato all’unanimità il cambiamento—ha spiegato — dimostrando un vero interesse a guardare in prospettiva senza tuttavia intaccare la qualità del campionato». Con questo cambiamento le società risparmieranno circa il 25% sugli stipendi andando a erodere gli ingaggi di un quarto di giocatori della B. Rose Le 22 società hanno approvato la riduzione delle rose per le prossime stagioni. Dai 24 elementi attuali (18 over 23 anni, 4 Under 23 e 2 lista «bandiera» con almeno 4 anni nel club) si scenderà a 22 l’anno prossimo (18 over 23, 2 Under 23 e 2 «bandiera») e a 20 dal 2014-15 (con 18 over Under 21 e 2 «bandiera»).


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